Dalla prima volta che è stato legalizzato il primo metodo contraccettivo in Italia sono passati solo 50 anni (quasi 51) ed è stata una grande vittoria per la scelta libera della donna riguardo la gravidanza. In questi anni, sono stati fatti grandi passi avanti e le opzioni contraccettive femminili sono davvero numerose. Si possono scegliere metodi ormonali, come la pillola, ma anche il cerotto anticoncezionale, quelli a barriera, come il preservativo femminile, o ancora dei dispositivi impiantabili. Non esiste lo strumento contraccettivo migliore in assoluto: ogni metodo ha i suoi pro e i suoi contro. La scelta deve essere fatta in base alle proprie esigenze dopo un’attenta valutazione delle varie possibilità insieme al proprio medico.

Ricordatevi: nessuno dei seguenti metodi contraccettivi protegge da malattie sessualmente trasmissibili.



Pillola anticoncezionale: il metodo più utilizzato

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Tat'âna Maramygina / EyeEm//Getty Images

La pillola anticoncezionale, anche detta pillola contraccettiva, è uno dei metodi di prevenzione del concepimento più conosciuti e più utilizzati dalle donne. All’interno si trovano ormoni che inibiscono l’ovulazione così da rendere più difficile il passaggio degli spermatozoi. È necessario prenderla per circa 21 -24 giorni consecutivi e poi sospenderla per 7 o 4 giorni, durante il periodo del ciclo. La sua efficacia è elevata (circa il 91%) e questo è uno dei suoi vantaggi, oltre alla regolarizzazione del ciclo mestruale e la riduzione dei sintomi premestruali. Il contro è che la pillola contraccettiva non protegge dalla malattie sessualmente trasmissibili.

Minipillola: pillola contraccettiva senza estrogeni

La minipillola rientra nella categoria delle pillole anticoncezionali, ma, a differenza di quelle classiche, non contiene estrogeni ma soltanto progesterone. Viene solitamente prescritta quando si è intolleranti agli estrogeni, durante il periodo di allattamento o nel caso di disfunzione della coagulazione. Rispetto alle pillole contraccettive più utilizzate, la minipillola deve essere assunta senza periodi di pausa e, nel caso di dimenticanza, è necessario prenderla entro 3 ore per rendere efficace la protezione.

Preservativo femminile: funziona come un normale condom

Chiamato anche femidom, il preservativo femminile ha la stessa funzione di quello maschile ma è adattato nella forma al corpo della donna. Si tratta di una specie di morbida guaina trasparente che potete inserire nella vagina prima di un rapporto sessuale. Nel preservativo femminile sono presenti due anelli alle estremità: uno è aperto e consente il rapporto, l’altro è chiuso e serve per raccogliere lo sperma dopo l’eiaculazione. Sicuramente uno dei suoi più importanti vantaggi è la protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili. Se usato correttamente, la sua percentuale di fallimento è del 5%.

Diaframma anticoncezionale: un metodo a barriera quasi non più utilizzato

Il diaframma anticoncezionale fa parte dei metodi contraccettivi a barriera e protegge creando un vero e proprio ostacolo fisico, proprio come il condom comune. È una piccola cupola soffice di gomma montata su un anello di metallo malleabile che potete inserire nella vagina prima del rapporto sessuale per poi rimuoverla e lavarla. La durata di utilizzo del diaframma è di circa due anni e la sua efficacia è di circa delll’88% e aumenta se viene usato anche uno spermicida (un gel chimico che uccide lo sperma).

Bastoncino anticoncezionale: un impianto sottocutaneo e non ci pensi più (o almeno per 3 anni)

Si tratta di un bastoncino flessibile, grande quanto un fiammifero, che viene impiantato sottopelle nel braccio dal ginecologo. Questo bastoncino rilascia degli ormoni che impediscono agli spermatozoi di raggiungere l’ovulo. La sua efficacia, della durata di 3 anni, è del 91%. Non ha effetti collaterali o rischi quindi è sicuramente perfetto per chi cerca un metodo efficace per lungo tempo senza avere un impegno fisso giornaliero come la pillola contraccettiva. Può essere rimosso in qualsiasi momento senza lasciare alcun segno o cicatrice.

