Pochi personaggi letterari (e cinematografici) ci rimangono nel cuore così in profondità, che finiscono per sembrarci delle persone realmente esistite.

Ecco, Rossella O'Hara è sicuramente una di quelli.

Katie Scarlett O'Hara (Rossella O'Hara nella versione italiana) è un personaggio immaginario, la protagonista femminile dell'unico romanzo di Margaret Mitchell Via col vento (Gone with the Wind, 1936, vincitore del Pulitzer l'anno dopo) e di varie pellicole cinematografiche e per la tv, primo fra tutti, naturalmente, l'omonimo film che Victor Fleming girò nel 1939, ancora oggi famosissimo e vincitore di ben 10 Oscar.

Il nome Rossella è l'italianizzazione dell'originale Scarlett (di cui richiama efficacemente il senso, "rosso scarlatto"); a sua volta, il nome Scarlett venne scelto dalla Mitchell solo poco prima di dare il volume alle stampe, visto che fino ad allora si riferiva al personaggio chiamandolo "Pansy". Anche nelle varie versioni successive in Italia il nome è rimasto sempre Rossella, grazie anche al grande successo del film di Fleming e all'identificazione con la protagonista.

L'attrice-icona. Tra le varie trasposizioni sul piccolo e sul grande schermo, l'immagine di Rossella O'Hara è ancora indissolubilmente legata a quella di Vivien Leigh, attrice britannica che per prima diede volto alla forte donna del Sud e che venne scelta tra oltre 1400 colleghe proprio a ridosso dell'inizio delle riprese. Per l'interpretazione la Leigh ottenne il primo dei suoi due premi Oscar.

Rossella O'Hara è un personaggio insolito, soprattutto per la narrativa romantica. La troviamo già sedicenne, la sua vita è agiata e grazie al patrimonio di famiglia può permettersi una vita spensierata. È egocentrica, arrivista, viziata, superficiale, ma anche acuta e intelligente. Si preoccupa di apparire come impone la società, di esserne all'altezza, nascondendo così il suo vero io. Mostra molto affetto per il vicino di casa, Ashley, a cui dichiara ripetutamente il suo amore e il desiderio di sposarlo, anche quando lui sarà destinato a un'altra, nella tradizione della famiglia Wilkes, che vuole matrimoni fra cugini. Ashley è uno dei personaggi che meglio conosce la natura di Rossella, secondo solo a Rhett Butler, che con la sua presenza le permette di essere se stessa e le dà ripetute occasioni per trasgredire la regole. La vita di Rossella è fatta di pettegolezzi e ripicche: come sposare senza amore un altro, quando Ashley rifiuta la sua proposta di matrimonio per unirsi invece a Melania, l'unica donna per lui, confessione che farà a Rossella solo in punto di morte.

Rossella è anche una personalità forte, come dimostra quando arriva la guerra, che la costringe a rimboccarsi le maniche, lavorare e prendere lei le redini della magione.

Le difficoltà che seguono il conflitto la renderanno dura e materialista, portandola a matrimoni di convenienza, inganni e gesti plateali che mai avrebbe compiuto da ragazza.

In terze nozze si decide a sposare Rhett, ammettendo che lo fa anche per il suo denaro. Rhett sa bene quali sentimenti legano Rossella ad Ashley, ma l'amore che li lega alla loro figlia Diletta, permette loro di riallacciare il rapporto, costringendo Rossella a non dare più adito ai pettegolezzi sul suo conto per non lasciare questo fardello sulle spalle della figlia. Dopo la morte di quest'ultima, e la morte di Melania, Rhett non trova più una ragione di continuare la loro vita matrimoniale, soprattutto sapendo che Rossella può finalmente buttarsi fra le braccia di Ashley, che adesso è libero. Così la lascia con la famosa frase, in risposta alla domanda «Che ne sarà di me?»: «Francamente me ne infischio».

Ma Rossella vedendo Ashley addolorato per la morte della moglie, e capendo che per lei non c'era mai stato spazio, intuisce di aver amato un'illusione, gettando via l'occasione di essere felice con un uomo che l'amava per quel che era davvero.

Chi ha scritto Via col vento. Nel 1926 Margaret Mitchell (Atlanta, Georgia, 8 novembre 1900 – 16 agosto 1949) lascia il lavoro per cominciare a scrivere un romanzo ambientato durante la Guerra di Secessione (1860-65), la cui stesura la terrà impegnata per quasi 10 anni. Il libro viene pubblicato nel giugno del 1936 col titolo Gone with the wind, prendendo a prestito il verso di una poesia di Ernest Dowson, e diventa subito un bestseller: in un solo mese ne vengono vendute ben 180mila copie.

Nel 1937 il romanzo le vale il Premio Pulitzer e l'anno dopo è candidata al Nobel per la letteratura. Quasi subito partono anche le trattative col produttore David O. Selznick, che dal libro vuol ricavare un film. Margaret fa molta resistenza e non vorrebbe partecipare né alla stesura della sceneggiatura, né alla scelta del cast. Nel 1939 dal romanzo è infine tratta la pellicola omonima, per la regia di Victor Fleming. Il film ricevette 15 nomination all'Oscar, aggiudicandosene 10.