Il 3 agosto Lizzo aveva parlato per la prima volta su Instagram delle accuse mosse nei suoi confronti dalle tre sue ex ballerine, che l'hanno denunciata al tribunale di Los Angeles per body shaming, molestie sessuali e razzismo. A poche ora da quel post, però, è arrivata pronta la risposta delle presunte vittime, che hanno rilasciato dichiarazioni commentando le parole di Lizzo.

instagramView full post on Instagram

Crystal Williams, Arianna Davis and Noelle Rodriguez, che oltre alle accuse di molestie chiedono risarcimento danni per stress emotivo, paghe insufficienti, discriminazione verso persone con disabilità e detenzione abusiva, hanno deciso di rispondere alle dichiarazioni di Lizzo. Williams, infatti, ha rilasciato un'intervista a Channel 4, dichiarando che: «Quelle parole hanno profondamente aumentato la delusione che provavo nei confronti relativamente a come mi ha fatto sentire e come mi ha trattata. Il punto qui è che le nostre esperienze sono solo nostre, così come i nostri traumi. In questa risposta viene a mancare ancora una volta tutto il rispetto da una persona che difende l'empowerment femminile, la salute mentale, il tema della body positivity. Ma la sua dichiarazione dimostra tutt'altro».

Noelle Rodriguez, poi, ha continuato affermando che «È scioccante leggere un affermazione di quel tipo. Ha smentito non solo la nostra esperienza che ha potuto vivere in prima persona nello stesso luogo, ma anche altre donne che prima di noi avevano lavorato con lei». A questo proposito, la loro non è l'unica testimonianza di persone che hanno avuto difficoltà a relazionarsi con lei, secondo loro stesse affermazioni: la stessa regista Sophia Nahli Allison si è fatta avanti dopo la denuncia, affermando di aver rinunciato alla produzione di un documentario su Lizzo nel 2019, perchè si sentiva mancata di rispetto.