Agistri è un paradiso terrestre a 40 minuti di traghetto (veloce) da Atene. Sono sempre stata un’amante della Grecia, tanto da venirci quasi ogni anno. Così la scorsa primavera come “filtri” per la mia ricerca mi ero segnata “isoletta non troppo grande, incontaminata, da girare in motorino”. Alla fine dopo un po’ di surfing su internet nei vari blog dedicati alle isole greche e pareri di persone che ci erano state, a metà agosto siamo sbarcati ad Agistri.
Agistri è un’isola piccola
, che volendo si potrebbe girare anche a piedi, ma noi un po’ per pigrizia, un po’ per viziarci abbiamo scelto il motorino. È contornata da una vegetazione molto fitta che contrasta un mare pulitissimo e cristallino regalando palette di colori che oscillano dal verde degli ulivi e delle pinete all’azzurro del mare che è diverso in ogni spiaggia o caletta che si incontra.
Se si cerca un po’ più con attenzione e non ci si ferma ai primi ristoranti sul lungomare che si trovano a Skala, si trovano ancora le taverne greche, quelle tipiche e locali, quelle dove a Ferragosto suonano il Sirtaki e cucinano un menu con poche portate ma tutte gustosissime, con materie prime a chilometro zero, che potrebbero aver raccolto la mattina stessa dal loro orto. Se ci penso sento ancora il sapore dei pomodori, dei cetrioli e delle olive, il profumo dell’origano e le infinite scarpette fatte sul fondo dell’insalata greca.

Agistri è un’isola principalmente frequentata da greci, dove il turismo straniero è davvero pochissimo e molto educato. A differenza di tante altre isole greche che ormai stanno cercando di pareggiare Mykonos, come movida e come prezzi, Agistri è ancora la Grecia vera, dove si mangia, ci si sposta e si può prendere un ombrellone riva mare ad un costo assolutamente contenuto.

Agistri è silenzio, letture infinite, tramonti sul lungomare, un’unica strada che ti porta ovunque, mare salato e calette incastonate nelle rocce. È un’isola lenta, che ti accompagna in tutto quello che fai, che ti culla tra le onde del suo mare, ti illumina con il suo sole e ti protegge nelle sue pinete.
Ci siamo fermati ad Agistri 5 giorni, una durata perfetta per godersi l’Isola in tutte le sue forme, ed ecco i miei 5 ricordi più preziosi.

Mariza

Mariza è la spiaggia di uno dei pochi paesini che si trovano sull’Isola, Limenaria. Non è propriamente una spiaggia, ma più una vera e propria caletta, una piattaforma sul mare, dove per entrare bisogna tuffarsi nel suo mare verde. È un posto per chi in mare si butta subito, dove non hai molto tempo per pensare “entro o non entro”, dove non ci sono posti all’ombra e non ci sono posti comodi per stendere l’asciugamano. Però, un mare verde e trasparente come quello di Mariza è difficile da trovare altrove. Un mare dove ci si ferma anche solo per immergersi dieci minuti asciugarsi e andare via con il sorriso sulle labbra.

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Dragonera

A differenza di Mariza, Dragonera è una spiaggia molto più ospitale, dove si trova anche qualche lettino e ombrellone, un piccolo bar e soprattutto una pineta pronta ad accogliere tutti coloro che sì, amano il mare, ma preferiscono trascorrere la giornata all’ombra di un albero, oscillando su un’amaca o riposando in una tenda. È una spiaggia che accontenta tutti i gusti, il mare azzurro che ti accompagna mentre entri piano piano, i sassolini che ti fanno bruciare i piedi a mezzogiorno, il suono delle cicale come colonna sonora di Dragonera. Una spiaggia dove si può fare camping, per chi ama svegliarsi con le onde del mare che bussano alla porta mentre sorge il sole.

Aponison

Aponisos Beach è una piccola isola privata alla fine dell’unica strada che percorre Agistri. La prima impressione è quella di fare il bagno in una piscina naturale, dove il mare è così trasparente e luccicante da accecarti. Per accedere sull’isoletta di Aponisos bisogna pagare un ingresso di cinque euro a persona, nei quali sono compresi ombrellone e lettino per tutto il giorno con servizio di food&beverage direttamente al tuo posto tramite un pulsante di chiamata. Insomma, una spiaggia per chi una volta che arriva e si stende sul lettino non vuole più alzarsi se non per fare il bagno. Una spiaggia, anche questa, costruita sulle rocce, dove per accedere al mare c’è una piccola piattaforma con un via vai di persone che entrano ed escono dall’acqua. È sicuramente la spiaggia più attrezzata di tutta l’isola e dove si possono trovare tutte le comodità per chi vuole trascorrere delle giornate di “dolce far niente”.

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Passeggiata a cavallo ad Aponisos

Poco prima di arrivare ad Aponisos, sulla strada, si può trovare un piccolo maneggio di cavalli, dove su prenotazione è possibile fare una passeggiata intorno al lago che si trova nelle vicinanze, fino ad una piccola collinetta con vista sul mare davvero mozzafiato. Le passeggiate sono di gruppi piccolissimi, non più di quattro persone e questo la rende sicuramente ancora più intima e magica. Sentieri percorsi a passo lento per poter ammirare tutto il paesaggio circostante da una prospettiva diversa dal solito: armonia, senso di libertà e immersione nella natura.

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Skala, Megalochori e Limenaria

I tre villaggi principali di Agistri. Skala, la sua capitale è un piccolo paese, dove si trova anche uno dei due porti dove attraccano i vari traghetti da Atene o Egina (l’altro porto si trova a Megalochori). Skala è sicuramente il paese più organizzato e più turistico. Qui si possono trovare diverse strutture, da piccoli Studios a Hotel cinque stelle, negozietti di souvenirs e molti bar e ristoranti.
Megalochori
, dista pochi chilometri da Skala ed è il villaggio dove risiedono le poche persone che vivono sull’Isola tutto l’anno. Anche qui si possono trovare degli Studios, è un villaggio tranquillo, ma che dispone di tutte le necessità di cui si ha bisogno. Megalochori ha – per me – la taverna più tipica e locale di Agistri, TAVERNA KONAKI, dove si trovano le pietanze tipiche della cucina ellenica, cucinate giorno per giorno a seconda di quello che hanno.
Infine, Limenaria, il villaggio più piccolo, in fondo all’Isola, si potrebbe definire quasi un villaggio di passaggio, di transito, per chi va ad Aponisos. Una sola taverna, un piccolo supermercato e una fermata dell’autobus per chi si vuole immergere nel verde mare di Mariza. Merita un pranzo qui, per ordinare le verdure del giorno e una feta da acquolina in bocca.

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