Siamo bravissime a riconoscere borse contraffatte e sappiamo destreggiarci nello shopping on line senza sorprese; abbiamo, però, lo stesso fiuto per individuare le truffe in campo lavorativo? Un’indagine condotta da Adiconsum e Movimento difesa del cittadino, nell’ambito del progetto Lavoro sicuro, co-finanziato dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, ha fatto emergere le frodi e le pratiche commerciali scorrette più comuni a danno dei giovani in cerca di occupazione: di solito si tratta di false promesse di lavoro o della partecipazione a corsi di formazione, propedeutici all’assunzione, in cambio di denaro.

L’analisi ha portato alla luce ben 12 tipologie di truffe che riguardano il lavoro a domicilio, le vendite porta a porta, i servizi telefonici a pagamento, le iscrizioni alle banche dati, i corsi di formazione, le borse di studio, la realizzazione di book fotografici, le associazioni in partecipazione, i falsi periodi di prova, il trasferimento di denaro, le catene di S. Antonio e il marketing piramidale, i documenti da firmare. Adiconsum e Movimento difesa del cittadino hanno stilato il decalogo per mettere sull’attenti chi è in cerca di lavoro e rischia di finire preda di raggiratori. Ecco i consigli:

Le aziende serie sono trasparenti: descrivono da subito il lavoro offerto, i requisiti richiesti e il compenso. Prima di ogni attività lavorativa, sottopongono e fanno firmare al lavoratore un contratto.

Diffida da chi ti assumerebbe a “scatola chiusa”, senza aver visionato il tuo curriculum o verificato le referenze.

Dubita delle aziende che non indicano la propria ragione sociale e la partita via.

Fai ricerche on line (ad esempio nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio o sul sito dell’Agenzia delle Entrate) per controllare l’affidabilità dell’azienda.

Insospettisciti se ti vengono richiesti contributi economici per iniziare, per l’acquisto di kit o materiali necessari per l’avvio di un’attività a domicilio.

Pensaci due volte (o anche di più..) se ti domandano dati personali e recapiti telefonici con la promessa di ricontattarti: spesso si tratta solo di catene di Sant’Antonio.

Se i corsi o training di avviamento al lavoro sono a tue spese, non iscriverti! Chi crede in te è disposto ad assumerti e a investire, quindi anche a formarti a sue spese.

Se un’offerta di lavoro ti sembra troppo bella per essere vera… probabilmente è falsa.

Se sei stata vittima di truffe e raggiri mentre cercavi lavoro? Ti hanno proposto "strani" contratti o condizioni? Puoi rivolgerti a:
Ispettorato del lavoro
Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro