La storia tra me e Antonio non segue il manuale della coppia felice. Litighiamo spesso, difendiamo costantemente i nostri spazi, ci piace essere indipendenti e non è vero che ci diciamo sempre tutto. Con lui ho infranto la prima regola che t'insegnano per far innamorare un uomo: ci sono andata a letto la prima sera che l'ho conosciuto.

Su come ci siamo incontrati abbiamo ricordi discordanti. Io sostengo che sia stato lui ad abbordarmi nel locale, lui dice che sono stata io a importunarlo mentre era seduto al bancone del bar. Ma nonostante la divergenza dei dettagli, siamo d'accordo sul fatto che quella sera, entrambi non abbiamo saputo resistere alla passione che ci ha travolti.

Ci siamo conosciuti a Urbino durante l'università. Io ero una studentessa di Sociologia con il pallino della reporter, lui uno studente dell'Accademia di Belle Arti. Avevo 21 anni e lui poco di più.

Ho sempre pensato che il nostro amore sia esattamente come quelle canzoni rock in cui il cantante stordisce le tue orecchie urlando: «Oh baby! Ti amo tanto ma non possiamo stare insieme». E tu mentre l'ascolti ti chiedi «perché?». Però su quelle stesse note ti diverti e sei pronta a ballare ancora...

Con Antonio non so mai come sarà il giorno dopo. Stimolante, ma complicato quando devi organizzare la giornata per incastrare gli impegni. È un sognatore che non riesci a tenere con i piedi per terra più di cinque minuti, ma è solo con lui che posso vivere la pazzia del momento. Come quando, per concludere una serata, abbiamo preso su due piedi il primo treno notturno che ci portava a Venezia, per ritrovarci con uno spritz e un tramezzino in mano, e lo sguardo assonnato sul Canal Grande. È un creativo che ti riempie la casa di tele e colori, ma che sa anche trovare la soluzione geniale al rubinetto che perde.

Quando abbiamo iniziato la nostra storia nessuno dei due pensava potesse durare. Era passione, era divertimento e poi al primo ostacolo della vita è diventato sostegno. A ogni tappa importante ci siamo trovati uniti l'uno accanto all'altra, naturalmente senza mai smettere di litigare! Per tanto tempo ho creduto che fossimo come il giorno e la notte, opposti ma incapaci di vivere l'uno senza l'altro. Poi ho capito che siamo come il rhum e la coca cola, due bevande diverse che stanno bene insieme.

Per festeggiare l'anniversario dei dieci anni abbiamo deciso di organizzare una mega festa con gli amici e ci siamo sposati! Quando penso che la nostra relazione a giugno ne compie 15, sento questo numero importante, ma il tempo accanto a lui è volato così velocemente che, lo dico senza timore di sembrare troppo romantica per una coppia "dura" come la nostra: sono pronta a viverne altri 15!

Ah, la nostra canzone è Angie dei Rolling Stones.