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Quando i carabinieri vanno ad arrestarla, Palma li segue senza fare una piega. E quando poi, al tribunale di Foggia, il magistrato la interroga, altrettanto imperturbabilmente risponde che sì, Nunziata Logreco l'ha uccisa lei.

Palma si è vendicata. Ha aspettato otto anni, dopo la morte della sorella Maria Rosaria. Nel frattempo si è costruita una famiglia: ha un marito e un figlio, una vita normale. Persino felice. Eppure, quando vede Nunziata in giro per il paese, contenta e incinta, i vecchi fantasmi si risvegliano e lei non riesce a tenerli a bada. Va a casa di Nunziata e la uccide.

Otto anni prima, Maria Rosaria era rimasta incinta del fratello di Nunziata e i Logreco, una famiglia di moralità più che discutibile, aveva deciso di "occuparsi della faccenda". 

L'autrice (che esordisce letterariamente con questo libro) ci racconta prima il passato: cosa è successo a Maria Rosaria e perché.
E poi ci porta nel presente, a quando Palma esce di prigione dopo aver scontato la pena e deve reinventarsi una vita.

È un libro duro, questo, ma per niente difficile, anzi: Carmen Totaro racconta con grande grazia (per l'appunto) una vicenda molto femminile che ha il sapore dei sentimenti profondi, atavici, quelli che tutti abbiamo dentro di noi, che spesso fanno paura, ma che a volte non possiamo negare.