In Italia abbiamo imparato a conoscerla nella diciassettesima edizione del programma Amici di Maria De Filippi. All’epoca aveva diciotto anni, arrivava da Malta, non parlava italiano, si innamorava di un compagno di squadra, e iniziava la sua carriera di cantante firmando un contratto discografico con Warner Music. Sono passati sei anni da allora e non si è mai fermata. Dai suoi primi lavori in inglese alla canzone “Figurati Noi”, con Shade, o “Avec Moi”, con Biondo, il compagno di squadra di cui sopra.

La storia più recente la porta all’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest dove rappresenta il suo paese natale con il brano Out of Sight” che la fa conoscere al pubblico di tutto il mondo. Forse anche per questo il suo nuovo singolo “M.I.A.”, in collaborazione con Benny Benassi, entra nelle classifiche global e nelle playlist di Francia, Svezia, Portogallo, Grecia, Islanda e Israele, tra gli altri.

Oggi l’italiano lo parla molto bene, ma è tornata a vivere a Malta, dove ha il suo studio di registrazione e può concentrarsi sulla musica, la sua passione più grande. Insieme all’amore, di cui non può fare a meno. È concentrata sul futuro, eppure è grande la preoccupazione per un mondo che sta lanciando un messaggio chiaro che nessuno sembra ascoltare.

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Matthew B. Spiteri
Emma Muscat è la nuova cover Extra di Cosmopolitan. Foto: Matthew B. Spiteri, Mua: Justin Brincat, Hair: Dean Gear Salons.

Come stai?

«Benissimo, sono appena tornata da alcuni giorni di vacanza a Maiorca con le amiche e ora mi sto dedicando alla scrittura. Un camp a Malta, una session a Francoforte. Mi sto concentrando su di me e sulla mia carriera».

Partiamo dal tuo singolo.

«“M.I.A” è una canzone per me molto speciale. L’acronimo sta per Missing in Action, termine che si usava nella seconda guerra mondiale, quando i soldati sparivano e non si sapeva se fossero morti o scappati. Ora si riferisce a chi sparisce, a chi fa ghosting… L’ho scritta a febbraio, con un team di persone che in questo momento considero la mia seconda famiglia. Abbiamo un legame bellissimo. Parla di un amore ossessivo. La donna è la protagonista della storia e io sono una fan del girl power, per questo cerco di metterlo al centro della narrativa».

Sei mai stata ossessionata dall’amore?

«È successo, e non riconoscevo l’esserne ossessionata. L’ho capito quando sono andata avanti e, guardando indietro, capisco che non era neanche vero amore. Era solo ossessione».

Sei innamorata?

«Io sono una romantica, innamorata dell’amore. Mi butto nelle relazioni, se amo qualcuno do tutto il mio cuore. Sono molto sensibile e molto attenta al rapporto».

Ti fidi?

«Sto con il mio ragazzo da quattro anni, c’è il giusto equilibrio. Mi butto, mi fido e affido, ma allo stesso tempo devo sentirmi abbastanza in comando».

Cosa rimane della tua esperienza ad Amici nel 2017?

«Ogni momento che ho vissuto da allora mi ha lasciato qualcosa di speciale. Imparo ogni giorno. Sono molto grata alla vita, sono grata a ogni opportunità e esperienza che vivo. Non cambierei nulla del mio passato. È grazie ad Amici e alle persone che ho ancora attorno a me, ai miei fan, che oggi sono qui e posso fare quello che amo».

Stai cambiando molto musicalmente, che rapporto hai con la musica dance?

«La musica dance un nuovo genere per me, ma amo questo genere da quando ho 18 anni. Ho sempre pensato di sperimentarla, aspettavo solo la giusta occasione. Andavo nei locali a ballare, il mio ragazzo l’ho conosciuto proprio in una serata in cui suonavano musica dance. Ho ricordi molto belli associati a questo tipo di musica».

Ti permette di mostrarti diversa?

«Non sono più la ragazzina timida che aveva paura di mostrarsi. Non sono più Emma che fa ballad o musica latina. Mi conosco di più, ho imparato come muovere il mio corpo, sono cresciuta, divento adulta, una ragazza di 24 anni, consapevole di esserlo».

L’Eurovision fa parte di questo percorso di crescita?

«Mi ha dato un’esposizione internazionale, mi ha lanciato in Europa. Il programma è stato visto da milioni di persone, so che oggi mi ascoltano grazie a Eurovision, ma non solo. C’è anche chi arriva per caso. O magari è fan di Benny Benassi, in questa canzone».

Tornerai a cantare in italiano?

«Non abbandonerò mai l’italiano. Sono legata all’Italia, è il paese che mi ha fatto iniziare questa carriera. Sono fiera di aver imparato la lingua».

Ti manca vivere in Italia?

«Ogni volta che torno a Malta dopo essere stata in Italia mi manca. Di solito sto a Milano, respiro l’aria della metropoli. A Malta non abbiamo grandi città».

Milano è stata colpita da un forte nubifragio, la Grecia così come la Sicilia è andata a fuoco. Il tuo paese come sta?

«Abbiamo un po’ di paura. Quello che sta succedendo nel mondo mi spezza il cuore. Dovremmo tutelare il posto in cui viviamo eppure sento che non stiamo facendo abbastanza per il nostro futuro. Il mondo ci sta dicendo che sta morendo e dovremmo ascoltare. Dobbiamo iniziare ad agire».

Ti fa paura il futuro?

«Mi preoccupa tantissimo. Ho paura di portare figli in questo mondo, non voglio che vivano in un mondo così, dove nessuno si preoccupa. Vedo atteggiamenti disinteressati, c’è tanta nonchalance e questo mi fa impazzare. Se continuiamo così non ci sarà nessun futuro».

Cosa servirebbe per cambiare, secondo te?

«I politici devono svegliarsi e fare qualcosa».

La musica può aiutare?

«La musica credo che possa richiamare attenzione, ma una canzone non basta a fare la differenza. L’unico modo possibile è unendosi. Se facessimo come si è fatto in passato, per le grandi iniziative, da Band Aid ai grandi concerti, la musica potrebbe avere un grande impatto tra le persone. Noi artisti potremmo cambiare le cose. Ma no, una canzone non basta».