La prima volta che ho sentito parlare di Girl Dinner è stato su Instagram. Un'amica aveva postato su una sua storia Instagram una foto di un barattolo di cetriolini sott'aceto gloriosamente tenuti in alto con una mano, e sopra la caption «Girl Dinner». Subito mi è scappato un sorriso complice, un po' come quelle risatine che strappano quei meme tristi ma veri, che sembrano parlare proprio di te, ma in cui si sono immedesimate anche altre centinaia di migliaia di persone. Da lì, sono iniziate le mie ricerche social su quello che si è rivelato essere un trend da 2.2 miliardi di visualizzazioni su TikTok.

Tendenze TikTok 2023, cos'è il Girl Dinner

Scorrendo tra i video sotto l'hashtag #GirlDinner si è confermata l'ipotesi che all'inizio avevo solo vagamente intuito: il Girl Dinner è una sorta di rivendicazione femminile del diritto a concedersi cene-non-cene in solitudine a base di cibi da aperitivo, già pronti per essere mangiati. Una cena pigra, che reinterpreta il concetto di picky bit o tapas, rendendolo ultra minimale e istintivo.

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Già pronti, da scaldare, da assemblare o solo cuocere in acqua bollente, i pasti più quotati sono a base di patatine surgelate, cracker con formaggio, pasta in bianco o noodle in scatola, avanzi presi dal frigorifero, magari accompagnati da un bel calice di vino e vibe decisamente rilassate. Ad accompagnare il trend e renderlo inconfondibile una canzoncina che intona «This is my meal I call this Girl Dinner, Girl Dinner», ossia «questo è il mio pasto lo chiamo Cena da Ragazza, Cena da Ragazza».

La prima ad averne parlato, senza probabilmente nemmeno immaginare ciò che sarebbe successo da lì a poco, è stata Olivia Maher, che in un TikTok pubblicato a maggio 2023 dice: «Ora non riesco a trovare il TikTok, ma una ragazza è venuta qui a dire come nel Medioevo i contadini non avessero altro da mangiare che pane e formaggio, dicendo che quello era il suo pasto ideale. Questa è la mia cena. La chiamo Girl Dinner o Medieval Peasant». Nel raccontarlo, mostra un tagliere ricco di formaggi, accompagnato da del pane e un bicchiere di vino.

Da questo momento in poi, il format si è presto trasformato in tendenza, raggiungendo l'apice della popolarità su TikTok nei mesi estivi. Qui sono innumerevoli i contenuti in cui ragazze da ogni dove si dilettano a mostrare la loro cena, unendosi in coro in quello che inizialmente si è configurato come un atto di emancipazione femminile. Storicamente e culturalmente, le donne sono state relegate all'immagine della moglie o della figlia che deve prendersi cura della casa e di chi la abita, e quindi premurarsi, tra le altre cose, di preparare da mangiare piatti sfiziosi, elaborati, con cui compiacere il padrone di casa. Con il Girl Dinner il messaggio è piuttosto chiaro: la libertà di scegliere cosa fare, anche di non cucinare, non è un lusso da concedersi ma un diritto di cui avvalersi. Eppure, nonostante i nobili intenti, il trend presenta molteplici criticità, sia da un punto di vista prettamente semantico che, nell'esplodere così sui social media, psicologico.

Tutto sul Girl Dinner ora in tendenza su TikTok

Continuando la mia ricerca sul trend, non sono mancate le occasioni di imbattermi in analisi più approfondite su quelle che possono essere considerate le problematiche del Girl Dinner. Innanzitutto, come spiega articolatamente in un saggio dedicato l'antropologa Sarah Duignan, il termine «girl» ha un grande potere dal punto di vista semantico all'interno dello storytelling e del marketing in generale. Basti pensare a tutte le serie televisive al femminile che includono questa parola nel loro titolo: Gossip Girl, Gilmore Girls (Una Mamma per Amica), New Girl, Cable Girls (Le Ragazze del Centralino), e molte altre ancora. Dire «ragazza», infatti, porta la mente a un'esperienza che la Dott.ssa Duignan definisce «iper di genere», esclusivamente femminile e relativa a uno specifico periodo di vita. Dire ragazza è fare riferimento a uno spazio in cui si è considerate al di fuori della relazione (sia essa con un marito o un figlio), e che quindi non implica ancora il doversi conformare alle aspettative legate al ruolo di moglie o madre.

