Una volta preso il largo, nel tempo, il legame con Genova si è fatto più stretto e intenso. Ci torno ogni volta che posso e quando i miei occhi incontrano l'infinito orizzonte azzurro-blu del mare ritrovo la pace, la tranquillità. E ricarico le pile. 

1. QUARTO DEI MILLE

Lo scoglio da cui Garibaldi e i suoi mille uomini, la notte del 5 maggio del 1860, partirono alla volta della Sicilia nell'impresa titanica di unificare l'Italia. Si tratta di uno scoglio importante, inserito in un'insenatura dalle correnti miti. Ci sono grandi scalinate su cui rilassarsi, prendere il sole, leggere e gustare un aperitivo al piccolo bar incastonato nella roccia e, ovviamente, fare il bagno.  

Quando arrivo allo scoglio di Quarto dei Mille migliora subito l'umore, splenda il sole o tiri aria di burrasca: perdo il senso del tempo e i pensieri e l'energia si mettono in moto

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Il tramonto visto dallo scoglio di Quarto ti mette in pace con il mondo.

2. LA FOCACCIA

La focaccia non e' propriamente un luogo di Genova, ma certamente e' un prodotto da amare. Per gli intenditori della "fügassa" genovese ci sono quattro caratteristiche fondamentali: struttura soffice e sottile, crosticina esterna e untuosità visibile ma bilanciata. La quinta regola aurea recita, per goderne appieno, di gustarla calda, appena sfornata: godimento puro. 

Noi genovesi deteniamo il primato di sperimentatori del gusto: con segreto compiacimento la trangugiamo a colazione intinta nel caffè o nel cappuccino. Per placare le astinenze, mappe compilate da meticolosi consumatori della gustosa focaccia, segnalano forni sparsi in zona via San Vincenzo in centro e dietro alle mura di Porta Soprana alle spalle della casa di Cristoforo Colombo, vicino alla Facoltà di Architettura.

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3. LA BAIA DI BOCCADASSE

Le ore piccole, le chiacchiere segrete con le amiche le ho fatte sui ciottoli della spiaggia di Boccadasse, una spiaggia mignon circondata da vecchie case di pescatori alla fine del lungo mare di Corso Italia, il lungo e sinuoso marciapiede lastricato da mattonelle rosse e gialle, perfetto per  correre, pattinare, passeggiare sul mare. Lo paragono al fratello minore del ben più conosciuto Calzadao, il marciapiede a onde bianche nere di Copacabana a Rio de Janeiro. Esagero? 

Intorno alla spiaggia di Boccadasse non manca nulla: c'e il barettino, la gelateria, la galleria e il ristorante romantico a picco sul mare, in formato extra small.

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4. I VICOLI

Ai vicoli o caruggi De André ha dedicato una canzone, Creuza de mâ, dove per creuza s'intende la tipica stradina stretta e angusta della città vecchia. Un labirinto affascinante, traboccante di vita e di mistero. Si dice sia il centro storico più esteso d'Europa nonostante le molte aree in degrado e abbandonate. Consiglio dunque di perlustrarlo muniti di una mappa o di un amico local che vi faccia da guida, altrimenti rischiereste con il perdere l'orientamento (potrebbe comunque essere un'idea).
I nomi dei vicoli sono un vero film: vico Chiuso della Rana, vico delle Pietre Preziose, Salita Pollaioli e Macelli di Soziglia, per citarne alcuni. 

Curiosità e shopping sfizioso si fa partendo da via Luccoli, via San Luca, via Canneto il Lungo e via Canneto il Corto, Macelli di Soziglia e piazza Campetto.
In questo dedalo di strade trovi un mix di vecchie botteghe, drogherie, boutique e piccoli tesori nascosti. La sera si va in Piazzetta delle Erbe, a ridosso di Palazzo Ducale, il fulcro della movida  genovese con tantissimi bar e locali.

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5. IL MERCATO ORIENTALE

A metà della via principale del centro, via XX Settembre, si trova uno dei mercati storici della città, il Mercato Orientale, situato all'interno di un ex convento del 1600 costruito adiacente all'antica porta orientale della città. Inaugurato nel 1899 con una mostra floreale, oggi è il cuore della ricchezza gastronomica genovese: pesce, carne, formaggi, frutte e verdure unite a rarità, spezie esotiche e tanto folklore da gran bazaar. Merita di essere visto anche solo per perdersi nei colori e nei profumi provenienti dai banchi.

