Quando sono arrivata ad Amburgo non sapevo bene cosa aspettarmi, non avevo fatto molte ricerche, volevo essere guidata dalla mia amica, in quella che era la sua nuova città e la sua nuova vita. Mi ha accolta un temporale fortissimo che però è passato abbastanza in fretta, ed è tornato subito il sereno, un po’ come quando si va in montagna e il meteo dice “precipitazioni variabili”. Moddi abita nel quartiere di Ottensen che alla fine del mio week end ho battezzato come mio preferito di Amburgo, un incrocio di viuzze dal profumo di cannella che arriva dalle varie bakery della zona, dove il sabato mattina si possono facilmente incontrare giovani famiglie mentre fanno colazione al sole, per strada, con i loro dolci tipici e cappuccini dal sapore (quasi) italiano. È un quartiere delle boutique e delle piccole gallerie d’arte, di pub dove bere una birra prima o dopo cena.

Amburgo è una città pulita, dove si gira in bicicletta e dove ci si può fermare in uno dei suoi parchi pieni di fiori per godere di un po’ di natura pur essendo nel cuore della città. Qui la maggior parte dei ristoranti sembra avere come parola d’ordine “healthy food”, anche se noi abbiamo optato per Wiener Schnitzel e Pilsner, non proprio ciò che c'è di più salutare. Amburgo è adagiata sulle rive dell’Elba e un po’ come quasi tutte le città bagnate da un fiume, vive di un'atmosfera romantica, nonostante le sue architetture spesso severe e squadrate, e anche un po' nostalgica. A tratti Amsterdam, Rotterdam e un po' Berlino, sicuramente è il ritratto della classica città del Nord Europa come da immaginario comune.

Sul volo di ritorno, come faccio spesso quando viaggio, ho stilato una lista di luoghi ed che mi sono piaciute di più. Ecco quindi 4 suggerimenti per un week end alla scoperta di Amburgo.

Planten un blomen

production 13 july 2023, hamburg shrubs and other plants glow in the midday sun in the japanese garden in the park planten un blomen the japanese garden is one of hamburgs landmarks the garden was created in 1990 according to a concept by japanese landscape architect yoshikuni araki and is the largest of its kind in europe photo marcus brandtdpa photo by marcus brandtpicture alliance via getty imagespinterest
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Piante e Fiori, si chiama così il giardino botanico di Amburgo. Si trova nel centro della città e arrivarci è davvero semplicissimo. Quando il venerdì mattina ci siamo svegliate e abbiamo visto il sole fuori dalla finestra, non potevamo che iniziare la giornata con una passeggiata in questo meraviglioso parco. Planten un Blomen ospita vari giardini a tema, tra cui una serra con piante esotiche, uno trai più grandi giardini giapponesi d'Europa e il giardino delle rose, il mio preferito, con circa 300 varietà di colori. Il parco si espande poi per diversi ettari e al suo interno ci sono anche diversi laghetti, bar, giochi per bambini, zone relax dove prendere il sole ascoltando la musica o per esempio – come abbiamo visto noi – organizzare il rinfresco per il matrimonio, o un evento con amici. Un parco che regala emozioni e soprattutto tranquillità, un luogo in cui perdersi mentre si passeggia, ma anche dove stare in compagnia per fare un pic nic sul prato. Un luogo dove nelle serate estive si trovano dei concerti jazz, dove tutto profuma, dove si scoprono colori nuovi e si scattano ricordi bellissimi.

Deichtorallen

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Le Deichtorhallen di Amburgo sono un grande complesso, formato da due padiglioni, che funge da centro espositivo di arte contemporanea e museo di fotografia. Gli spazi sono molto ampi e ogni anno ospitano esibizioni di grandi artisti, è sicuramente una delle istituzioni più importanti d’Europa. Originariamente questi padiglioni ospitavano il mercato di Amburgo, via via, con l’ampliarsi della città e della sua popolazione il mercato è stato spostato e nel 1989 i padiglioni sono stati rinnovati e destinati ad un mondo completamente diverso, quello dell’arte contemporanea. Dal 1989 ad oggi sono stati esposti i lavori di più di 2350 artisti provenienti da tutto il mondo.
Deichtorhallen è un posto dove anche se entri con un’altra persona, poi vi perderete per ritrovarvi alla fine. Un luogo dove ci si ferma ad osservare quello che ci piace, che piace ai nostri occhi, e si cammina velocemente oltre quello che non riteniamo bello per noi. Un luogo dove trarre ispirazione o dove imparare cosa apprezziamo e cosa no, cosa è di nostro gusto e cosa no, chi sono gli artisti che ci piacciono e quelli che amiamo meno.

Blankenese

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Blankenese è, anticamente, un quartiere di pescatori. Oggi è più notoriamente conosciuto come il quartiere benestante di Amburgo. Si trova a 10km circa dal centro della città, ma è facilmente raggiungibile con un treno in 10 minuti. Blankenese è un quartiere composto da casette affacciate sull’Elba e contornate dal verde, stradine che salgono e scendono per questo “paesino” arroccato sulla riva del fiume. Tranne che per la parte alta, dove si trovano dei negozietti, caffè e anche un piccolo mercato, per il resto quando si passeggia per le viuzze di Blankenese sembra quasi di essere in un quartiere fantasma, dove si incontrano pochissime persone, a volte nessuno, e dove se scendi fino in fondo ti ritroverai davanti al faro.
Le case di blankenese sono tutte molte curate, così come i giardini che le circondano, l’idea che danno è quello di case da villeggiatura, per chi vuole rimanere vicino alla città ma immerso nella tranquillità.

Tour in battello sull'Elba

Un punto di vista diverso per scoprire Amburgo, la terza città con il porto più grande e importante d’Europa, da dove partono diversi battelli che propongono itinerari per scoprire la città navigando sull’Elba. Così, a pelo d'acqua, è possibile visitare la città in totale relax, seduti su uno dei traghetti che percorrono le rotte. Ci sono vari siti dove è possibile acquistare i biglietti e scegliere l’itinerario che si preferisce, esplorare la storica Speicherstadt (la "città dei magazzini") con i suoi canali, il moderno quartiere di HafenCity, i numerosi ponti sull'Elba, le chiuse e i terminal container, il ponte Köhlbrand e molto altro ancora. Unica pecca – almeno il battello che abbiamo preso noi – la guida parlava solo in tedesco.