Siamo atterrati a Tirana una mattina di fine luglio, avevamo prenotato un’auto che abbiamo velocemente trovato fuori dall’aeroporto e da lì abbiamo iniziato il nostro viaggio verso il mare.

La prima parte del viaggio prevedeva che facessimo base a Saranda, nel sud dell’Albania, dove se ti affacci alla spiaggia, di fronte a te vedi Corfù. Per arrivare a Saranda dall’aeroporto ci abbiamo messo circa quattro ore, passando per strade provinciali e paesaggi brulli, di quelli che ti tengono incollata con la testa al finestrino cercando di catturare ogni filo d’erba e fiume che incontri. A metà del nostro viaggio in macchina decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa in un piccolo ristorante che troviamo sperduto in mezzo al niente, al suo interno solo noi e la proprietaria, una signora che ci accoglie con un calore che in un attimo ci ha scaldato il cuore e fatto sentire di essere nel posto giusto. Nessun menu, neanche una parola in inglese, capiamo che ci pensa lei. Dopo un po’ ci porta il pollo arrosto più buono della nostra vita, insieme a patatine fritte, un’insalata fresca appena colta dal suo orto e delle bibite. Dieci euro in due.

Arriviamo a Saranda nel pomeriggio, lasciamo subito le valigie nel nostro albergho sul mare e corriamo a stendere il nostro asciugamano in spiaggia per fare il primo bagno dell’estate, al tramonto. Da qui inizia il nostro itinerario tra spiagge e visite culturali, un giusto mix per una vacanza in un posto dove non si è mai stati. Ecco, quindi, i miei 5 posti preferiti da visitare nel sud dell’Albania e Tirana, per un viaggio in una terra che vi farà innamorare delle persone, del suo mare cristallino – soprattutto a Ksamil – e della sua cultura culinaria, povera ma saporita e sempre accompagnata da un bicchiere di grappa albanese, il Raki.

Saranda e dintorni

Saranda è diventata soprattutto negli ultimi anni, una delle principali mete turistiche della costa albanese. Oltre ai diversi bar e ristorantini che si trovano in città e che accompagnano i turisti alla scoperta della tradizione culinaria albanese, una delle sue caratteristiche sono le spiagge che la seguono per tutto il perimetro, angoli di paradiso dall’acqua cristallina che accontentano sia gli amanti della sabbia che quelli degli scogli. Scendendo qualche chilometro a sud di Saranda si trova Ksamil, dove il mare è ancora più bello e di fronte si può quasi toccare la Grecia. Ksamil è caratterizzata da tre isolette, raggiungibili tramite apposite imbarcazioni che conducono in veri e propri paradisi terrestri con spiagge dal sapore tropicale.

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Il Parco Nazionale di Butrinto (Butrint in albanese)

Un museo all’aperto scoperto alla fine degli Anni ’20 e divenuto in seguito Patrimonio dell’Umanità. Un sito archeologico di rovine che rappresentano lo sviluppo della città di Butrinto.
Un’antica città costruita su una piccola collina e circondata dalle acque del lago di Butrint che si collega al Mar Ionio grazie al canale di Vivari. Il sito archeologico si trova all’interno del Parco Nazionale di Butrinto, un luogo incantato, che si dice abbia ispirato Virgilio, Racine, Lord Byron e molti altri. Il sito archeologico è aperto tutto l’anno ed il biglietto ha un costo di circa 4€.

Blue Eye (Syri i Kaltër in albanese)

A circa 30 minuti di macchina da Saranda, si nasconde il Blue Eye, una meraviglia naturale che merita assolutamente una sosta. Si tratta di una sorgente d’acqua dolce subacquea molto profonda, denominata Blue Eye, proprio perché assomiglia ad un occhio, immagine che diventa reale se si osserva dall’alto di una passerella che è stata realizzata per permettere ai più giovani, e non solo, di tuffarsi nello sguardo di quest’iride.
Non si sa esattamente quanto sia profondo, pare che nessuno sia riuscito ad andare più a fondo di 50mt.

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Kateryna Mashkevych//Getty Images

Argirocastro (Gjirokaster in albanese)

Argirocastro è una delle più antiche città dell’Albania, situata nel sud del Paese, costruita su una collina che domina la valle sottostante. Il centro storico della città è un perfetto esempio di città ottomana ben conservata e che racchiude l’incontro nel tempo della cultura albanese con quella greca, ottomana e romana. La città conserva un centro storico che già dal primo passo ti fa viaggiare indietro nel tempo, una sfilata di botteghe artigianali ristorantini e piccoli hotel che ospitano i turisti. In cima alla collina di Argirocastro si erge il suo omonimo Castello che regala dalle sue terrazze una vista a 360° sul paesaggio circostante. Il Castello di Gjirokastra è anche sede del Festival Nazionale del Folklore, uno dei più importanti eventi culturali albanesi che anima la penisola ogni cinque anni.

Tirana

Bastano due giorni per visitare la capitale, il miglior punto di partenza è sicuramente Piazza Skanderbeg, snodo che unisce vicino a sé diverse tra le maggiori attrazioni da visitare. L’edificio più grande che affaccia sulla piazza è il Museo Storico Nazionale, il più grande museo albanese, composto da varie sezioni ciascuna delle quali ripercorre la storia del Paese, dalle origini fino ai giorni più recenti. Dalla piazza si possono svolgere diversi percorsi, anche in base a quello che si desidera visitare e al tipo di vacanza che si vuole fare. Tra i miei spot preferiti, sicuramente il Grande Parco del Lago, il polmone verde della città con al centro un Lago. Un luogo dove potersi rilassare, passeggiare, sognare e rinfrescarsi nei giorni più caldi, all’ombra dei numerosi alberi.