Associati al senso di fame, i picchi glicemici avvengono generalmente a distanza di un'ora dal pasto e rappresentano la normale oscillazione dei livelli di glucosio nel sangue, determinati appunto dall'assunzione di cibo. Seguendo un andamento curvilineo, in cui i valori minimi si registrano la mattina a digiuno prima di fare colazione, la glicemia si alza notevolmente quando si consumano pasti a base di zuccheri semplici, contenuti ad esempio nei carboidrati. Oscillazioni normali e fisiologiche che, proprio in quanto tali, hanno bisogno di essere bilanciate attraverso l'alimentazione senza misure drastiche, ma piuttosto attraverso piccoli accorgimenti e consigli che possano garantire una minor produzione di glucosio a fine pasto, e prolungare dunque la sazietà tra un pasto e l'altro.

Glicemia: come controllarla durante i pasti

Il primo accorgimento per ridurre i livelli di glicemia, esclusi i casi in cui si soffre di patologie come diabete e insulino-resistenza, dove è necessaria una cura ad hoc, è consumare un pasto che combini più gruppi alimentari. Associando i carboidrati a proteine e fibre, infatti, l'aumento di glucosio nel sangue rallenta in modo naturale. Ma non solo. Come ha raccontato su Feed Fast Knowledge Jessie Inchauspé, autrice di La rivoluzione del glucosio, consumando i diversi alimenti secondo un ben preciso ordine è possibile ridurre i picchi glicemici del 75%. Il tutto senza bisogno di diminuire le quantità di cibo che si mangiano e senza privarsi di alcun alimento.

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Nell'intervista, la biochimica francese consiglia di iniziare il pasto con le verdure, proseguire con proteine e grassi, e concludere con amidi e zuccheri. Ad esempio, se si ha in programma di mangiare pesce, verdura e pasta, l'ordine corretto sarebbe innanzitutto verdura, poi pesce e infine pasta. Il motivo per cui l'esperta si sofferma sull'importanza di lasciare gli amidi e gli zuccheri per ultimi consiste nel fatto che, quando ci si siede a tavola e si è a stomaco vuoto, ingerire come primo macronutriente i carboidrati comporterebbe l'immediata formazione di molecole di glucosio, che subito finiscono nell'intestino e nel sangue. Le verdure, ricche di fibre, permettono invece di creare una sorta di barriera nella parte superiore dell'intestino, impedendo alle molecole di glucosio di finire così rapidamente nel sangue.

In questo modo, conclude Inchauspé, è possibile controllare il glucosio e godersi i pasti in un modo più sano, dove il conteggio delle calorie viene messo da parte a favore di una maggiore consapevolezza di ciò che succede al proprio corpo quando si mangia in un determinato modo.

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Alice Nardiotti

Non credo negli astri, eppure sono dannatamente Gemelli. Se chiedete alle amiche, mi definiscono saggia, io preferisco coi piedi per terra. Amo esplorare e viaggiare con le parole, le emozioni e i sensi, per questo scrivo anche di beauty.

Il mio passatempo preferito? Fermarmi a osservare quello che mi circonda e captarne l'essenza.