Hai sempre desiderato fare l'attrice e sogni un futuro da star nelle grandi serie tv su Netflix? Pierfrancesco Favino ti vuole! Hai letto bene, il più internazionale, talentuoso e (diciamolo) sexy degli attori italiani sta cercando ragazzi e ragazze come te, per il primo corso di L'Oltrarno - Scuola di Formazione del Mestiere dell'Attore, di cui è il direttore artistico. Si tratta di un percorso formativo triennale, con sede a Firenze, riservato a ragazzi italiani. La scuola si avvale, oltre che di Pierfrancesco Favino, di docenti internazionali provenienti dalle migliori scuole di recitazione e, soprattutto, grazie a diversi sponsor tra cui la Regione Toscana, è completamente gratuita (non paghi nemmeno l'iscrizione). Se vuoi candidarti, puoi farlo entro il 18 luglio 2015. I posti, però, sono limitati: potranno partecipare solo 16 allievi, scelti in base a una rigorosa selezione. Ma come funziona in pratica? Sul sito della Scuola trovi tutte le informazioni e la domanda di iscrizione alle selezioni. Come funziona in pratica e qual è il suo obiettivo, invece, l'abbiamo chiesto direttamente a Pierfrancesco, che abbiamo raggiunto in Germania, durante una pausa sul set del film top secret che sta girando questa estate (si tratterebbe di Le confessioni, diretto da Roberto Andò, ma c'è il più completo mistero...).

Cosa spinge un attore di successo, superimpegnato come te, a creare una Scuola di formazione per attori?

«È un'idea che mi ha lanciato tempo fa Marco Giorgetti, che è poi il direttore generale della scuola, mentre mi trovavo a Firenze, impegnato in uno spettacolo teatrale di ricerca. Nel nostro mestiere persiste la convinzione sbagliata che sia sufficiente avere talento e che non ci sia bisogno di una formazione specifica, mentre al contrario quest'ultima è fondamentale. Abbiamo voluto così creare un luogo dove giovani talentuosi possano trovare i mezzi per sviluppare le proprie capacità al meglio, in modo da essere competitivi sul mercato. E questo sarà possibile grazie alla collaborazione di alcuni insegnanti delle migliori scuole del mondo. Di solito, per avere questo livello di preparazione si è costretti ad andare all'estero, specie negli Stati Uniti, arrivando a spendere fino a 15 mila dollari. Invece, nella nostra scuola un ragazzo promettente avrà le stesse opportunità di seguire un percorso di altissimo livello, senza andarsene dal proprio Paese, e gratuitamente».

I posti disponibili, però, sono solo 16. Cosa devono fare una ragazza o un ragazzo, per essere scelti?

«Dovranno innanzitutto avere una serie di requisiti per candidarsi. Per esempio, un'età compresa tra i 18 e i 28 anni ed essere in possesso di un diploma di scuola media superiore. Non è invece necessario aver già frequentato un corso di recitazione o sapere perfettamente l'inglese, lingua che sarà usata in molte lezioni, ma che potrà essere appresa... imparando. Quindi, occorrerà superare alcune audizioni. Alla fine ce la faranno solo in 16, che possono sembrare pochi ma è il numero giusto se si vuole assicurare poi un lavoro, che è il nostro obiettivo. È inutile immettere sul mercato troppe persone, quando la domanda è minore: per questo ci vogliamo concentrare sulla qualità, su ragazzi davvero di talento, e non sulla quantità».

Teatro, cinema, televisione: che sbocchi lavorativi avrà in particolare?

«In Italia si fa ancora distinzione tra teatro e cinema, ma in America non è più così, è un'ottica superata. Il teatro di fatto contiene il cinema: se hai una preparazione da attore sul palco, puoi anche recitare in un film, è il percorso inverso che è difficile. Quindi, noi porteremo avanti un programma formativo approfondito a 360 gradi. Al terzo e ultimo anno sono previsti la messa in scena di spettacoli e incontri con figure importanti, registi, responsabili di casting, agenti, attori, in modo da favorire l'ingresso nel mondo del lavoro. Che oggi comunque non è più solo teatro, cinema o tv tradizionale, ma anche internet e piattaforme come Netflix. Noi vogliamo preparare i giovani talenti al futuro che li aspetta».

Quali sono le qualità che bisogna avere per fare l'attore?

«Il talento è misterioso, non ha una sola definizione. C'è chi riesce a esprimerlo, magari in forma grezza, senza aver mai studiato o avuto esperienze, ma ci vuole anche qualcuno che lo sappia vedere, un insegnante capace, che abbia a sua volta il talento di saper giudicare, cogliendo i veri segnali di una futura carriera. Circolano poi tanti cliché sugli attori, come per esempio che devi avere un carattere estroverso. Mentre, al contrario, spesso sono persone timide nella vita, che però sul palco fanno uscire fuori il loro temperamento. La verità è che più talento possiedi, più hai responsabilità, perché quel talento va coltivato».

E quali doti, invece, è possibile anche apprendere, frequentando un centro come il tuo?

«Noi diamo gli strumenti tecnici per coltivare il talento, che ci deve essere. È un lavoro impegnativo e faticoso, da affrontare con grinta e determinazione: la frequenza è obbligatoria per il 90% delle ore di lezione, pena la non ammissione all'esame finale, alla conclusione del quale viene conseguito un attestato. Si tratta di un percorso, non di un obiettivo: alla fine i ragazzi saranno portati a continuare la loro personale ricerca. La semplicità, l'essere spontanei, non è la qualità base dell'attore, ma il punto di arrivo dietro il quale c'è un lavoro enorme».

E tu, come ti sei avvicinato a questo mestiere?

«Ho deciso che avrei fatto l'attore a 7 anni. A fine liceo, poi, mi sono iscritto all'accademia di arte drammatica a Roma. È stata una scelta naturale, la mia. Ma nessuna scuola ti forma in modo tale da darti una certezza granitica su tutto. Al contrario, una buona scuola ti dà gli strumenti che ti permettono poi di continuare a farti un sacco di domande e sperimentare la felicità di riuscire a rispondere. Noi vogliamo essere così».

Che consiglio dai a una ragazza che sogna di fare l'attrice?

«Vai subito sul sito della Scuola di Formazione e iscriviti alle audizioni: ti aspetto!».


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