Accademia Iuad ha inaugurato Trame di Memoria, l’edizione 2022 del Graduate, l’esposizione di fine anno degli studenti delle sedi di Napoli e Milano, che quest’anno si è svolta in collaborazione con il Lanificio F.lli Cerruti 1881. Dal 7 al 17 luglio gli studenti espongono i propri lavori nell’esclusiva cornice del PAN, il Palazzo delle Arti di Napoli, reinterpretando il tema del passato, che si fa ricordo per trasformarsi, poi, nell’arte di dimenticare.

Un’esposizione corale che vede la presenza di più di 40 installazioni, racconti intimi e personali degli studenti delle facoltà di Moda e Design dell’Accademia che hanno deciso di rielaborare un’esperienza, di raccontare una storia personale o di famiglia, e di far rivivere nel visitatore a sua volta il ricordo, come se l’opera fungesse da macchina del tempo. Il fine ultimo dei lavori, come spiega il presidente Iuad Michele Lettieri, consiste soprattutto «nel dare importanza alle emozioni e ai sentimenti che da esso scaturiscono, passati in secondo piano, dopo l’avvento delle avanzate tecnologie e delle intelligenze artificiali, capaci di formattare memorie e creare nuovi modi di comunicare con il mondo».

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La mostra è la fine di un percorso che è iniziato più di un anno fa, quando Lanificio Cerruti ha deciso di aderire all'iniziativa, donando ai ragazzi alcune stoffe per le loro opere, tessuti che rappresentano la “firma” del brand, perché ne racchiudono l'essenza artistica. La collaborazione tra la storica azienda di Biella e IUAD, che da più di quarant’anni opera nelle discipline legate alla moda e del design, è stata voluta dallo stesso Nino Cerruti, che ha parlato direttamente con gli studenti trasmettendo loro la passione per il proprio lavoro e l’importanza del made in Italy per il Paese e all’estero. È proprio con l’ingresso in azienda di Nino Cerruti, nel 1951, che il Lanificio attraversa un cambiamento senza precedenti con il salto nel mondo del prêt-à-porter maschile. E a lui è dedicata la prima sala della mostra, il Foyer della Memoria, attraverso alcuni scatti d'archivio che lo ritraggono nell'azienda di famiglia, o vicino a Hubert de Givenchy, con cui ha condiviso la passione per la moda e per Parigi.

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Superata la prima sala, inizia l'esposizione degli studenti dello Iuad. Tra loro si distingue Elena, giovane talento del corso di Moda, che davanti alla sua opera ne racconta l'origine: «Sono tornata nei luoghi dove sono state scattate le foto di famiglia dei miei nonni per farle combaciare con il paesaggio di oggi, sovrapponendo il passato al presente», spiega. Intorno allo scatto una cornice di lana bianca del Lanificio Cerruti, a rievocare «la purezza, l’infanzia, l’importanza della famiglia».

Non manca l’interazione con il pubblico, con l’opera di Maria Napolitano, che spiega di aver raccolto i ricordi di chi le stava intorno, «associandoli a un profumo». Esperienze positive, o «momenti da dimenticare, che attraverso lo Sganciaricordi si trasformano in storie da rivivere»: quando il visitatore apre la biglia, infatti, trova il ricordo di qualcun altro, a cui associa subito una propria memoria o sensazione. Così girando la manopola esce la prima biglia: dentro un bigliettino, con scritto: «L'odore della pineta poco prima di arrivare al mare», «L'odore di casa dopo un lungo viaggio», memorie di altre persone, che diventano anche nostre. Perché i ricordi possono essere esperienze da condividere anche con persone sconosciute, con cui poi involontariamente si instaura un legame.

A chiudere la mostra dello Iuad, nella sala centrale del Palazzo delle Arti, è stata l’esposizione con i capi disegnati e prodotti dagli studenti di Moda, gli stessi che hanno sfilato la settimana precedente in passerella a Forte dei Marmi in occasione dell’evento organizzato da Salotto Milano. Tornati a Napoli dall’esperienza, i ragazzi hanno riproposto in un video alcuni momenti dello show, e modelli e modelle hanno indossato gli abiti, anche questi valorizzati dall’utilizzo delle lane di Lanificio Cerruti, confermando l’importante sodalizio tra il brand e l’Accademia.