Dicembre è il mese dello shopping folle e delle canzoncine di Natale, ma anche quello della sensibilizzazione sull'AIDS - tra il ricordo di chi non c’è più a causa della malattia e un ripasso di tutto quello che dovremmo sapere su HIV e AIDS. Ebbene sì, nel 2019 la confusione regna ancora sovrana. Prova a fare un rapido sondaggio tra amici e colleghi: sapranno dirvi che Freddie Mercury è morto quasi quattro anni dopo la sua diagnosi di AIDS e forse che Jonathan Van Ness di Queer Eye ha da poco rivelato di essere sieropositivo, ma per il resto ti stupiranno con tutta una serie di falsi miti e luoghi comuni da mani nei capelli.

Lo stigma sull’argomento resiste intatto, forte e chiaro, e va a braccetto con una serie di leggende metropolitane su come la malattia appaia e venga trattata. È proprio ora di fare chiarezza una volta per tutte: due super esperti, Kryss Shane (preparatissimo sulla comunità LGBTQ+) e Heather Bartos (ostetrica), hanno sfatato su Cosmopolitan US tutti i miti associati all'HIV e all’AIDS - perché conoscere (molto bene) il nemico vuol dire difendersi meglio dalla sua minaccia, ça va sans dire.

1. È possibile contrarre l’HIV bevendo dallo stesso bicchiere o sedendoci sul water di una persona sieropositiva

“L'HIV è un virus che si trasmette più comunemente attraverso il sangue, che è anche il modo in cui possono contrarlo le persone che fanno trasfusioni. Può anche essere trasmesso attraverso aghi contaminati o la condivisione degli aghi in generale. Parlando di sesso, l'HIV si prende con il sesso anale o vaginale non protetto e il virus arriva anche al bambino durante la gravidanza. Aka, l’HIV non può essere trasmesso con la condivisione di bicchieri, piatti, pezzi di nugget di pollo, hamburger o altri contatti casuali”, spiega la Bartos. Più chiaro di così!

tutti i falsi miti su HIV e AIDSpinterest
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tutti i falsi miti su HIV e AIDS

2. L'HIV è una possibilità da cui non possiamo proteggerci

A quanto pare, solo il 54% delle donne sarebbe interessato a parlare di prevenzione dell'HIV con il proprio medico, secondo un’indagine americana di Nurx - un'applicazione che si occupa di controllo delle nascite, prevenzione dell'HIV, contraccezione d'emergenza e via dicendo. Attention, please: i metodi preventivi per proteggersi dall'HIV esistono eccome, sono molto semplici da usare e dovremmo parlarne col nostro medico il prima possibile. La prima efficacissima difesa sono i preservativi, poi - se siamo sessualmente attivi con più di un partner - potremmo considerare qualcosa come “l'uso dei farmaci per la profilassi pre-esposizione che riduce al minimo il rischio di contrarre il virus e minimizza i rischi", spiega Shane. Se presi ogni giorno, i farmaci PrEP cambiano le carte in tavola, considerando che hanno più del 99% di efficacia nel prevenire la trasmissione dell'HIV.

Last, but not least: vogliamo tatuarci senza paranoie? Cerchiamo solo studi autorizzati che ci aprano aghi sterili monouso sotto i nostri occhi attenti. Adieu, tatuaggio in casa dal “cugino di un amico”. Il risparmio, a volte, costa caro. Punto.

3. Sei a rischio HIV solo se sei gay, transgender o afro-americano

“L'HIV è legato al rischio di esposizione e ai nostri comportamenti, non all'orientamento sessuale di una persona, alla sua identità di genere o alla razza”, specifica Shane - perché sì, è ancora necessario specificarlo. Anche se l’HIV si è diffuso inizialmente e prevalentemente nella comunità gay - venendo etichettata come "malattia gay”, sappiamo che è un rischio per tutti, proprio tutti. Come racconta la Bartos: “Molte donne contraggono la malattia attraverso l'attività sessuale, nonostante la loro razza o il loro orientamento sessuale”.

