Vuoi cominciare al meglio la settimana? L'incipit di Kitchen di Banana Yoshimoto ci ha ispirato riflessioni e consigli. Leggi qui!

«So che non devo farlo. Se riuscirò ad arrivare in fondo a questo pezzo senza sfiorarla, senza dirle una parola, sarò salvo. Ci uniremo di nuovo ognuno ai propri amici, saliremo ognuno sul proprio taxi, ognuno nella propria camera. Non appena sarà in albergo lei chiamerà l'uomo con cui sta, laggiù a Roma, e anch'io farò così, sveglierò Anna nel cuore della notte e le dirò che l'amo».Mauro Covacich, Prima di sparire (Einaudi)

È il destino degli amanti. Cercare disperatamente di resistere alla tentazione di tradire ancora una volta e poi, quando si è riusciti nell'intento, correre a rifugiarsi tra le braccia del legittimo fidanzato/consorte non dubitando nemmeno per un istante di essere, a dir poco, degli eroi. Oppure, al contrario, assecondare l'ossessione, ritagliarsi ogni giorno, ora, minuto possibili per vedere o sentire al telefono la persona che ci ha fatto perdere la testa, diventando virtuosi della menzogna, maestri del sotterfugio nei confronti della persona con cui stiamo. Insomma: tranne che in rari casi, tradire è uno stress. Un lavoro a tempo pieno (straordinari inclusi). Uno sport estremo. Quindi l'incipit di questa settimana, più che una riflessione, ci suggerisce una domanda (da farsi al momento opportuno e fuori da ogni logica moralistica): ne vale la pena? Chissà.

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