Era il 2021 e Maschile Singolare, apprezzatissimo film di Alessandro Guida e Matteo Pilati arrivava al cinema raccogliendo consensi non solo per il cast - in cui brillano Michela Giraud, Giancarlo Commare e Gianmarco Saurino - ma anche per gli snodi narrativi, tutti votati all'inclusione. Una resa che aveva assicurato alla pellicola la conquista di diversi premi tra cui quello di Miglior Film Italiano ai Diversity Media Awards 2022, e il Premio del pubblico come Miglior Lungometraggio al Fire!! Mostra de Cinema LGTBI de Barcelona del 2022. A distanza di tre anni da quel film, il 15 febbraio arriverà al cinema il sequel, Maschile Plurale: prodotto da Fabula Pictures e Rufus Film in collaborazione con Prime Video, questo nuovo capitolo, in cui torna di nuovo al trio Commare, Saurino e Giraud, ha nel cast anche Andrea Fuorto, Francesco Gheghi, Giulio Corso, Nicole Rossi, Claudio Colica e Lidia Vitale.

youtubeView full post on Youtube

Il trailer di Maschile Plurale ci riporta a tre anni dopo gli eventi del primo film: come racconta la sinossi, «dopo la morte di Denis, l’amico che li ha uniti, Antonio e Luca incrociano di nuovo le loro esistenze. Antonio è diventato un pasticciere di successo e workaholic. Luca invece ha conosciuto Tancredi, operatore di una casa-famiglia per giovani LGBTQ+, che lo ha aiutato a superare una fase complessa della sua vita. Quando i due si ritrovano, Antonio - la cui vita sentimentale stenta a decollare - capisce di provare qualcosa di importante per Luca, e gli propone di rilevare insieme il forno di famiglia che l’amico è stato costretto a vendere. Un’avventura che ha come scopo finale la (ri)conquista di Luca. Nonostante Cristina, l’amica storica, sia scettica, Antonio tenta di sabotare la relazione di Luca, convinto che il passato sia tornato per aiutarli. Sarà davvero così? O è solo un’illusione?».

maschile plurarepinterest
Courtesy Ufficio Stampa
Michela Giraud e Gianmarco Saurino in una scena del film

Come ha raccontato il regista Alessandro Guida, questa volta da solo dietro la macchina da presa, «Maschile Plurale nasce come una sfida: poter realizzare un sequel migliore del primo, Maschile Singolare. E viene anche dichiarato nel film: facendo un paragone tra cinema e amore, una delle protagoniste, Cristina, afferma che i sequel sono sempre peggiori del film originale. Come una grande storia d’amore che è stata vissuta in modo intenso ma che è finita: non può tornare, non può essere vissuta una seconda volta. In amore non ci sono seconde occasioni, il passato non ritorna: sono tutte “minestre riscaldate”. Il nostro protagonista, Antonio, non è d’accordo e per questo motivo tenta una seconda chance con Luca, con il quale nel primo film ha avuto solo una breve relazione sfortunatamente sfociata nell’incomprensione e nella gelosia. Questa volta Antonio vuole trasformare una ritrovata amicizia in un vero e proprio rapporto d’amore. Ecco che l’intento del protagonista coincide con il mio da regista».

giancarlo commarepinterest
Courtesy Ufficio Stampa
Giancarlo Commare

La produzione, invece, ha fatto sapere che «le storie di Maschile Plurale si concentrano sulle vicende emotive dei personaggi ed il loro modo di affrontare problematiche e relazioni comuni a tutti. Questo rende il film aperto a un pubblico molto più ampio di quello della comunità LGBTQ+. Per la nostra società, quindi, la realizzazione di questo lungometraggio rappresenta un’opportunità produttiva interessante e inedita, che garantisce di non ghettizzare emozioni ed esperienze ma di avere un racconto che parla di sentimenti, come ogni storia cinematografica che si rispetti dovrebbe fare». L'appuntamento, dunque, è al cinema per il 15 febbraio.