Prologo
«No dai, piove, fa freddo, sono stanca…». Proprio non avevo voglia di uscire dalla mia comfort zone: sapevo che andare a vedere Unbroken avrebbe significato dimenticarsene per una serata. Perché Unbroken, uno dei film più "coccolati" dallo star system (dalla produttrice e regista Angelina Jolie agli sceneggiatori Joel e Ethan Coen), e candidato a tre premi Oscar, è un pugno nello stomaco.

La trama
Gli alti e bassi della vita dell'italo-americano Louis "Louie" Zamperini, interpretato in maniera tosta da Jack O'Connell, diventano i tuoi durante la visione. Lui giovanissimo e strafottente, piccolo delinquente a Torrance in California, aiutato dal fratello Pete canalizza tutta la sua energia nella corsa. Partecipa alle Olimpiadi del 1936 a Berlino: il suo sogno è quello di prendere parte a quelle successive di Tokyo. Ma la guerra le annulla. Louie si arruola nella Army Air Force e durante una missione nel sud del Pacifico il suo velivolo si schianta in mare: sopravvive con un compagno per 47 giorni su una zattera. Dopo aver avvistato la terra (le isole Marshall) e sognato la salvezza, i due vengono catturati dalla Marina giapponese. Comincia per Louie il periodo più tragico: due anni di internamento in diversi campi di prigionia, perseguitato da Watanabe "L'uccello", comandante sadico e brutale. La guerra finisce e lui è ancora vivo: provato nel corpo e nell'anima. Ma "unbroken", pronto a ritornare uomo.

Perché andarlo a vedere
La fotografia Dalla dolce California soleggiata alle onde altissime dell'oceano fino ai paesaggi desolati e desolanti della prigionia. La cella claustrofobica (ti viene voglia di urlare insieme a lui), la pioggia battente e la neve (vorresti dargli una coperta calda), le miniere di carbone dove Louie deve affrontare le prove più dure (vorresti che lui si ribellasse eppure lo ami perché non la fa e resiste a tutto).
L'italianità La mamma di Louie e i suoi "g-nokki" (proprio così nell'originale, con la g gutturale) sono il fil rouge che tiene insieme l'anima di Louie. Da bambino la guarda rapito mentre li prepara, da naufrago li racconta ai compagni per riportarli alla vita, da prigioniero li evoca insieme agli allenamenti con il fratello per allontanare la mente dal dolore delle sferzate di Watanabe.
Il protagonista Jack O'Connell è decisamente notevole anche sporco, livido e magro. Un'immagine per tutte: lui è di spalle di fronte al suo aguzzino che lo picchia selvaggiamente. E tu non puoi fare a meno di notare, insieme allo strazio, le spalle larghe, le braccia muscolose, e un lato B da urlo…

Guarda anche la clip del film Unbroken