La vita da freelance richiede determinazione, grandi doti relazionali e la capacità di tenere costantemente in equilibrio la vita lavorativa e quella privata, che molto spesso coincidono. 

Se sei libera professionista da poco o stai pensando di metterti in proprio, 
Alice Avallone, autrice di Strategia Digitale: Progettare strategie su misura con il metodo Tangram (Apogeo), ti svela 7 libri che possono aiutarti in questa nuova impresa.

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Sette libri come il numero dei pezzi del Tangram, antico rompicapo cinese che conquistò con la sua semplicità anche il cuore del grande stratega Napoleone e del papà di Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll. A seconda di come disponi i vari pezzi puoi creare forme differenti: animali, case, oggetti... Metaforicamente, fai la stessa cosa potenziando le tue competenze e aggiungendone di nuove, per ridefinire la tua identità professionale.

Scommettiamo che ciascuno di questi volumi ti aiuterà a ridefinire la strategia per affrontare con il piede giusto la tua vita da freelance? 

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Il primo triangolo grande: nelle comunicazioni sii leggera, esatta, coerente

La lettura consigliata: Lezioni americane, di Italo Calvino (Mondadori)

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Da freelance, impara a non fissarti su un'idea, mai! Piuttosto, comportati come l'acqua: il corso degli eventi e degli incontri porta ogni volta qualcosa di inaspettato, ecco perché è inutile (e controproducente) rimanere aggrappati alla nostra idea di futuro. Hai mai notato che proprio quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, si aprono nuove opportunità di crescita e rinascita? Non per niente, il bambù è il simbolo per eccellenza della flessibilità: si piega senza spezzarsi mai. Inoltre, prova man mano a introdurre i valori delle bellissime Lezioni Americane di Calvino anche sul lavoro: la leggerezza quando riempi la borsa per andare a una riunione, la brevità quando devi rispondere a una email, la molteplicità dei tuoi scambi con altre realtà, la coerenza quando devi prendere una decisione, e così via.

Il secondo triangolo grande: vivi il tuo lavoro come se fosse un gioco

La lettura consigliata: Homo Iudens, di Johan Huizinga (Einaudi)

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Il gioco è alla base di tutte le culture e di tutte le attività umane, e – così dovrebbe essere - anche per il lavoro. All'interno di questo libro interdisciplinare, viene offerto un ampio approfondimento completo sul gioco; ti aiuterà a prendere per il verso giusto la tua attività, giovando sia a te che, soprattutto, alle persone che ti sono vicine, contagiate dalla tua passione. Anche un antico passaggio zen dice: «Chi è maestro nell'arte di vivere distingue poco tra il suo lavoro e il tempo libero, tra la sua mente e il suo corpo, la sua educazione e la sua ricreazione, il suo amore e la sua religione. Con difficoltà sa cos'è cosa. Persegue semplicemente la sua visione dell'eccellenza in qualunque cosa egli faccia, lasciando agli altri decidere se stia lavorando o giocando. Lui, pensa sempre di fare entrambe le cose insieme.» 

Il quadrato: metti la sostanza dei contenuti al primo piano

La lettura consigliata: Visioni digitali, di Simone Arcagni (Einaudi)


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In questo periodo storico si fa un gran parlare di storytelling, in tutti i settori lavorativi. Ma di che cosa si tratta davvero? C'è chi si accontenta della definizione di "narrazione", traducendo direttamente dall'inglese, altri invece aggiungono che ci si riferisce al "valore aggiunto" che si attribuisce a un prodotto, un'azienda, un personaggio. Non perderti in un bicchiere d'acqua e concentrati innanzitutto sui contenuti: è l'unica cosa davvero capace di interessare le persone alle quali ti rivolgi. E a proposito di contenuti, ci sono tantissime forme che puoi dare a questi, prima tra tutti quella più visiva, ovvero con le immagini. Se vuoi una panoramica ben fatta su tutte le nuove tendenza che offrono gli sturmenti digitali, non puoi perdere il recentissimo volume di Arcagni, docente e studioso di cinema, media, nuovi media e nuove tecnologie.

