Quando Lena mi ha presentato per la prima volta l'idea di Lenny, ne sono rimasta entusiasta. Entusiasta di parlare con Lena, che considero un genio, ed entusiasta di iniziare a pensare di cosa lamentarmi (non che fosse questo il suo progetto, è solo quello che farò io). Di fronte ad argomenti legati al femminismo, finora sono sempre rimasta più che altro in silenzio. 

Non mi piace unirmi a dibattiti che suonano "di tendenza". Sono anche la str**za che non ha fatto nulla per l'ice bucket challenge, il cui scopo era salvare vite umane, perché cominciava a risultare più una moda che una causa. Avrei dovuto staccare un assegno, ma me ne sono dimenticata ca**o, ok? Non sono perfetta. Ma parlare può portare a dei cambiamenti, quindi voglio essere onesta, aperta e, incrociando le dita, non far arrabbiare nessuno. 

È dura per me parlare della mia esperienza di donna che lavora perché posso affermare con sicurezza che i miei problemi non sono esattamente paragonabili. Quando la Sony è stata attaccata dagli hacker e ho scoperto quanto venivo pagata meno rispetto ai fortunati possessori di pisello, non me la sono presa con la Sony. Me la sono presa con me stessa. Ho fallito come negoziatrice della mia paga perché mi sono arresa subito. Non ho avuto voglia di andare avanti a lottare per milioni di dollari di cui, francamente, dopo due franchise, non avevo bisogno (vi ho detto che sarebbe stato difficile confrontarsi, non odiatemi). 

Ma a essere onesta con me stessa, mentirei se non dicessi che a influenzare la mia decisione di chiudere l'accordo senza lottare davvero c'era anche il desiderio di piacere. Non volevo passare per quella "difficile" o "viziata". In quel momento mi è sembrata una buona idea, finché non ho visto le altre retribuzioni su internet e mi sono resa conto che ogni singolo uomo con cui lavoravo di sicuro non si era preoccupato di passare per "difficile" o "viziato". Forse è un problema legato alla giovane età. O un fatto mio personale. In realtà, sono sicura siano entrambe le cose. È un aspetto della mia personalità che ho cercato di contrastare per anni e, basandomi sulle statistiche, non credo di essere l'unica donna ad averlo. 

Siamo condizionate a livello sociale a comportarci così? Abbiamo diritto di voto da quanto, 90 anni (negli Usa, ndr)? Lo sto chiedendo seriamente, il mio telefono è sul tavolo e io sono sul divano, per cui usare la calcolatrice è fuori discussione. Possibile che persista ancora l'abitudine di provare a esprimere le nostre opinioni in modo tale da non "offendere" o "spaventare" gli uomini?

Jennifer Lawrence ha vinto l'Oscar nel 2013 come migliore attrice per il film Il lato positivo. In alto, in una scena di American Hustle. Questo editoriale è stato pubblicato originariamente da Lennyletter.com

DaLenny