4. Se fai il test per le malattie sessualmente trasmissibili, allora non hai bisogno di fare anche il test per l’HIV

La Bartos è chiara: se abbiamo più partner sessuali, allora dovremmo fare almeno un test dell’HIV annuale, “E ricorda: ci vuole un po' di tempo prima che il virus compaia nel vostro sangue, quindi se pensi di essere stata esposta, fai il test e poi ripetilo dopo pochi mesi”.

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5. Se hai l’HIV, allora hai automaticamente anche l’AIDS

“L'HIV è il virus che causa la malattia AIDS, ma non significa che i portatori di HIV sviluppino automaticamente l’AIDS", chiarisce la Bartos. Pensa a Magic Johnson, per esempio: vive da decenni con l'HIV senza che evolva in AIDS. E questo può valere per tutti, grazie a nuove e sempre più avanzate cure.

Al momento non esiste ancora una cura definitiva per l'HIV, ma l’uso dei farmaci può abbassare così tanto la sua carica virale da renderlo addirittura non trasmissibile - ed ecco cosa si intende quando si dice "U = U” che sta per undetectabile = untrasmittable, ovvero non rilevabile = non trasmissibile. “Come risultato, le persone con HIV possono vivere una vita piena di partner romantici e sessuali come chiunque altro”, dice Shane. Un passo avanti incredibile.

6. Si muore di HIV/ AIDS

Okay, una volta per tutte: non si muore di HIV o AIDS, punto. "Chi è affetto dalla malattia potrebbe potenzialmente morire a causa delle malattie associate (polmonite, meningite, sarcoma di Kaposi, ecc.) perché ha un sistema immunitario indebolito", chiarisce la Bartos. "L'HIV distrugge i linfociti T CD4 del sistema immunitario, lasciando il corpo vulnerabile alle infezioni e ai tumori”. L’adorato e compianto Freddie Mercury, ad esempio, è morto di polmonite scatenata dall'AIDS e causata dall'HIV, ma non è stato l'AIDS stesso a strapparcelo. Grazie ai farmaci e alle ricerche, molte persone con l'HIV vivono una vita lunga (e piena) quanto quella delle persone sieronegative.

7. Non dovresti rimanere incinta se hai l'HIV

Niente affatto, come sottolinea la Bartos: “Puoi rimanere incinta e avere un bambino anche se hai l'HIV. Infatti, grazie ai progressi fatti con i nuovi farmaci, il tasso di trasmissione a un neonato è inferiore al 2%. Semmai, non dovremmo allattare al seno con l’HIV”.

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8. Le persone con l'HIV o l’AIDS sono sporche/malate di sesso

Chiariamolo subito: L'HIV non è una malattia da "persona sporca" o malata di sesso. “Una persona con HIV o AIDS non è diversa da una persona con diabete o colesterolo alto. Sono tutti problemi medici che possono essere facilmente trattati con un adeguato intervento medico e cure continue. L'idea che una persona è sporca e da allontanare favorisce lo stigma e danneggia la società”. Parola di Shane.

9. Nessuno farà sesso con te se sei sieropositivo

“Essere positivi all’HIV non significa nient'altro che dovrete essere consapevoli della vostra salute e seguire i consigli del medico. Non dice nulla sul tipo di persona che siete, del valore che avete per gli altri o quanto amore meritate o avrete nella vostra vita”, dice Shane. Farete sesso, vi innamorerete, sarete felici.

10. Se contrai HIV e AIDS, le persone che hai accanto smetteranno di amarti

“Contrarre l'HIV può cambiare la nostra salute e la frequenza con cui vediamo il nostro medico, ma non cambia chi siamo o perché siamo importanti per qualcuno. Le persone che ci amano continueranno ad amarci perché non siamo meno degni di amore di quanto non lo fossimo prima del risultato positivo”, chiarisce Shane. Chi ci allontana per una diagnosi, beh, non è degno delle nostre lacrime. Thank u, next!

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tutti i falsi miti su HIV e AIDS

È ora di abbattere il muro di stigma adesso e per sempre dicendo adieu a qualsiasi mito e leggenda. Una volta per tutte.