Davvero Cosmo compie 15 anni a novembre 2015? Dici che me l'avevi detto da mesi? Be', me ne sono scordato. Del resto, accade a ogni maschio sulla faccia della Terra. Di fronte alla domanda: «Sai che giorno è oggi?», noi uomini piombiamo nel panico, e non solo il tuo ragazzo. Sarà il suo compleanno? O forse il nostro? Anniversario di fidanzamento? Del primo bacio? Del primo aperitivo? Della prima volta che abbiamo fatto la spesa insieme? La vostra curiosa tendenza a celebrare ricorrenze ci confonde. Per un uomo alfa una relazione è come un motore: non è che ogni ora si festeggia il momento dell'accensione. Funziona, no? Tanto basta. Credimi: tutti i supporti vitali del pene comunemente definiti "uomini" la pensano così. Perché riusciamo ad avere anche questo difetto? I motivi sono 4.

1. Siamo Die Hard dentro

Milioni di anni fa il nostro compito era difendere la tana e concentrarci su minacce, pericoli ed avvenimenti esterni. Prevenendoli, se possibile. Quello che succedeva all'interno del nucleo familiare era una distrazione. Oggi, se ci pensi, non è poi così diverso. Molti di noi si appassionano a eventi che accadono a migliaia di chilometri da casa, tipo la Formula Uno in Brasile, tanto quanto la maggior parte di voi sta già pensando all'agenda delle feste del prossimo Natale. D'accordo, nel frattempo c'è stato un bel cambio di rotta evoluzionistico, ma l'imprinting del guerriero consapevole di vivere nel pericolo non è che lo cancelli in un attimo. Che m'importa di pensare a cosa regalarti al prossimo anniversario? Tanto, non ci sarò... Ecco perché siamo attratti da sport estremi e violenti, scherzi idioti e situazioni suicide: il nostro inconscio è infastidito di trovarci ancora vivi.

2 . È trascorso così tanto tempo?

Ogni anno passa un anno. Già, invecchiamo. E l'idea non ci fa impazzire. Quindi, per risolvere il problema non ne parliamo. Se tu non ti ostinassi a ricordarci ogni volta che è passato un altro anno, noi vivremmo felici e convinti di avere ancora 23 anni. Non ci credi? Chiedi agli infermieri del pronto soccorso. Ti parleranno di quarantenni colti da malore durante la partita di calcetto che, increduli, si lamentano: «Dottore, non capisco, fino a qualche anno fa correvo per ore senza problemi». Smettila. Non è passato un anno. Ci siamo messi insieme l'altroieri.

3. La cospirazione dei calendari hot

Conosci di sicuro il principio per cui, esibendo una scollatura generosa, l'uomo non riuscirà mai a ricordare la tua faccia o a capire quello che dici. Da quando è nata la moda dei calendari di bellone seminude, noi abbiamo un problema in più: nei posti di lavoro a prevalenza maschile sono i soli calendari tollerati, col risultato che non vediamo né i numeri né quello che c'è scritto sotto. A volte, prendiamo la penna per scrivere un memo a una data, ma restiamo imbambolati a guardare l'immagine e ce ne dimentichiamo.

4. Certe ricorrenze ci turbano

Magari ci siamo scordati del tuo compleanno, ma ti pensiamo più spesso di quanto immagini (però non nel modo che speri). Vuoi la verità? Trascorriamo il tempo libero elaborando strategie per farti fare qualcosa a letto. Come convincerti a indossare quel completo di lattice, provare la tale posizione, girare un video porno insieme... Tranne rare eccezioni, la maggior parte di voi, infatti, non è attratta dalle perversioni a rischio giudizi (siete pur sempre la metà intelligente della coppia). Ora, dimmi tu: se impiego giorni a preparare discorsi citando testimonianze e studi scientifici pur di convincerti a fare sesso anale, non puoi mica pretendere che ricordi anche la data in cui sei nata. Senza contare che immaginarti bambina, in certe situazioni, mi mette a disagio.

Leggi anche: Uomini: 9 segnali che il tuo ragazzo è un po' Wile E. Coyote