Sei sicura che il tuo maglione di lana sia davvero green e sostenibile? Ecco come scegliere il filato più caldo e invernale!

Occhio alla provenienza e al prezzo!

Anche se in alcuni selezionati allevamenti le pecore vengono coccolate e curate come regine per produrre lana più fine e pregiata, purtroppo in generale la vita di questi animali non è decisamente invidiabile: esposte tutta la vita alle intemperie, ai parassiti, e una volta all’anno ammassate e tosate senza troppi riguardi per essere poi rispedite al pascolo, nude, senza neanche un pelo a proteggerle dal caldo, dal freddo e dagli insetti. Controlla sempre sull'etichetta la provenienza del capo che stai acquistando privilegiando i capi di produzione nostrana, e soprattutto impara a diffidare di prezzi stracciati: la lana di qualità ha costi di produzione troppo elevati per le supersvendite!

Sceglila bio!

Scegli lana biologica certificata. La sigla GOTS, lo standard internazionale per la produzione di filati naturali biologici, ti dà la garanzia che stai comprando un prodotto di qualità, realizzato con tecniche ecosostenibili e nel pieno rispetto degli animali.

Hai mai provato la lana rigenerata?

È la più green che c'è perché ricavata dai ritagli e avanzi di cappotti, maglioni e abiti che non si indossano più, o da residui di produzione. Una sorta di filato "riciclato", la cui seconda vita ne limita l'impatto ambientale.

W il knitting!

Hai mai pensato di darti... ai ferri? Non avere timore di chiedere a nonne e zie di realizzare per te un bel maglione con i cari vecchi ferri da maglia o, ancora meglio, di insegnarti questa vera arte per farne uno con le tue mani. Il knitting è una vera mania... Una volta cominciato non potrai più farne a meno, provare per credere!