Con il botto degno dei progetti ben riusciti, Call My Agent è tornato in tv con la seconda stagione: il 22 marzo, in esclusiva su Sky e in streaming su Now, sono stati rilasciati i primi due dei sei episodi di questo nuovo capitolo che racconta i retroscena del mondo del cinema nostrano attraverso gli occhi di un gruppo di agenti e manager delle star. Remake del francese Dix pour cent, progetto poi adattato in svariati paesi tra cui l'Italia, Call My Agent ha iniziato il suo cammino calcando il percorso già battuto dall'originale. Nella seconda stagione, grazie a un gruppo di attori e guest star brillantissimo - tra tutti Sara Drago-Lea, la più centrata nel gruppo degli agenti, la combo di amiche matte Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi del primo episodio e l'ispiratissimo Gabriele Muccino del secondo, senza dimenticare Sabrina Impacciatore, fake madrina di Venezia nell'ultimo - se ne è discostato in modo evidente. Insomma, oggi Call My Agent assomiglia più all'italianissimo Boris che al papà francese. E non potrebbe funzionare meglio.
Lo psicodramma delle star italiane è uno spasso
La vera forza di Call My Agent non è solo la scrittura, una meta-narrazione che racconta il lato più segreto e cattivo del mondo dello spettacolo italiano (Lisa Nur Sultan è l'artefice della sceneggiatura della prima e della seconda stagione. Purtroppo non ci sarà per la terza, già confermata) e neanche il cast, che nel 2023 ha perso un elemento fondamentale come Marzia Ubaldi (Elvira). Vincono soprattutto le guest star che hanno accettato di diventare parte di un affresco in cui, sostanzialmente, devono prendersi in giro esasperando tratti del loro carattere o delle loro carriere senza troppe remore. Così nella prima stagione abbiamo visto Paola Cortellesi nei panni della secchiona che vuole fare sempre bella figura e Pierfrancesco Favino troppo calato nei panni di Che Guevara pure nella vita vera; nella seconda stagione arrivano le amiche (per davvero) Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, Elodie inseguita da un fan stalker, Gabriele Muccino che esagera i luoghi comuni da sempre associati ai suoi film, Dario Argento in un cameo spassosissimo. E poi ancora Claudio Santamaria, Serena Rossi e Davide Devenuto, Gianmarco Tognazzi e Massimiliano Caiazzo.
Tra i recurrent tornano la preziosa Emanuela Fanelli nei panni dell'attrice mitomane dalla grande autostima Luana Pericoli e Corrado Guzzanti che fa ciò che sa fare meglio: ovvero tutto. Sullo sfondo rimane la CMA, agenzia di star allo sbando che annaspa in un mare di celebrità viziate, di problemi inconsistenti, di ostentazione, di shitstorm, di vizi e di capricci. Il risultato è uno spasso. Ad avercene di serie tv così.
