Cosa succede a una scrittrice che non ha messo la maternità nella top ten delle cose fondamentali della vita, quando effettivamente fa un figlio?
Come prima cosa - ed è così che inizia questo divertente manuale/memoir - si trova a interagire con pediatri severi come la dottoressa Clint (così soprannominata per la vaga somiglianza con Clint Eastwood); poi ad ascoltare la suddetta dottoressa elargire dettagliate spiegazioni su come fare il brodo per svezzare la pupa («Vorrei chiederle se lo devo fare io il brodo; se sono io che devo alzarmi, allontanarmi dal computer, interrompere la scrittura, la concentrazione; se sono io che devo rispettare un orario preciso, avere un’opinione sulla qualità degli ortaggi, sulle differenze tra le zucchine, sulla sapidità della brodaglia. Ma per fortuna non lo faccio») mentre la pupa gattona facendo a pezzetti il blocco delle ricette della sosia di Clint.
E noi la seguiamo mentre, un passo (e un accidenti) dopo l'altro impara tutto quello che c'è da sapere su come nutrire sua figlia. E su come si diventa madri.
Un libro per identificarsi, prepararsi psicologicamente o rinviare a tempi migliori la maternità: ma sempre con il sorriso sulle labbra.