Con una veste grafica così particolare (l'illustrazione di Lorenzo Ceccotti ha una sovracopertina di lucido, davvero anticonvenzionale per Einaudi) ma soprattutto con un endorsement di tale portata ("Inquietante e affascinante" ha scritto il re della suspence Stephen King di questo romanzo), Annientamento. Trilogia dell'Area X (Einaudi, € 16) di Jeff Vandermeer non poteva certo sfuggire alla nostra recensione.

La protagonista del libro (il primo di una trilogia) è la 'biologa', una donna, così come le altre tre componenti della spedizione di cui parla il romanzo: l''antropologa', la 'topografa' e la 'psicologa'. Non hanno nomi ma solo ruoli, e assieme partono alla ricerca dei segreti della misteriosa Area X, luogo visitato da molti ma in realtà sconosciuto, poiché nessun gruppo è mai tornato indenne da questa zona in costante espansione. Non si conoscono i nomi delle protagoniste, anche perché la regola aurea dell'ingaggio è quella di non sapere nulla l'una dell'altra. La narrazione in prima persona è della biologa, che ha accettato di partire perché spera di ritrovare il marito, disperso nella spedizione precedente. La psicologa, ambigua leader del gruppo, si rivela presto l'alter ego della biologa. Non possiamo svelarvi la trama di questo romanzo, ma vi assicuriamo che la tensione crescente vi terrà sulla corda fino all'ultima pagina.

A noi, Annientamento ha ricordato un altro romanzo, esempio sublime di fantascienza filosofica: Solaris (Sellerio, € 14) di Stanislaw Lem, da cui il regista russo Andrej Tarkovskij e poi Steven Soderbergh hanno tratto rispettivamente un film e il suo remake. Anche in Solaris, un oceano (il parallelo dell'inquietante torre di Annientamento), studiato da decenni ma ancora misterioso, si rivela molto più di una distesa d'acqua, e i pensieri del protagonista su di esso sono in realtà un pretesto per sondare l'animo umano, con tutti i suoi limiti ma soprattutto con la sua incredibile capacità di spingersi verso l'infinito, e oltre.