Diciamoci la verità: a Napoleone nel maggio del 1814 non è andata poi così male. Sono passati ormai duecento anni da quando sbarcò sull'Isola d'Elba da esiliato, ma è facile capire perché scelse proprio la montagna emersa dalle acque più affascinante dell'arcipelago toscano. La posizione invidiabile nel Mar Mediterraneo, la variegata conformazione del territorio e il clima benevolo in ogni stagione dell'anno sono solo alcune delle caratteristiche che hanno fatto capitolare Napoleone. Infilati un paio di scarpe comode e lasciati stupire da tutto quello che potrai toccare, annusare, ascoltare, osservare e gustare con noi. Anche per te si rivelerà un viaggio indimenticabile! Ecco perché:

Divertiti con i sassi della spiaggia degli Argonauti

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La nostra esplorazione prende inizio dalla notte dei tempi. Una manciata di decenni avanti Cristo, infatti, Diodoro Siculo narrava la storia degli Argonauti che, navigando per il Tirreno con tanto di celebre vello d'oro, giunsero sull'isola Aethalia, la nostra Elba. Leggenda vuole che i cinquanta eroi mitologici, sotto la guida di Giasone, approdarono sulle spiagge del litorale nord, non lontano da Portoferraio. Qui puoi toccare i ciottoli bianchi levigati dal mare e macchiati di scuro che hanno dato loro il benvenuto: sembra che sia stato proprio il sudore degli argonauti a lasciare questa particolarità su ciascun sasso (ok, c'è della poesia in questa immagine). Siediti a ridosso del bagnasciuga, davanti al mare del color del cristallo, e prova a immaginare all'orizzonte la mitica nave Argo.

Impara i nomi di tutte le erbe dell'Orto dei Semplici

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Per stimolare l'olfatto, da Portoferraio spostati verso l'Eremo di Santa Caterina a Rio nell'Elba. Dopo aver attraversato boschi di mimose in fiore, arriverai all'Orto dei Semplici Elbano, intimo e raccolto giardino botanico curato da un famoso ex ciclista su strada italiano, Roberto Ballini. Agrumi, melograno, lavanda, cisto, rosmarino, ginestra, corbezzolo: una visita qui ti riconcilierà con il mondo e ti insegnerà tanti nomi. Respira a fondo immersa nella collezione di piante medicinali utilizzate nella tradizione elbana. Tra queste c'è la ruta, una pianta magica, storicamente ritenuta capace di allontanare peste e paure. Una piccola curiosità? Nel Medioevo veniva piantata in giardino per difendere la casa e veniva messa in tasca quando si dovevano affrontare situazioni difficili. Se riesci a prenderne un rametto anche tu potrebbe portarti fortuna! 😜

Scopri il silenzio dei lavatoi di Rio nell'Elba

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Rimani ancora un po' a Rio nell'Elba, nella parte nord orientale dell'isola, questa volta vicino alla Fonte dei Canali. In un piccolo edificio con soffitto a capriate e finestroni, si trova uno specchio d'acqua incantato. Una volta era il luogo prediletto per socializzazione delle donne, che spesso si ritrovavano qui insieme a fare il bucato. Chissà quanti pettegolezzi, desideri e speranze hanno ascoltato queste mura! Gli stessi minatori, al ritorno dal lavoro nelle miniere e cave limitrofe, si fermavano qui per lavarsi prima di rientrare a casa dalle mogli. Sono tanti i luoghi elbani dove è possibile tendere l'orecchio al silenzio, così raro ai giorni nostri, e il lavatoio è uno di questi. Di tanto in tanto, il verso di un uccello, le fronde degli alberi, l'acqua che gocciola.

Vai a caccia di farfalle sul litorale

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All'Elba il mare incontra la grande montagna: per un attimo ti trovi in mezzo alle dense foreste e l'attimo dopo a percorrere un sentiero a picco sul mare. Apri bene gli occhi e non dare nulla per scontato: la meraviglia è proprio là dove meno te l'aspetti. All'improvviso potresti ritrovarti davanti a una pianta in fiore, fare un passo in avanti per vederla meglio e – tadan! – scoprire che si trattava di farfalle. Se vuoi inseguire le miriadi di piccoli ali colorate, prenditi qualche ora per attraversare il Santuario delle Farfalle, sui crinali tra il Monte Perone e il Monte Capanne. Tra pinete, radure, e macchie gialle di ginestre ed elicriso volano in particolare tre specie: la Zerinzia, la Pieride di Mann e la Pironia. Prova ad aguzzare la vista per vederle!

Fatti conquistare dal calore che avvolge ogni prodotto tipico (e fai un bel brindisi!)

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Il miele, l'olio e il vino sono i prodotti d'eccellenza dell'Elba, complici il sole e il sale mediterraneo. Ma anche le erbe di campo, gli ortaggi e la frutta non sono da meno, e la dimostrazione sono le gustose combinazioni per creare piatti sempre ricchi, di sapori e colori. Te lo diciamo subito, lascia spazio per il dessert, la schiaccia briaca, un dolce poco lievitato con noci, pinoli, uvetta e vino aleatico. Già, perché la coltura della vite sull'Elba ha origini antichissime: i muretti a secco che delimitano i vigneti risalgono a oltre 3000 anni fa. Plinio il Vecchio definì l'Elba "insula vini ferax", "l'isola che produce tantissimo vino". E seduta davanti a un bel bicchiere di ansonica, un altro vino tipico dell'isola, non potrai che dargli ragione.

L'autrice di questo pezzo è Alice Avallone, digital strategist, @nastenka su Twitter. Ha fondato la rivista digitale di viaggi Nuok, è autrice di New York low cost: Guida anticrisi alla città più cool del mondo per Bur Rizzoli e del manuale Strategia Digitale per Apogeo Editore.

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