Complice una realtà cui si fanno meno figli e più tardi, il costo della vita è alle stelle e l'amore è più libero di esprimersi, lo spazio temporale in cui oggi potersi definire ancora ragazze si è dilatato notevolmente. Finché non maritata o madre, una può continuare a essere associata a tale concetto, che in un certo senso la de-responsabilizza dai "doveri" si una donna. Solo nel momento in cui questi presupposti vengono meno, e quindi una ragazza si sposa o fa un figlio, ecco che il termine «girl» viene sostituito da «woman»: è in questo momento che la donna diventa responsabile e quindi vittima delle aspettative che la società patriarcale proietta su di essa in quanto «donna di casa».

Rispetto al tema del matrimonio e all'oppressione della donna all'interno di una relazione etero si esprime anche l'educatrice Laura Dugan, in arte The Darn Chart. In un TikTok che ha raccolto quasi mezzo milione di like, Laura mostra dati e statistiche relative a come la vita matrimoniale modifichi le abitudini in funzione del genere: mentre per gli uomini, sul totale della settimana, il tempo di lavoro domestico diminuisce di un'ora rispetto a un uomo single, per le donne questo aumenta di 7 ore, tra lavare, stirare, cucinare, pulire, e così via. Ciò che emerge da questa netta disparità è che, mentre nel sesso maschile essere single o sposato comporta più o meno lo stesso impegno, in quello femminile si traduce in una differenza netta. Il motivo, spiega la Dugan, è racchiuso proprio nel concetto di Girl Dinner, che rimette a quello spazio socialmente approvato che solo una ragazza si può creare perché ancora fuori da una relazione. Eppure, come conclude, qualsiasi donna, sia essa single, sposata o madre, ha il diritto di definirsi e concedersi una Girl Dinner senza che questo la sminuisca in alcun modo.

Perché la tendenza Girl Dinner è problematica

In questo delicato confine tra emancipazione e oppressione, il rischio è che il trend del Girl Dinner possa scatenare dal punto di vista alimentare e psicologico è la promozione di un modello malsano che, interessando soprattutto una platea di utenti molto giovani, è problematico. Presto infatti il trend, oltre a includere sempre più "cibo spazzatura", ha dato vita a contenuti in cui il pasto si trasforma in ciotole piene di ghiaccio, sigarette elettroniche o lacrime.

Il contesto in cui viviamo oggi, complice la pandemia, ha visto raddoppiare in soli tre anni il numero di disturbi alimentari in Italia (pari a circa 1,5 milioni di casi nel 2022), mentre su scala globale le stime salgono a 55 milioni. A essere colpiti sono soprattutto i ragazzi tra i 12 e i 17 anni, pubblico che su TikTok rappresenta più della metà dell'utenza. Allo stesso tempo, anche le percentuali relative al benessere mentale dipingono uno scenario affatto propizio alla diffusione di trend che, anche indirettamente, possono minare alla salute generale di un pubblico fragile ed esposto.

In conclusione, sebbene sia giusto concedersi una cena pigra, il rischio che un trend simile possa prendere il sopravvento sulle abitudini di chi vede questi video, e li interiorizza, è alto e va manovrato con cura.


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Alice Nardiotti

Non credo negli astri, eppure sono dannatamente Gemelli. Se chiedete alle amiche, mi definiscono saggia, io preferisco coi piedi per terra. Amo esplorare e viaggiare con le parole, le emozioni e i sensi, per questo scrivo anche di beauty.

Il mio passatempo preferito? Fermarmi a osservare quello che mi circonda e captarne l'essenza.