Dalla storia del principe Harry, al percepito fallimento di Venus Williams, perfino nell'atterraggio sulla Luna di Neil Armstrong e Buzz Aldrin vive il racconto di un numero 2, l'eterno secondo, la "ruota di scorta", come ci ricorda la biografia del disertore di Windsor. Ne hanno parlato psicologi e mental coach degli atleti di tutto il mondo: la condizione di sentirsi, e non essere, il primo degli sconfitti è figlia della società del Successo. È ciò di cui parla Secondo a chi, il libro di Valentina Ciannamea.

«Un secondo troppo spesso non viene capito. Essere secondo vuol dire essere impopolare. Troppo spesso vuol dire essere solo. Tanta gente che arriva seconda conosce quella solitudine. Quella sensazione di vuoto e di apprensione. Quel buco lasciato dall’avercela quasi fatta non si riempirà mai neanche quando, a un certo punto, ce la farai. Quel vuoto rimane come il pezzo di un puzzle mancante. E quando dall’alto guardi il disegno, non puoi non notare gli spazi vuoti lasciati da quelle forme mancanti. Tu, però, sei tutto intero e capisci ugualmente che sagoma hai.

Essere secondo non è sempre bello, ma è una benedizione perché quei vuoti misurano ciò che sei. E andrà tanto meglio se non ci ostineremo a trovare il pezzo mancante, ma lasceremo spazio a quel perimetro a monito di ciò che abbiamo perso, come un solido fatto di pieni e di vuoti. Costruiti come un puzzle in 3D, stiamo in piedi lo stesso: non serve provare la frustrazione vana di cercarli per riempirli. Quei podi lasciali a chi li ha raggiunti per primo e tu concentrati su di te, sulla tua forma.

Accettiamo il fatto di essere avviliti e invidiosi dei numeri uno. Sono sentimenti umani e naturali. Non contestiamo a tutti i costi la parte negativa e cattiva dell’essere umano, solo così miglioriamo.

Un secondo è una persona che fa i conti con questi sentimenti. E perché dovremmo sentirci sbagliati per questo?

Ammettere con se stessi di provarli è un grande traguardo. Perché sprecare energie per combattere la nostra natura? Arrivi secondo, sei deluso, amareggiato, ce l’hai con te stesso. Bestemmi, mandi maledizioni … e va bene così. Poi passa. In tutti quei pezzi mancanti del tuo puzzle c’è posto per un sentimento fluido e misto. Ma il tuo fantastico disegno, il tuo grande rompicapo lo stai portando a compimento. E in mezzo a tanti vuoti hai pezzi preziosi di conquiste, di obiettivi raggiunti ed esperienze. Siamo tutti dei numeri 2, ognuno a suo modo. Ognuno con quegli scavi dentro».


Da Secondo a chi, il libro di Valentina Ciannamea, edito da Do it Human, in libreria dal 12 febbraio.