Negli ultimi anni, le persone hanno sviluppato una nuova sensibilità per la mobilità green preferendo alternative sostenibili ed economiche all'automobile, complice anche l’aumento vertiginoso dei prezzi dei carburanti e la necessità di liberare lo spazio urbano. Per far sì che il concetto di “città sostenibile” diventi realtà, occorre d'altra parte partire da idee semplici ed efficaci: è questo che ha spinto Lynk & CO, casa automobilistica cino-svedese, a realizzare un progetto che dà il via a una rivoluzione nel settore delle quattro ruote. Un progetto che ha raggiunto anche l'Italia.

xpinterest
Courtesy

In pieno centro a Milano, per la precisione in Corso Venezia 6, accanto a Piazza San Babila, ha di recente aperto il secondo club italiano di Lynk & CO (il primo è a Roma, da marzo 2022), store del brand automobilistico dedicato a soluzioni di mobilità innovative e sostenibili. Un luogo cool, molto diverso dalla tradizionale idea di concessionaria: «È un club», spiega Alain Visser, Ceo di Lynk & CO. Si tratta di un vero un punto di incontro per i membri, fra mobilità, design e intrattenimento - al suo interno c'è anche un stanza per la lettura dei tarocchi. L'obiettivo è offrire ai propri membri la possibilità di condividere le loro auto, riducendo così il numero di veicoli prodotti e impiegando meglio gli spazi urbani. Spazi urbani che finalmente potrebbero essere immaginati – e realizzati – per gli esseri umani e non per i veicoli.

Milano sostenibile 2023, intervista a Alain Visser, Ceo di Lynk & CO

Come spiegherebbe a parole chiavi il concetto di mobilità urbana? E come impatterà su Milano?
«Mobilità e sopra il possesso dell'auto è per Lynk & CO un aspetto centrale. Ci piacerebbe ridonare le città alle persone e liberarle dai grandi spazi occupati per costruire dei parcheggi, secondo noi e la nostra community l’auto non è più una questione di possesso. E, per comprendere l'impatto che Lynk & CO può avere sulla città, basta pensare che attualmente un’automobile viene usata per il 4% del tempo: il nostro obiettivo è di farla circolare più a lungo ed è per questo che offriamo ai nostri soci anche un servizio come ilcar sharing. Così facendo si ridurrà il numero di auto che circoleranno per strada, portando a ridurre di conseguenza il numero di parcheggi, che potranno in questo modo essere utilizzati in svariati modi, come ad esempio la creazione di spazi verdi nelle città».

Qual è il ruolo della sostenibilità in questo nuovo progetto?
«Un aspetto come la sostenibilità per noi è fondamentale, pensa che la maggioranza dei nostri dipendenti – persone che non avrebbero mai lavorato per una Casa automobilistica – è qui per questo, se non avessimo una strategia credibile sulla sostenibilità ci lascerebbero. L’industria automotive dice di essere sostenibile perché produce modelli elettrici, ma non basta e noi proviamo ad andare oltre: la 01 è la prima auto al mondo con sedili ECONYL® (un materiale prodotto da reti da pesca riciclate e altri materiali di scarto), i materiali utilizzati all’interno dei nostri Club sono ecosostenibili e nel 2022 siamo riusciti a utilizzare il 100% di elettricità rinnovabile in tutte le nostre attività, dai Club agli uffici. Ma ciò che più conta è che stiamo puntando tutto su un utilizzo dell’auto più sostenibile. Non c’è bisogno di lavorare sui volumi quando si può operare sul tempo di utilizzo».

Qual è il segreto per unire bellezza ed efficienza per Lynk & Co?
«Non esiste un vero e proprio segreto, abbiamo voluto dare vita a un’auto che fosse funzionale e adatta a diversi stili di vita e alla fine è venuta anche bella. La nostra filosofia di partenza era ridare spazio alle nostre città, non vivere più in funzione dell’auto e ci siamo chiesti se davvero potessimo prevedere un mondo in cui la vettura non è un possesso. L’efficienza è forse intrinseca nella nostra anima svedese, ma è stato facile combinare questi due aspetti e la nostra community in crescita ci dimostra che la nostra formula non solo è apprezzata ma funziona».