Fattori come stress e ansia rischiano di incidere molto negativamente sulla mente. È qui che arriva in aiuto la meditazione, pratica ancestrale e catartica che permette di equilibrare corpo ed emozioni in un solo gesto. La redazione beauty di Cosmopolitan Italia è stata invitata al Club Virgin Active Milano Maciachini per scoprire tutti i segreti del Sound Bath, un antico e rilassante rituale meditativo basato sull'immersione nei suoni. Ne parliamo con la trainer Elisabetta Artemisia Ferrari.

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Ph / Cecilia Alba Luè

Qual è la storia dietro questo rituale ancestrale così immersivo?

«La terapia del suono affonda le sue radici in civiltà antiche come la Grecia, l’Egitto e l’India. Questi popoli credevano fortemente nei benefici apportati dal suono e si servivano di strumenti e metodi come ciotole, canti e diapason per creare un ambiente armonioso dove anche il corpo potesse guarire. Ma il termine Sound Bath, come conosciuto oggi, deve le sue origini a Don Conreaux, musicista e terapista del suono, al quale si attribuisce il merito di aver organizzato la primissima sessione a San Francisco nel 1975. Grazie ai suoi benefici, la disciplina ha preso sempre più piede e, da oltreoceano, è arrivata a Londra, fino a diffondersi in seguito nel resto d’Europa e oggi anche in Italia».

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Come spiegheresti il Sound Bath a chi vi si approccia per la prima volta?

«Sound Bath – che letteralmente significa “bagno nel suono” – è una disciplina praticata attraverso campane di cristallo capaci di riprodurre la vibrazione del suono OM e apportare immediati benefici a mente e corpo. È un’esperienza immersiva che prevede un assoluto riposo allo scopo di liberare la mente da ansie e paure permettendo così di lasciarsi trasportare unicamente dall’intensità del suono».

Quali sono i benefici riscontrabili dal Sound Bath? Come agisce questo rituale su corpo e psiche?

«I benefici di Sound Bath sono immediati e tangibili. A livello psicologico, questa pratica ha lo scopo appunto di liberare la mente da ansie e paure e porta dunque ad un maggior focus su se stessi e sul presente, a più consapevolezza e produttività e ad un abbassamento dei livelli di stress. A livello fisico, invece, il suono e le vibrazioni abbassano la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca che supportano il sistema nervoso parasimpatico, responsabile della digestione e di determinati processi metabolici».

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Unsplash // Frames From Your Heart

I suoni sono alla base di questa disciplina. Nello specifico, che ruolo svolgono nella meditazione e quali prediligere?

«Le campane di cristallo hanno un suono molto dolce ed etereo, che produce degli effetti sul sistema nervoso parasimpatico riducendo lo stress e infondendo la calma. Durante la lezione, il trainer deve modulare in maniera armoniosa i suoni tra di loro, mantenendoli molto a lungo senza la ricerca di una linea melodica riconoscibile».

Come ha inizio la sessione? Ci sveli i segreti per preparare il giusto spazio meditativo per la pratica del Sound Bath?

«Il corso ha una durata di 60 minuti e si apre con lo svolgimento di un paio di asana, posizioni familiari a chi già pratica yoga, ma assolutamente semplici anche per chi è alle prime armi. A seguire, il trainer che guida la classe invita i partecipanti a ​distendersi e trovare la posizione più comoda per poi lasciarsi completamente andare. Prima dell’inizio della lezione vengono forniti a tutti i partecipanti dei cuscini da posizionare sotto le ginocchia per favorire una pozione di comfort e una coperta con la quale coprirsi poiché, abbassandosi la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, si potrebbe sentire freddo. Il resto del tempo viene trascorso in ascolto e relax».

È una disciplina adatta a tutti? Ci sono eventuali accortezze da seguire?

«Sound Bath è una disciplina assolutamente adatta a tutti, capace di abbracciare differenti generazioni, stili di allenamento e generi in quanto non prevede un particolare sforzo fisico».

Perché inserire questo corso di Sound Bath in un contesto fitness come quello di Virgin Active?

«Da ormai svariati anni, Virgin Active ha implementato sia nei suoi Club che online il Recovery Program, un format che include differenti discipline quali Yoga, Pilates, Postural, Flexibility, Sound Bath e molto altro per favorire un’armonia a tuttotondo. Non solo squat, affondi o circuiti cardio ad alta intensità: il nostro corpo (e anche il nostro spirito) necessitano anche di discipline “dolci” che non puntano unicamente alla performance sportiva, ma mirano a qualcosa di più profondo e olistico».

Quando e in quali centri Virgin Active potremo scoprire questa nuova disciplina?

«Sound Bath è presente nei principali Club d’Italia di Virgin Active».