Case sugli alberi, campeggi di lusso, fari a picco sul mare: così il turismo negli ultimi anni si è reinventato per proporre esperienze particolari, capaci di rendere un viaggio davvero indimenticabile. Un trend in continua crescita che ha contribuito tanto alla nascita di nuove strutture, come alla riscoperta di location storiche, in cui l'autenticità del passato si combina con fare armonico a comfort e lusso. A racchiudere al meglio questi elementi, immergendo chi ne varca l'ingresso in un'atmosfera idilliaca e sospesa nel tempo, sono i castelli, o meglio, gli château francesi. Disseminati da Nord a Sud del Paese raggiungendo un totale di quasi 45mila residenze su tutto il territorio, con una concentrazione particolarmente elevata nella nota Valle della Loira, alcuni di questi sono stati trasformati nel tempo in alloggi di lusso, in cui soggiornare per regalarsi un pernottamento fuori dal comune.

Dormire in un castello in Francia: le migliori esperienze per un viaggio particolare

Che si stia programmando un tour on the road della Francia o che si voglia fare un weekend fuori porta e fuori dagli schemi, una o più notti in un castello sono sicuramente da mettere in conto. Senza allontanarsi troppo dall'Italia, è sufficente valicare le Alpi per imbattersi in maestose dimore d'altri tempi, ad esempio addentrandosi nelle meraviglie nascoste del Parco Naturale dei Monti d'Ardèche. Proprio qui, alle porte Sud della Provenza, in un ecosistema davvero unico nel suo genere, sorge Château Clément, un castello del 19esimo secolo che affaccia sul borgo termale di Vals-Les-Bains, oggi trasformato in una residenza di charme.

francia castelli dove dormirepinterest
Courtesy of Press Office

Qui, le camere d'albergo offrono un'immersione nell'anima più autentica del posto, riproponendo arredi ottocenteschi finemente scelti, mentre le depandances sono state convertite in moderni loft e appartamenti, pensati per chi desidera un soggiorno con tutte le comodità. Ad accogliere gli ospiti una volta superato il cancello in ferro battuto, una piscina all'aperto, deliziosa cornice e area relax da cui accedere e di cui godere il panorama dall'ampia terrazza che comunica con il lounge bar, cuore pulsante della struttura. All'aperitif o dopo cena, proprio qui è possibile sorseggiare un vero St-Germain Hugo, realizzato rigorosamente con il primo e originale liquore ai fiori di sambuco, oggi parte della famiglia Bacardi. Raccolti a mano in parte tra le valli dell'Ardèche durante la fioritura, che avviene nell'arco di 2/3 settimane tra la fine di aprile e l'inizio di maggio, i fiori di sambuco vengono attentamente selezionati per essere poi sottoposti a macerazione entro le due ore dalla raccolta e, infine, distillati secondo un processo che tutt'oggi rimane un segreto di famiglia.

st germain hugopinterest
Courtesy of Press Office

Per gustarlo, si può optare per la ricetta originale dell'Hugo, il cocktail iconico amato anche in Italia per l'ora dell'aperitivo di cui esistono tentativi di imitazione a base di sciroppo di sambuco (ecco perché chiamarlo St-Germain Hugo, e non semplicemente Hugo), oppure mescolarlo a un calice di champagne o al proprio drink preferito — così da riscoprirlo in vesti esclusive, decisamente fresche e fiorite. Pensare che in una sola bottiglia si trova l'estratto di oltre mille piccoli fiorellini colti a mano.

Esperienze particolari: perché scegliere la Maison St-Germain

A Château Clément, niente è lasciato al caso. La sua anima a metà tra il retro, il bucolico e il moderno, riflette alla pefezione l'identità di St-Germain. Il liquore, infatti, combina il fascino per l'Art Dèco con l'amore per la natura, di cui rispetta il ciclo di vita con ritmi di produzione armonizzati in funzione della stagionalità della materia prima protagonista. Oltre al gusto, a conquistare è anche l'estetica che, pur nascendo nel 2007, riflette a pieno il fermento artistico che negli Anni '20, meglio conosciuti come Les Années Folles, animava il quartiere parigino di Saint-Germain-de-Près, di cui Woody Allen ha regalato una perfetta fotografia nel film Midnight in Paris. Il nome del liquore e il design della bottiglia, naturalmente, non sono che un omaggio e una dichiarazione d'amore a questo immaginario spumeggiante.

st germain hugopinterest
Courtesy of Press Office

Proprio nel castello, la cui conduzione familiare, la cucina del territorio e gli spazi incontaminati valgono da soli il viaggio, è possibile respirare e assaporare, sorso dopo sorso, tutta la cura e la passione di cui è capace un gesto come la raccolta dei fiori di sambuco che ne popolano le vallate.