Cerotti anticoncezionali: basta cambiarli ogni settimana

Il cerotto anticoncezionale è un vero e proprio cerotto che può essere applicato sul basso ventre, sui glutei, sul braccio o nella parte superiore del corpo, e deve essere cambiato una volta a settimana. Come gli altri metodi ormonali, anche questo rilascia estrogeni e progestinici nel sangue per impedire l’ovulazione. Nel caso in cui si dovesse staccare accidentalmente, avete 24 ore di tempo per rimediare e applicarne un altro.

Anello anticoncezionale o vaginale: si può inserire autonomamente

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È uno dei metodi più innovativi nel campo della contraccezione femminile. L’anello venduto in Italia nelle farmacie si chiama NuvaRing ed ha un costo di 19,45 euro, ma è disponibile anche una confezione con 3 dispositivi al prezzo di 48 euro. Si tratta proprio di un anello flessibile di plastica trasparente biocompatibile da inserire nella vagina in maniera del tutto autonoma. Proprio grazie a questa sua particolare composizione permette il rilascio graduale degli ormoni, impedendo l’ovulazione. La sua efficacia, del 91%, dura tre settimane e alla quarta, quando si presentano le mestruazioni, l’anello deve essere rimosso. E durante il rapporto? Nessun problema: non viene percepito dal partner né da voi stesse.

Spirale anticoncezionale ormonale o di rame: il 99% di efficacia

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Carol Yepes//Getty Images

È un metodo contraccettivo di lunga durata, con un’elevata efficacia (99%) che rimane stabile per anni. La spirale, chiamata anche IUD, è un dispositivo a forma di “T” che il ginecologo inserisce all’interno dell’utero. Ne esistono due tipologie diverse: la spirale di rame e quella ormonale. La prima utilizza una piccola quantità del metallo per evitare che gli spermatozoi raggiungano l’ovulo. Quella ormonale, come altri metodi dello stesso tipo, blocca l’ovulazione attraverso il rilascio di ormoni.

Spugna contraccettiva: un dispositivo contenente spermicida

La spugna contraccettiva rientra tra i metodi a barriera: è costituita da un dispositivo rotondo e morbido, munito di cordicella. All’interno è contenuto uno spermicida che uccide gli spermatozoi. Prima di un rapporto sessuale, la spugna va inumidita e inserita nella vagina. La sua protezione può durare per un periodo di 24 ore ma, per essere davvero efficace, deve essere tenuta all’interno per almeno 6 ore dopo l’ultimo rapporto ma non più di 30 ore consecutive. La sua efficacia non è molto alta e si aggira sul 75%.

Pillola del giorno dopo: metodo contraccettivo di emergenza

La pillola del giorno dopo è uno dei metodi contraccettivi di emergenza che viene utilizzato in caso di rapporti sessuali non protetti. Per avere maggiore efficacia deve essere presa il prima possibile dopo il rapporto o almeno entro 3 - 5 giorni in base al farmaco che viene prescritto. Attraverso gli ormoni contenuti nella pillola, l’ovulazione o la fecondazione viene bloccata.

Sterilizzazione e impianto di sterilizzazione: contraccettivo permanente

La sterilizzazione è un metodo contraccettivo permanente e viene effettuata attraverso un intervento chirurgico, durante il quale vengono chiuse le tube: in questo modo gli ovuli non possono più raggiungere l’utero, dove dovrebbe avvenire la fecondazione.

L’impianto di sterilizzazione è un metodo non chirurgico tramite il quale le tube vengono ostruite attraverso un minuscolo dispositivo a forma di molla che viene inserito attraverso un tubicino.