Il parallelogramma: aggiungi un pizzico di follia in quello che fai

La lettura consigliata: Atlante dei paesi che non esistono, di Nick Middleton (Rizzoli)

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Da Seborga in Italia a Lubicon in Canada fino a Nagalim in India: sono 50 Paesi del mondo che hanno confini e bandiera, ma non un riconoscimento ufficiale. Ritagliati anche tu la tua "nazione", il tuo angolo nel mondo lavorativo. Approfondisci quanto più possibile una materia, e poi spazia in altri campi. Rand Fishkin, fondatore della web agency Moz specializzata in SEO, è stato il primo a parlare della necessità di una conoscenza T-Shaped, ovvero a forma di lettera T, dove all'interno di un team ciascuno ha una specializzazione, ma tutti quanti devono necessariamente conoscere le principali aree del mondo digitale per poter dialogare insieme e portare a termine una strategia. Se hai scelto di essere freelance, questa è la chiave giusta perché non solo amplierai le tue conoscenze, ma saprai cosa chiedere ai tuoi collaboratori.

Il primo triangolo piccolo: guarda i problemi da altri punti di vista

La lettura consigliata: Creatività e pensiero laterale, di Edward de Bono (BUR)

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Termine coniato dallo psicologo maltese Edward De Bono, quando si parla di pensiero laterale ci si riferisce a una caccia di elementi, idee, intuizioni, spunti fuori dal dominio della logica e della conoscenza lineare. Questo metodo di pensiero può applicarsi anche alla tua vita da freelance: non sai come iniziare a costruirti una rete di contatti? Prova ad affrontare la situazione non in modo frontale – ad esempio inviando richieste sui social media o email a una lista di potenziali interlocutori - ma con un espediente diverso. Una buona idea potrebbe essere quella di creare un tuo progetto sulle tematiche che ti stanno più a cuore, fai vedere con i fatti di cosa sei capace e pian piano costruisci il tuo network basato su relazioni di fiducia e stima reciproca. Non avere mai fretta e sperimenta quanto più possibile. 

Il secondo triangolo piccolo: apprezza i paradossi della quotidianità

La lettura consigliata: Enigmi e giochi matematici, di Lewis Carroll (Ritmi Theoria)

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Inizialmente doveva intitolarsi "Il libro dei rompicapi di Alice", ma rimane una formidabile raccolta di giochi, puzzle, trucchi, paradossi e capriole logiche. Carroll non fa mistero nelle pagine dei suoi romanzi più celebri della grande passione per enigmi e indovinelli. Lasciati stupire dalle stranezze che la vita di tutti i giorni ti mette davanti, anche nei momenti più noiosi, come una coda alle poste o un ritardo del treno. A volte ci sono paradossi che possono rivelarsi di grande stimolo per risolvere questioni lavorative apparentemente molto distanti dal contesto della quotidianità. Inoltre, all'interno di questo libro ci sono un paio di pagine molto interessanti sul Tangram e sulle possibilità creative che possono svilupparsi giocando ad accostare tra loro i sette pezzi. Sarà la vostra immaginazione a dare un volto alle sagome!

Il triangolo medio: ascoltare è un'arte che non può mancarti

La lettura consigliata: Un etnologo al bistrot, di Marc Augé (Raffaello Cortina Editore)

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Immagina di sederti in un bistrò nell'ora di punta, dove vite, emozioni e storie si intrecciano al sapore di un caffè consumato al bancone o di un'insalata estiva al tavolino. È quello che ha fatto Marc Augé, etnologo e scrittore; si è seduto e ha osservato le persone che andavano e venivano. Anzi, ancora meglio: le ha ascoltate. Concediti di non intervenire di pancia in tutte le questioni che ti riguardano e cerca di osservare le situazioni in modo distaccato, come se fossi a teatro. Ascolta chi ti circonda. Lo diceva anche Plutarco: «I più invece, a quanto ci è dato vedere, sbagliano, perché si esercitano nell'arte di dire prima di essersi impratichiti in quella di ascoltare, e pensano che per pronunciare un discorso ci sia bisogno di studio e di esercizio, ma che dall'ascolto, invece, possa trarre profitto anche chi vi s'accosta in modo improvvisato.»

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