Michele Bravi pubblica il 12 aprile il suo nuovo concept album, Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi, un progetto di 13 canzoni, che arriva a distanza di tre anni dal precedente disco, La Geografia Del Buio. «Io non sono mai stato troppo famoso per essere rapido a scrivere un disco» racconta il cantante, classe 93, «e poi c'è stato un momento in cui ho avuto un blocco artistico». L'ex vincitore della settima edizione di X Factor svela di non aver scritto nulla per due anni e di essersi convinto di aver già detto tutto con il suo precedente lavoro. Così Michele Bravi firma un patto con se stesso e inizia un percorso interiore basato sul libro di Julia Cameron, La via dell'artista, in cui esplora la creatività da punti di vista differenti: «Sono diventato un sarto, ho fatto l'asceta, e per una settimana non ho parlato», dichiara il cantante. Questa esperienza, fatta di sfide e trasformazioni, lo ha però aiutato a sbloccare la scrittura in un momento nel quale stava riscoprendo un autore, Oliver Sacks. E l'album è liberamente ispirato agli scritti del saggista e medico inglese: «Mi ha acceso qualcosa. Nei suoi libri analizza cosa vuol dire avere un disturbo della percezione e su come si possa percepire il reale in maniera diversa».

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Se prima di Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi, Michele Bravi descriveva le sue canzoni come un modo per cristallizzare la vita, con il suo ultimo album cambia prospettiva, si affida a un nuovo linguaggio (magico): quello della metafora. «La metafora è dare un nome alle cose, ma in realtà sapere che quel nome appartiene a qualcos'altro», racconta il cantante, che propone questa visione anche al pittore Mauro Belletti, artista e ritrattista italiano che realizza per lui la cover del disco.

L'album è quindi un viaggio fra le metafore che descrivono la vita, è un'analisi del mondo interiore di ognuno e di come l'immaginazione può essere il legame fra noi e la realtà. Le tracce del disco sono divise in tre parti - lo sguardo, l'immagine e l'iride - dedicate alle fasi dell'esperienza che l'uomo affronta quando percepisce il reale. Secondo Michele, appena si incontra una persona, è molto più affascinante e intimo chiedere «cosa ha visto quando ha vissuto la sua storia» e non di raccontargli la sua vita («sarebbe troppo semplicistico» aggiunge).

Lo sguardo, rappresenta cosa vorremmo vedere con gli altri, racconta del momento in cui «ti siedi affianco a qualcuno e discuti di quello che state vedendo». Con Viaggio nel tempo e Mi sono innamorato di te, brani di apertura dell'album, l'ex giudice di Amici compone una dichiarazione d'amore al suo compagno: «È la prima volta che regalo una canzone a qualcuno».

Nella realizzazione di questo album ha lavorato molto da solo, ha imparato ad auto prodursi, ha curato tutti gli arrangiamenti e ha cercato di trovare una dimensione cinematografica nella sua narrazione. Anche se non mancano collaborazioni con i producer Duffy e Junior K, i quali hanno permesso alle influenze dell'urban pop e della trap di entrare nell'album. Il feat che però, nessuno si aspettava, lo ha realizzato con Carla Bruni: Malumore francese è il titolo del singolo che esplora l'erotismo, la parte più epidermica dell'amore.

«Ho sempre subito la fascinazione della sensualità della sua voce», racconta Michele Bravi parlando di Carla Bruni, «mentre scrivevo pensavo a lei». Così la super modella e attrice italiana incontra e incide il pezzo dedicato alla decadenza di quella malinconia parigina che da sempre esprime, in una camera d'albergo del Grand Hotel et de Milan, edificio storico che ha ospitato i grandi della musica classica italiana. A disegnare la copertina del brano ci ha pensato poi un'icona della moda, lo stilista Antonio Marras, realizzando un acquerello che ritrae i due artisti.

Dopo aver sperimentato la carriera da attore con Amanda, di Carolina Cavalli (2022) e Finalmente l'alba, di Saverio Costanzo (2023), Michele Bravi è finalmente ritornato alla sua arte, alla sua musica. Con Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi riscopre la bellezza della verbalizzazione del desiderio, sente di essere più consapevole e a tratti presuntuoso: «Ho scoperto che c’è sicurezza in tante cose che faccio» svela il cantante, parlando dell'autonomia artistica che ha raggiunto, della responsabilità di cui è riuscito a farsi carico. Poi, ricorda anche che questa timidezza mancata si raggiunge con l'età e l'esperienza, quello che sta succedendo alle generazioni più giovani, a partire dall'uscita di scena di Sangiovanni, non è da sottovalutare: «L'esposizione (mediatica) che avevo io non era la stessa».

Tracklist di Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi

Viaggio nel tempo

Mi sono innamorato di te

Leggi dell'universo

Per me sei importante

Odio

Mal d'amore

Umorismo italiano

Malumore francese (feat Carla Bruni)

Infanzia negli occhi

Se ci guardassero da fuori

Ti avessi conosciuto prima

Sporchissima poesia

Atlante degli amanti