Hai presente quei crop top che abbini con i pantaloni a vita alta e che da qualche stagione imperversano in ogni collezione primavera estate? Ecco, una ragazza inglese ha avuto una brutta (ma brutta) esperienza a causa di quello che una compagnia aerea, la Thomas Cook Airlines, ha considerato come abbigliamento inappropriato per il volo e che giocava su questo abbinamento (crop top+pantalone a vita alta). Ma cominciamo dall'inizio, perché la cosa ha fatto molto rumore (su Twitter in particolare) e, soprattutto, per la protagonista della storia è stata una situazione traumatizzante, anche a causa della pervicacia e dell'insistenza del personale di bordo dell'aereo.

Emily O'Connor, 21 anni, il 2 marzo si preparava per un volo da Birmingham a Canary Islands, Tenerife. Per l'occasione indossava un top crop nero di Zara e pantaloni a vita alta color senape. Da quello che ha raccontato la ragazza, appena si è imbarcata, i membri del personale di bordo l'hanno circondata e le hanno imposto di coprirsi (o cambiare abbigliamento) oppure lasciare il volo.

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All'Indipendent Emily ha dichiarato "Avevo fatto solo alcuni passi quando uno dei membri dell'equipaggio mi ha detto: 'Mi scusi signora, ma non è vestita in modo appropriato e non rispetta il ​​nostro codice'". Le hanno anche mostrato una copia della rivista di bordo con una nota a pagina 113: "I clienti che indossano abiti inappropriati (compresi oggetti con slogan o immagini offensive) non potranno viaggiare, a meno che non sia possibile un cambio di vestiti". Un altro membro, poi, avrebbe rincarato la dose "Se non si cambia, la costringeremo a lasciare il volo".

La ragazza ha anche tentato di avere la solidarietà degli altri passeggeri, chiedendo se qualcuno si sentisse offeso dal suo abbigliamento crop top+pantaloni a vita alta. Nessuno però ha risposto, e anzi, ci sarebbe stato anche l'annuncio di servizio che dichiarava "Se qualcuno verrà ritenuto inappropriato su questo volo, verrà mandato via".

La cosa ha ulteriormente sconvolto Emily O'Connor che a causa di quell'ulteriore messaggio si è definita "tremante e sconvolta"" anche perché si è nuovamente, e davanti a tutto l'areo, sentita prendere di mira, senza che nessuno si pronunciasse in sua difesa e lasciandola completamente inerme. Anzi, sempre da quello che ha raccontato, un passeggero si sarebbe rivolto a lei dicendo "Sta zitta, donna patetica, mettiti una ... giacca".

Infine Emily O'Connor è stata aiutata dal cugino che le ha dato una giacca da indossare. Il personale di bordo non l'ha lasciata fino a quando lei non "l'ha indossata fisicamente" davanti ai loro occhi. Volevano accertarsi che tutto andasse come da loro indicazioni.

Emily O'Connor, però, una volta sbarcata, ha raccontato l'esperienza su Twitter raccogliendo molti messaggi di solidarietà da parte delle persone. Il suo tweet 40 mila mi piace e 18 mila retweet. La ragazza ha rilasciato anche diverse interviste in cui ha spiegato l'accaduto. In un'intervista con il The Sun, Emily O'Connor ha definito l'incidente come "l'esperienza più sessista, misogina e imbarazzante della mia vita".

Su Twitter a una ragazza che chiedeva alla compagnia aerea "@ThomasCookUK @ThomasCookCare in base alla tua politica che cosa sarebbe considerato "inappropriato"? Sono sicura che un uomo in canottiera andrebbe bene ma una giovane donna con un crop top non lo è. È il 2019, è ridicolo", Emily ha risposto "Solo per aggiungere una nota a questo: un uomo due file dietro di me indossava un giubbotto e pantaloncini, ma chiaramente non gli è stato detto nulla".

A quel punto è arrivata la risposta in una nota della compagnia aerea, la Thomas Cook Airlines: "Siamo spiacenti di aver offeso la signora O'Connor. È chiaro che avremmo potuto gestire meglio la situazione. In comune con la maggior parte delle compagnie aeree, abbiamo una politica dell'abbigliamento considerata appropriata, che si applica ugualmente a uomini e donne di tutte le età senza discriminazioni. I nostri equipaggi hanno il difficile compito di attuare questa politica e non sempre fanno le cose bene".