Altro che perdita di tempo: se hai la passione per i viaggi trovare lavoro è più facile. Sì, proprio così, la passione per i viaggi può fare di te la candidata ideale, quella che tutti i selezionatori del personale vorrebbero assumere. Lo afferma una ricerca del portale di prenotazione di ostelli Hostelworld, secondo la quale l'avere viaggiato molto vantando un buon numero di esperienze e destinazioni esotiche può valere quanto un ricco curriculum di lavoro. Il 64% (ben due terzi) degli intervistati dal sondaggio la pensa così, ma la percentuale si alza ulteriormente tra coloro che fanno la differenza, ovvero i datori di lavoro (82%).

Quest'estate hai viaggiato per l'Europa in lungo e in largo? Sei andata in Messico? Hai attraversato il deserto australiano? Hai visitato il Taj Mahal in India? Hai ballato davanti al fuoco in un villaggio indio nella foresta amazzonica? Se vuoi che il tuo profilo professionale spicchi dalla massa, la prossima volta che ti presenti a un colloquio ricordati di mettere in rilievo le tue avventure di viaggiatrice. La propensione a visitare paesi lontani e a viverci per un po', infatti, oltre a essere una qualità molto ricercata, è anche rara.

Il rapporto 2017 del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea rivela che la maggior parte dei laureati italiani ha abitudini decisamente stanziali. Quasi la metà (47%) ha frequentato l'università nella stessa provincia dove ha conseguito la maturità. Solo il 27% ha studiato in una città lontana dalla propria e appena il 10,6% ha fatto esperienze all'estero. Dunque, non appare del tutto irragionevole pensare che, come sostiene la ricerca, a parità di percorso di studi e votazioni, poter dire di aver vissuto 3 mesi a Berlino o di aver girato la Nuova Zelanda in camper ti aiuti a distinguerti dalla massa, ponendoti su una corsia preferenziale per l'assunzione.

Ma cos'è che rende così interessanti i tuoi viaggi, agli occhi dei recruiters? Hostelworld l'ha chiesto innanzitutto ai viaggiatori millennials. Ebbene, il 62% dei ragazzi intervistati mette al primo posto l'aumento della consapevolezza delle proprie qualità, accresciuta dalla conoscenza di altre culture. Inoltre, il 51% ha spiegato che proprio grazie ai viaggi è riuscito a mettere a fuoco cosa voleva fare professionalmente, diventando più affidabile e motivato.

In più, girare il mondo sviluppa abilità preziose, come l'empatia e la facilità di comunicazione, la capacità di adattamento e il problem solving che consente di cavarsela in ogni situazione e di fronte a qualsiasi imprevisto, tutte skill estrmamente apprezzate e richieste dai datori di lavoro.

Se dunque eri in cerca di un valido motivo per partire di nuovo, puoi già prenotare il tuo biglietto aereo!

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