Nel film "Cosa aspettarsi quando si aspetta", dal 23 gennaio in Dvd e Blu-Ray, la protagonista Rosie, interpretata di Anna Kendrick si trova ad affrontare una gravidanza imprevista dovendo prendere decisioni fondamentali per il suo futuro professionale. Ma se la commedia con anche Cameron Diaz, Jennifer Lopez, Elizabeth Banks, Chris Rock e Chace Crawford affronta i vari aspetti della maternità e della paternità in maniera ironica, non sempre trovarsi di fronte al "bivio" famiglia e carriera è così semplice. La psicologa Giovanna Giuffredi specializzata in Life, Business Career e Corporate Coach e fondatrice di Life Coach Italy, spiega come conciliare biberon e pc!

Come gestire il periodo della gravidanza, meglio prendere l'aspettativa dal lavoro prima o dopo il parto?

Partiamo dal presupposto che la gravidanza è una fase della vita assolutamente naturale e, se non ci sono complicanze, va tenuto presente per tutti i nove mesi, parto incluso. Se tutto fila liscio si può quindi fare una vita normale, dedicandosi al lavoro, a una corretta attività fisica e alla vita sociale. Ciascuna donna poi stabilirà se l’aspettativa dal lavoro la vuole dedicare maggiormente ad accumulare energie prima del parto o dedicare semmai più tempo a godersi le emozioni della maternità più a lungo, dopo.

Dopo la gravidanza, se non si ha più un lavoro o si vuole iniziare da capo, su cosa puntare per reinventarsi?

Più che reinventarsi potrebbe essere l’occasione per riscoprirsi. A cominciare con l’esplorare la rosa degli interessi, delle passioni, valorizzare i talenti, le competenze spese nei contesti più diversi, per disegnare un progetto nuovo di vita che tenga conto anche dei tempi che si vogliono dedicare al bimbo o alla bimba. Ci sono neo mamme che hanno sviluppato imprese web iniziando semplicemente a condividere con altre donne la loro esperienze, partendo da un blog dedicato alle mamme, alla cura dei bambini, alla sana alimentazione, o alla gestione innovativa dei compiti, ecc. Altre hanno chiesto e ottenuto un lavoro a distanza, collaborando anche con aziende dall’altra parte del mondo. Mi viene in mente chi ha aperto un negozio di animali visto che aveva anche un altro cucciolo in casa. Ci sono donne che hanno riscoperto la loro creatività e si sono lanciate nella creazione di gioielli con materiali poveri e ne hanno fatto un business.

Come affrontare il fatto di avere una gravidanza in un’età in cui si punta sulla realizzazione professionale?

Se la gravidanza è una scelta consapevole e comunque accettata, la mamma in carriera saprà considerare il suo nuovo stato come un gradino della sua evoluzione di donna. Si tratta di organizzare tempi e modi del lavoro e utilizzare anche in casa quelle competenze manageriali che sa spendere per il suo sviluppo professionale.

Come gestire il rientro al lavoro ed il rapporto con i colleghi?

Certamente ci sarà la voglia di condividere le proprie gioie di neo mamma, mostrando qualche foto del piccolo, ma evitando di inondare la scrivania con il suo faccino e di monopolizzare ogni momento di stacco con i racconti di pappe e delle notti insonni. Il rientro sul lavoro è delicato ed è importante reintegrarsi, interessandosi ai cambiamenti, ai progressi, aggiornandosi e cercando semmai di candidarsi per nuovi progetti.

Come affrontare l’ansia legata al dover lasciare il bambino e quali sono i consigli più utili per riuscire a organizzare al meglio la nuova vita di mamma lavoratrice?

Una buona abilità da sviluppare è vivere pienamente il presente. L’ansia spesso nasce dal fatto di pensare al bimbo durante una riunione di lavoro e pensare al lavoro mentre il bimbo vuole giocare. In questo modo si sviluppa gradualmente uno stato di continua insoddisfazione. Può essere utile sfruttare il tragitto casa lavoro e viceversa per far decantare ciò che si lascia alle spalle e proiettarsi con la mente verso ciò che si incontrerà. Uscendo dall'ufficio, ad esempio, cominciare a pensare al proprio bimbo, alla gioia di riabbracciarlo, alle coccole sul lettone, ai giochi durante il bagnetto o alla favola da raccontare spegnendo la luce, permetterà di vivere pienamente questi momenti. Stessa cosa uscendo la mattina, piuttosto che concentrarsi sul senso di colpa per avere lasciato il bimbo, cominciare a pensare a come organizzare gli impegni lavorativi della giornata, migliorerà l'efficienza e farà rientrare a casa una mamma più soddisfatta e disponibile.