Lizzo ha risposto. Finalmente, alla notizia che alcune ballerine del suo corpo di danza l'avrebbero denunciata per body shaming e razzismo, l'artista statunitense, autrice di hit quali "About Damn Time" e "2 be Loved", ha risposto su Instagram spiegando il suo punto di vista sull'intera vicenda.

Le accuse hanno stupito tutti: nessuno si spiega come sia possibile che una delle più famose paladine dell'accettazione di sé, del girl power (e fan di Beyoncè proprio per questo), della consapevolezza del proprio corpo (anche su TikTok) e valori oltre gli stereotipi, possa essere stata denunciata per gli stessi motivi che lei condanna in pubblico. Ed è questo che stupisce più di tutti, e che, se fosse vero, ci dovrebbe far riflettere su quanto le imposizioni sociali possano arrivare a condizionare anche chi quei valori li difende, rendendoli, apparentemente, una battaglia personale.

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Lizzo non ci sta e si difende sui social, postando su Instagram una serie di note scritte sul telefono: «Questi ultimi giorni sono stati molto difficili e deludenti. La mia etica del lavoro, la morale e il rispetto sono stati messi in dubbio. Il mio personaggio è stato criticato. Di solito decido di non rispondere alle false accuse, ma queste sono così assurde e così violente da non poter essere casuali», scrive Lizzo. «Le denunce vengono da impiegati che hanno già ammesso pubblicamente che in tour gli era già stato rimproverato di non aver avuto un atteggiamento appropriato e professionale», e continua: «Non sono qui per essere identificata come vittima, ma so anche che non sono il mostro che il pubblico e i media hanno ritratto. Sono sempre stata molto aperta riguardo alla mia sessualità e sull'esprimere me stessa, ma non posso accettare o permettere alle persone di usare questa apertura per dipingere come qualcosa che non sono».

La sua dichiarazione si conclude con l'affermazione dei valori in cui crede, anche per la propria esperienza personale: «Non c'è niente che io prenda più sul serio del rispetto che ci meritiamo come donne nel mondo. So cosa significa essere giudicati per il proprio corpo tutti i giorni e non criticherei mai nessuno e non licenzierei mai una persona per il suo peso».

I commenti al post parlano da sé. I suoi follower sono delusi, chi non la seguiva e l'ha conosciuta per le accuse rincara la dose. Solo alcuni ricordano ai più che esiste il principio di presunzione di non consapevolezza: Lizzo sarà innocente fino a prova contraria.