Bollicine pregiate, crudità di mare e croissant: l’aeroporto di Orly accoglie le nostre Lancette come se fosse l’inizio di una vacanza tra amiche. La pacchia dura poco, qualche minuto e le ragazze saltano in macchina per il primo vero test dell’avventura del Rallye Des Princesses: un corso di regolarità obbligatorio, da affrontare insieme alle altre “esordienti” della competizione… les italiennes stanno arrivando!
Rego…che?
Detto così sembra quella materia che al liceo non riuscivate proprio a farvi piacere, mentre in questo caso la soggezione lascia presto il campo al divertimento. Qualche ora in aula a imparare l’abc e poi via in macchina nelle campagne intorno a Parigi, roadbook alla mano.
La regolarità è una disciplina molto praticata anche in Italia, ma conosciuta a pochi e per lo più ai signori uomini. Poche regole: percorrere alla velocità indicata e nel tempo stabilito un percorso tracciato nel roadbook come una mappa del tesoro con tanto di controlli e commissari durante il percorso… chi si avvicina più al tempo indicato vince!
Niente navigatore o cellulari in aiuto, l’unica carta vincente è il co-pilota, ossia chi siede al posto del passeggero, che sarà impegnato con cronometro e cartina a dare le giuste indicazioni… quindi sceglietevelo con cura, ci vuole fiducia totale e un’intesa perfetta!
Il vero divertimento? Fare strade sconosciute nella campagna parigina scoprendo che vale la pena di allontararsi un po’ dal centro cittadino e dagli arrondissement per immergersi nella natura, magari nelle vecchie strade vicinali di Mennecy. Cn un obiettivo: non perdersi e far capire ai francesi anche noi italiani possiamo essere puntualissimi!
Macchina alla mano e “regolari” come un orologio non ci siamo fatte sfuggire l’occasione (dopo il corso, molto serio) di passare un fine settimana fuori dalla Ville Lumiere alla scoperta di Reims: bellissima, ricca di storia e culla dello champagne. Ecco qualche dritta:
Prima di Reims prendetevi una (sola) giornata di ambientamento a Parigi
Non mollate gli ormeggi per il countryside francese senza aver speso comunque qualche ora a Parigi. Se siete motorizzate l’occasione è ghiotta per costruire un itinerario a quattro ruote dando un’occhiata ai nuovi quartieri super cool o ai “navigli parigini” del decimo arrondissement.
Guidate con calma, la strada è già parte dell’esperienza
Paesaggi verdeggianti simil-Toscana, paesini pittoreschi e occasioni per una pausa dal viaggio, ristorantini e cantine da visitare quasi a ogni svolta. Se siete fortunati e trovate un oste chiacchierone ci metterete poco a sapere tutto dei monaci che hanno messo a punto la tecnica di produzione dello champagne per avere un’alternativa sfiziosa al te’ o di Madame Pommery, che lo amava perchè dolce pur senza essere zuccherato (health-conscious ante-litteram) e ha contribuito a renderlo un simbolo di lusso planetario.
REIMS: meta ideale per santi, gourmet e appassionati di arte moderna
Se siete anime gentili, REIMS ha tutto quello che vi serve, a 90 minuti dalla capitale: una stupenda cattedrale, le sedi delle migliori maison di champagne al mondo e collezioni d’arte moderna tanto curate quanto poco conosciute. Potrete visitare le cantine dove i monaci preparavano lo champagne, con una controindicazione: le vere chicche sono sottoterra, nei cunicoli dove le celebri bollicine affinano al meglio, quindi se non siete dei fan degli spazi chiusi meglio proseguire altrove nella scoperta della campagna parigina.