Il principe Harry in un video spiega il potere della diagnosi veloce sull'HIV e l'importanza di fare il test

Il principe Harry è uno dei royals più amati della monarchia britannica e non soltanto per il suo sorriso e i suoi modi di fare affabili. Il suo impegno per combattere la diffusione del virus dell'HIV nel mondo e soprattutto in Africa lo rendono, agli occhi dei sudditi, una persona da seguire: per questo gli è stata affidata la campagna di sensibilizzazione pro test dell'HIV che dura da diversi anni e che in questi giorni ha trovato la sua chiusa con un video, proprio nei giorni della National HIV Testing Week. Il tema è un legame strettissimo con Lady Diana sua madre, anche lei impegnata in vita a diffondere informazioni corrette su HIV e AIDS.

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Il video mostra anche il gesto del principe Harry del 2016, quando, prima celeb al mondo a compiere un atto del genere davanti alle telecamere, si era lasciato riprendere su un lettino di una piccola clinica di Londra durante il prelievo per il test dell'HIV.

"C'è ancora molto da fare" racconta il principe Harry nel video "Non metteremo fine alla diffusione dell'HIV finché il test non sarà visto come un atto normale e accessibile per tutti. Così come proteggi te stesso dalle malattie stagionali come l'influenza, allos tesso modo puoi proteggerti facendo il test e arrivare in pochi minuti a una diagnosi veloce che può salvarti la vita".

Nel video il principe Harry ribadisce che fare il test dell'HIV non è qualcosa di cui vergognarsi ma essere orgogliosi: secondo le ultime, allarmanti statistiche del Joint United Nations Program UNAIDS le persone affette da HIV nel mondo sono più di 36 milioni e circa il 25% non è a conoscenza del suo stato.

Lo sforzo di sensibilizzazione sui temi legati alla diffusione di HIV e AIDS soprattutto nei paesi poveri non è solo del principe Harry: altre star, insieme a lui, hanno provato a dare negli anni un segnale forte a riguardo. Il caso più eclatante è quello di Rihanna, che nel 2016, durante un royal tour a Barbados del Duca di Sussex, insieme a lui si sottopose al test dell'HIV per lanciare un messaggio positivo.

Una campagna di sensibilizzazione che sta molto a cuore al principe, che ha seguito negli anni il percorso già tratteggiato da sua madre Diana. Nel 1987 la stretta di mano a un malato di AIDS, in anni in cui nulla si sapeva di questa malattia e sui processi di contagio, rese Lady Diana (allora Principessa del Galles) una vera eroina. Il mandato che ha Harry non è solo di sensibilizzazione, ma anche di un vero e proprio passaggio all'azione per garantire una corretta diffusione delle informazioni sul tema, a partire dall'importanza del test dell'HIV: oggi lo si può fare velocemente con un piccolo prelievo di sangue dal dito e in tre minuti è possibile ottenere dei risultati puntuali.

Nel 2017 il principe Harry ha ricevuto un Legacy Award postumo per Lady Diana, un premio per onorare il suo impegno e anche quello del figlio sul tema: nel commovente discorso di ringraziamento il principe ha affermato che se sua madre fosse ancora viva, starebbe sicuramente combattendo insieme a lui questa battaglia.

Con Sentebale, associazione per l'Africa che supporta in particolar modo il Botswana, il principe Harry ha in atto una serie di progetti di sensibilizzazione nelle aree più difficili, dove non solo non esiste informazione alcuna su come il virus si trasmette per vie sessuali ma non vi sono spesso neanche gli strumenti per bloccarne la diffusione. Insieme a sir Elton John nel 2018 ha aperto l' International AIDS Conference ad Amsterdam, una serie di conferenze sul tema con l'obiettivo di trovare una soluzione definitiva, insieme al progetto MenStar Coalition (che mette a disposizione un fondo per trovarla).

Secondo fonti vicine al Duca di Sussex, il progetto e l'impegno in merito del principe Harry non sono soltanto un tributo alla madre o una moda passeggera: è una battaglia personale che va avanti da molti anni e che oggi il principe cristallizza nel video in cui riassume il potere della prevenzione e della diagnosi precoce.