Eravamo appena tornati dalle vacanze invernali quando Louis Vuitton ha rilasciato il comunicato che il mondo aspettava da circa un anno – da quando ha detto addio, troppo presto, a Virgil Abloh annunciando che la collezione per il prossimo inverno sarebbe andata in scena nel primo pomeriggio del 19 gennaio. Ad anticiparla, un invito ispirato al ciak di un set cinematografico: in questo caso, quello diretto dai registi Michel e Olivier Gondry, che hanno ambientato i nuovi capi e accessori della maison in una casa costruita ispirandosi ai propri ricordi, in cui osservare le prime fasi della crescita. Come annunciato dalla maison simbolo del gruppo LVMH, lo show non ha visto solo la partecipazione di una star di fama mondiale, che a poche ore dalla presentazione abbiamo scoperto essere Rosalía, ma soprattutto quella di Colm Dillane, ideatore del brand KidSuper che, «In altre parole», è stato «Inserito» nel menswear design team per (re)immaginare le icone del grande marchio di lusso con il suo stile unico.

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Quella di Colm Dillane, che ricorderemo per sempre come il primo guest designer di Louis Vuitton dopo la scomparsa di Virgil Abloh, è una storia che in un certo senso inizia dalla fine. «Voglio che sia chiaro quanto ho lavorato duramente, quante poche connessioni ho avuto una volta, quante cose diverse ho dovuto imparare. So che è inaspettato, ma forse ho lavorato abbastanza duramente per meritarmelo», ha dichiarato a Esquire. Per lui, East Sider classe 1991, tutto è cominciato a soli 15 anni, distribuendo T-shirt stampate con i suoi amici tra i corridoi del loro liceo di Brooklyn, per poi trasformare la sua stanza di dormitorio alla New York University in un negozio streetwear. Prossimo all'espulsione, si trasferisce al numero 354 di Broadway street, situato nel cuore del suo quartiere. In quell'edificio di mattoni blu, dove Dillane ha convissuto a lungo con altri giovani creativi di ogni settore, nasce KidSuper.

Moda 2023: tutto sullo show di Louis Vuitton in collaborazione KidSuper

Pensando ai cult dell'etichetta creata da Colm Dillane per dare un'alternativa a chiunque non potesse (o non volesse, per opporsi al processo di omologazione che cominciava a contagiare lo streetwear) permettersi marchi come Supreme, di cui è appena uscito il documentario intitolato Riding the Bull, la prima cosa che viene in mente, come ricordato anche da Complex, sono i capi Kissing, i cui disegni sono realizzati per assomigliare a due persone che si baciano quando sono completamente chiusi. Dopo aver fondato ufficialmente il suo marchio, nel 2018, Dillane ha presentato domanda alla Fédération de la Haute Couture et de la Mode per ben tre volte prima di essere ammesso, nel 2019, all'interno del calendario parigino: per celebrare il grande passo, ha stampato la lettera di accettazione sull'abito che ha aperto il primo show di KidSuper.

Complici le presentazioni «Spettacolari» che sono seguite nel corso delle stagioni (dall'asta di Superby's all'evento di stand-up comedy Funny Business previsto per il 21 gennaio al Casino de Paris) e l'indissolubile legame con celebrity del decennio (come Princess Nokia, Dua Lipa, Bad Bunny, J Balvin o Neymar), nel 2021 Colm Dillane ha vinto il premio LVMH Karl Lagerfeld. A riconoscerne il talento, in quell'occasione, Marc Jacobs, Stella McCartney, Kim Jones, Jonathan Anderson e lo stesso Virgil Abloh. Un giro intorno al sole dopo, Dillane è stato menzionato tra i 100 innovatori del momento da Vogue Business e candidato anche al titolo di Designer emergente americano dell'anno ai CFDA Awards.

Se ci troviamo davanti al legittimo erede di Virgil Abloh (al cui ruolo sembravano candidati anche Martine Rose, Samuel Ross di A-Cold-Wall e Grace Wales Bonner) è una domanda che si pongono in molti. Di certo, sono evidenti i numerosi punti in comune tra i due designer. Come il fondatore di OFF-WHITE, anche Colm Dillane nutre una grande passione per l'arte ed è propenso alle collaborazioni creative: tra tutte, vanno menzionate quelle di KidSuper con Puma, Suicoke, Jagermaister. D'altronde, la stessa collezione di Dillane per Louis Vuitton è stata realizzata con Lina Kutsovskaya, che ha curato la scenografia, e con la regia di Michel e Olivier Gondry, il tutto in accordo con l'approccio collettivo instancabilmente promosso dall'ultimo direttore creativo del grande marchio di lusso.

Colm Dillane, che ha raccontato a Vogue Runway come «Quel giovane che crede che tutto sia possibile» era ed è ancora alla base del suo lavoro come designer, ha raccontato di aver iniziato con i tutorial su YouTube e di non saper neanche cucire. Ma come ha scritto anche il New York Times, che lo ha definito un «Irrefrenabile generatore di idee», nell'odierna industria di moda i designer hanno bisogno di avere molto di più che ago e filo nelle loro cassette degli attrezzi. Se Dillane di KidSuper sia quindi il primo di una lunga serie di guest designer che si susseguiranno negli studi di Louis Vuitton, o il prescelto successore di Virgil Abloh, non è dato sapere: quel che è certo è che la decisione di nominarlo guest designer nasca con l'obiettivo di scrivere una nuova pagina della storia della maison di lusso più importante al mondo.