Mentre è in tour per in Europa, aspettando di suonare a Milano il 17 e 18 maggio, Mahmood fa tappa nella sua città dove appare anche al concerto di Ornella Vanoni, preparandosi a ripartire per il concerto del Primo Maggio di Roma dove sarà tra i protagonisti dell'edizione 2024 e racconta al quotidiano Repubblica le sue emozioni: «Sono onorato di parteciparvi per la prima volta. È una grande occasione per sensibilizzare e ricordare i diritti dei lavoratori».

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Il suo ultimo disco è Nei letti degli altri ed è quello più intimo, che racconta se stesso e le storie che ha visto in questi anni, tra incontri e letti di alberghi, passando anche per il suo, quello dove arrivano i pensieri, le paure, i sogni: «Ogni tanto mi immagino morto. È una sensazione. Brutta, ve’? Speriamo di no. Però non mi sento ancora a metà del mio percorso. Ho tanti progetti in mente. Uno di questi è andare in America per scrivere lì con produttori nuovi». Nel disco c'è anche tanto amore, che sa accompagnare e raccontare in musica ma che nella vita personale è più difficile da trovare: «Io non mi innamoro mai. E se sono innamorato, non lo so neanche io. Sono un po’ complicato a livello sentimentale. Sto cercando di capire quali sono i miei dossi, i miei blocchi. Ci sto lavorando». Le canzoni come autoanalisi, la voglia di raccontarsi in maniera più sincera, senza barriere. E la consapevolezza di stare vivendo un momento davvero felice: «Ma spero che al momento più felice della mia carriera ci debba ancora arrivare, altrimenti mi sparo». Alessandro Mahmoud a 31 anni continua la sua crescita, si gode i successi di "Tuta Gold" che sta facendo ballare tutta Europa conquistando milioni di streaming e pensa al futuro: «Ammetto che ci sto pensando a diventare padre, da un po’. Forse sì, forse no. Intanto vorrei un cane. Ma sono sempre in giro».