C'è chi lavora per andare in vacanza e chi presto andrà in vacanza per lavorare. Proprio così, la piattaforma Sailsquare offre un lavoro da sogno in barca a vela per testare nuovi itinerari di viaggio. Ed è un annuncio vero, e serissimo, per una ambita posizione di Media Crew & Quality Tester. Nata a Milano nel 2013, la startup di sharing economy che mette in contatto skipper e viaggiatori per organizzare vacanze in mare, specie nell'ultimo anno ha avuto una rapida crescita, da qui l'esigenza di aumentare il proprio staff.

Ragazzi e ragazze in barca a velapinterest
In barca a vela ci si diverte...

Sailsquare ha postato il suo annuncio mercoledì 28 giugno e in pochissimo tempo è stata subissata di richieste. «Nelle prime 12 ore dopo aver veicolato la posizione lavorativa attraverso Facebook, abbiamo ricevuto più di 400 candidature», racconta Francesca Ellisse, Communication & Marketing manager di Sailsquare. «A oggi siamo a poco meno di 1.000: valutarle sarà un'impresa ma per fortuna il format dell'application è strutturato in modo da permettere una prima selezione fluida».

Nell'annuncio di lavoro si specifica che non è necessario saper andare a vela, casomai te lo fossi domandato. È invece richiesta una "estrema voglia di viaggiare per il mondo" navigando per la maggior parte dell'anno. Altri requisiti: flessibilità, disponibilità a fare le valige da un giorno all'altro, scrittura brillante, un inglese fluente (scritto e parlato) e abilità fotografiche.

Se sei in possesso di queste competenze e non ti sembra vero che qualcuno voglia pagarti per raccontare a tutti quanto ti diverti, dunque, affrettati: il posto potrebbe essere tuo e candidarsi è molto semplice. Sul sito di Sailsquare nella sezione Job è stato attivato un bottone per inserire i propri dati e inviare cv, testi e foto da sottoporre ai selezionatori.

Il/la prescelto/a salirà a bordo di barche a vela selezionate dal team in navigazione nel Mediterraneo e nei mari del Nord da aprile a settembre, per poi spostarsi nel Mar dei Caraibi, in Thailandia e nelle rotte del Sud America, da novembre febbraio. Obiettivo: valutare le varie proposte di viaggio e, veleggiando veleggiando, redigere report, intervistare skipper e naviganti, scattare foto, documentare le esperienze...

«È una posizione lavorativa di cui sentivamo il bisogno», commenta Francesca. «Anche se siamo in 18, non è semplice stando in ufficio a Milano raccogliere foto, interviste e reportage per raccontare Sailsquare attraverso i vari canali di comunicazione. E poi, è sempre necessario avere qualcuno che vada "a toccare con mano" cosa offrono gli skipper locali, per comprendere al meglio le esigenze e le aspettative di chi si imbarca, ma anche le necessità di chi accoglie a bordo i viaggiatori».

Niente male, vero, come lavoro da sogno? Se poi aggiungi che si tratta di un impiego con contratto a tempo indeterminato e che Sailsquare offre come extra bonus un portatile Macbook, uno smartphone e una macchina fotografica reflex professionale, la cosa si fa ancora più interessante. Viceversa, il compenso si aggira tra i 20 e i 23mila euro: non si può certo dire una cifra stratosferica, sebbene la piattaforma paghi le spese di viaggio e le trasferte e, ovviamente, i pernottamenti in barca sono a costo zero.

L'aspetto economico, però, a quanto pare non ha per niente scalfito l'appeal di questa proposta professionale. La vera notizia, infatti, è che oggi a dare valore a un lavoro non è tanto il compenso in sé, ma le esperienze che consente di vivere e la community cui dà accesso. In pratica, a parità di stipendio, una cosa è ispezionare periodicamente hotel di provincia di una catena nazionale, e un'altra è fare l'addetta controllo qualità per una startup di successo la cui sede di lavoro è "Milano e tutti i mari del mondo"...

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