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6. LA FUNICOLARE

Genova è chiamata la città obliqua, per il terreno collinare, disomogeneo e poco pianeggiante. Sfida stimolante per gli urbanisti quanto prova faticosa e snervante per i suoi abitanti. La funicolare San Nicola parte da Largo Zecca, dietro alla via nobile Garibaldi e collega quasi 300 metri di dislivello. Il tragitto dura 12 minuti e ogni tanto la prendo per tornare indietro nel tempo e respirare quell'aria retrò simile a Lisbona, città dove ho ritrovato un'evidente fratellanza..

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7. LA VISTA PANORAMICA CASTELLETTO

La Spianata Castelletto o Belvedere Montaldo (quasi nessuno lo chiama così) si trova nel quartiere Castelletto, una collina rialzata rispetto al centro della città e da cui è possibile godere di una vista a 180° sul porto e su tutta Genova. Si prende un ascensore pubblico la cui stazione d'arrivo è ospitata in un chiosco vetrato in pieno stile liberty. Cosa si vede una volta raggiunta la spianata? Tetti bianchi addossati uno sull'altro (in ardesia stinta sotto i raggi del sole), il porto antico, i giardini pensili anni '50 e i palazzi nobiliari di via Garibaldi, come Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, musei e pinacoteche meritevoli di una visita.

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8. LAPASSEGGIATA ANITA GARIBALDI

Due km da percorrere a piedi a stretto contatto con la salsedine, gli scogli e i pini marittimi. Una splendida passeggiata, chiamata dai local Passeggiata di Nervi, che inizia dal porticciolo di Nervi (nella riviera di levante, ad est della città) dal clima così mite da sembrare un paese a parte, e che termina a Capolungo, antico scalo marittimo. 

Il sentiero, un tempo necessario ai pescatori e ai contadini per accedere ai luoghi di pesca e ai terreni coltivati confinanti con il mare, è stato convertito a passeggiata di piacere. Lungo il percorso si incontrano ristoranti e bar ma attenzione a non perdere l'ingresso per il parco di Nervi, un bel complesso botanico con annesso roseto e 4 ville ottocentesche adibite a musei. Se la primavera tarda ad arrivare basta farsi un giro a Nervi per continuare a sperare!

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9. DISTRETTO DEI TEATRI

Appena sotto al quartiere di Castelletto si trova la zona dei teatri, tappa fissa per le tournée degli spettacoli nazionali. Qui passeggio volentieri per respirare l'atmosfera del momento e osservare la gente. Il percorso è piuttosto vario: inizio da piazza Corvetto, scendo (letteralmente, visto il dislivello tra le due piazze) per via Roma, via dello shopping elegante e punto in fondo verso il Teatro Carlo Felice affacciato sulla piazza principale del centro, piazza De Ferrari. A volte devio in Galleria Mazzini alla ricerca di chicche del lusso di una volta nei bei negozi conservati nel tempo e curioso tra i banchi selezionati di antiquariato.

All'inzio di via Roma sulla destra s'innesta Salita Santa Caterina consiglio di percorrerla in discesa verso piazza Fontane Marose: qui tornano alla mente i ricordi ancora vividi dei tempi dell'università quando, per l'esame di Rilievo Architettonico, imbacuccata a dovere per difendermi dal vento gelido invernale, misuravo meticolosamente facciate intere finemente decorate dei palazzi nobili. Una piccola strada sinuosa, ma relativamente ampia rispetto ai budelli dei vicoli, da percorrere in un attimo con il naso all'insù.

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10. IL PORTO ANTICO

L'attrazione genovese più conosciuta: Acquario, Cinema multisala, il Bigo di Renzo Piano e locali a volontà. Forse un po' troppo turistico per i miei gusti ma strategico per potersi addentrare in quello che una volta era l'angiporto, l'area di scarico merci, attracchi di pescherecci e navi, condita da un miscuglio di umanità davvero cosmopolita. 

Basta lasciarsi il mare alle spalle e attraversare la strada. Qui cominciano i portici di Sottoripa, portici veraci e delabrè, anche un po' oscuri, dove respirare aria di mare e di avventure. Negozi di nautica, salumerie aromatiche e botteghe ancora frequentate da facce intense di vita vissuta. E come ancora cantava De Andrè ne La Città Vecchia: "Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli / In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori…"

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La Lanterna, il faro simbolo della città, alla cui sinistra si trova la centrale elettrica termica a carbone più vecchia d\'Italia