Niente quadro strumenti sopra il volante. Niente casse altoparlanti integrate nelle portiere. Niente pulsanti, o quasi, neanche sul telecomando di apertura e chiusura. Volvo EX30 riscrive i canoni di progettazione dell’automobile, sulla del scia del tanto decantato less is more. In realtà, dietro al SUV più piccolo di sempre realizzato dal brand svedese, si nasconde un approccio che va ben oltre l’eliminazione del superfluo.

La parola d’ordine, infatti, è sostenibilità. EX30 è innanzitutto 100% elettrica, in linea con il percorso che dovrebbe condurre Volvo - almeno secondo programmi - a produrre solo vetture a zero emissioni entro il 2030. Poi, oltre a contenere una buona parte di materiali riciclati (25% di alluminio, 17% di acciaio, 17% plastica), è sua volta riciclabile al 95% alla fine del suo ciclo di vita. E ha un’impronta di carbonio ben inferiore a quella di qualsiasi altra vettura del marchio.

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È una Volvo, in tutto e per tutto, basta un’occhiata. Identità scandinava e design minimalista: all’esterno, con i suoi sbalzi contenuti e i cerchioni di ampio diametro, ma soprattutto all’interno dell’abitacolo, che è il trionfo dell’essenzialità. Sia per quanto riguarda le linee che per quel che concerne i comandi. Di tasti, infatti, ne troviamo pochissimi, neanche appunto sulla chiave di blocco/sblocco: basta infatti avvicinarsi con la personale key-tag e l’auto si mette in funzione.

Settando automaticamente le preferenze di quello specifico guidatore: dalla temperatura dell’aria alle impostazioni di navigazione, fino alle stazioni radio in memoria. La tecnologia è infatti l’altro fiore all’occhiello di EX30, che racchiude tutti i controlli principali all’interno di un tablet centrale: la plancia così resta pulita, senza comandi fisici, tutto - o quasi - passa dal touch screen, con un sistema di infotainment basato su Android che include Google e Apple CarPlay wireless.

Tecnologia che, ovviamente, supporta anche la sicurezza, da sempre punto di forza del brand svedese: dal sistema di allarme con segnali visivi e sonori che ti avvisa se mentre stai per aprire la portiera arriva un altro utente del traffico - ad esempio una bici o uno scooter - fino al sensore dietro al volante che, insieme ad un algoritmo, analizza i movimenti degli occhi e del viso circa 13 volte al secondo e rileva se il conducente è distratto, stanco o in situazioni di pericolo

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«A prova di città», verrebbe da dire. Anche se noi l’abbiamo provata in un percorso misto, che dalla periferia di Bologna ci ha portati sin sull’Appennino, tra autostrada, provinciali e tornanti di montagna. La EX30 si è comporta bene sempre, con uno sterzo preciso, sospensioni che attutiscono i tratti sconnessi e tutti i generi di aiuti alla guida, dal cambio di corsia alla gestione della velocità, che - riprendendo il tema della sicurezza - monitorano l’ambiente circostante.

Relax e allo stesso tempo divertimento, grazie ad un’anima sportiva che ti inchioda al sedile: nella sua versione più potente - la Twin Motor Performance - raggiunge i 428 CV, per uno scatto da 0 a 100 km/h in appena 3,6 secondi (ma anche la versione Single Motor Extended Range con 272 CV sprinta da 0 a 100 km/h in soli 5,3 secondi). E per parcheggiare una volta arrivati a destinazione? Selezioniamo lo stallo libero sul tablet e lasciamo che a guidarla sia un’impeccabile Park Pilot.

«Da quando è stata lanciata, nel 2023, oltre duemila clienti hanno comprato la EX30 senza ancora la vettura fisica», ha ricordato Michele Crisci, presidente di Volvo Car Italia. «E le vendite di gennaio-febbraio sono già oltre le 600 unità. L’auto quindi sta andando molto bene e siamo in attesa degli eco incentivi, che comporteranno una naturale accelerazione delle vendite: quest’anno abbiamo in previsione di consegnarne 4550, nostro all-time record per una vettura elettrica in Italia».



«Una previsione che, proprio in virtù degli eco incentivi, pensiamo sia sottostimata», ha concluso. «Ad ogni modo siamo estremamente soddisfatti della EX30. Che siamo convinti possa essere davvero un game changer nella crescita dell’elettrificazione nel nostro Paese: d’altronde credo che questa sia la prima auto che accoglie il concetto di sostenibilità a 360 gradi».