C'è chi parla di dry January, chi di dry dating e sober curiosity e chi ancora di trend NoLo. In qualsiasi modo lo si voglia definire e a qualsiasi termine ci si voglia appigliare, nel 2024 c'è un'unica grande verità: bere alcolici non è più di moda e a dirlo è proprio la Gen Z. In poco più di trent'anni si è passati dalla generazione degli eccessi, delle vite sregolate figlie del «sex, drugs and rock and roll», a una che invece mette in discussione estetiche, principi sociali, culturali ed etici di quella passata rivalutando perfino un aspetto che nell'immaginario collettivo è sempre stato associato ai giovani: l'alcol.

bere alcolici è passato di moda per la genzpinterest
Instagram

Perchè alla Gen Z non piace bere alcolici?

Il report del 2024 di Instagram Trend Talk ha connotato la Gen Z, ovvero i nati tra il 1997 e il 2010, come una generazione caratterizzata da una profonda consapevolezza di sé (a tal punto che alcuni parlano anche di iper-consapevolezza) che passa attraverso il proprio benessere fisico e mentale. E sarà proprio grazie a questa consapevolezza che la Gen Z affrontarà un percorso di crescita che farà da traino a tutti i trend riguardanti il miglioramento personale e la crescita. Mai come in questo caso, infatti, una generazione di giovani è stata attenta ad aspetti come la psicoterapia, la cura della pelle, del corpo e l'accettazione di sé. Tutte consapevolezze che hanno inevitabilmente messo in discussione perfino il bere alcolici, consci non solo delle conseguenze negative che esso può avere sul corpo (dall'aumento del cortisolo ai danni al fegato, fino a rendere la pelle spenta) ma anche di quelle che si riflettono sulla mente e sulla qualità della vita. A questo scenario si è aggiunto il cosiddetto fenomeno dell'anxiety economy, ovvero la preoccupazione della gestione dei soldi, che negli ultimi anni ha fatto prevalere il consumo di bevande analcoliche proprio perché più economiche. Così, come ha dimostrato un'indagine di Marketplace, solo il 21% dei giovani della Gen Z beve super alcolici quando esce la sera, a fronte del 41% dei Millennial.

Cosa sono dry January, dry dating e sober curious

Queste evidenze hanno dato vita ad una serie di trend che partono dal dry January (che in italiano si traduce come «gennaio secco»), un mese in cui, un po' come il Veganuary, si sfidano le persone a non assumere alcolici, fino ad arrivare a dry dating e sober curious. Se è vero che i social sono lo specchio di ciò che accade nella società, ecco che infatti TikTok si è in poco tempo riempito di video in cui soprattutto le ragazze parlano della loro esperienza di #drydating, raccontando cosa si prova ad andare a un appuntamento e rimanere sobri.

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A sottolineare tale tendenza è arrivata anche la giornalista Olivia Allen che in un articolo pubblicato su Dazed ha spiegato che «in una società in cui un primo appuntamento di solito implica bere fino all'ultimo, gli appuntamenti sobri stanno emergendo come una scelta consapevole e un modo per analizzare la situazione senza la foschia paralizzante dell'alcol e dell'impulsività». Insomma all'alcol, come è noto, si è sempre attribuito quel ruolo di traghettatore da una situazione di imbarazzo, disagio e paura ad una più spensierata e incosciente in cui semplicemente le cose accadono. «Essere sobri ci permette anche di vedere la persona accanto a noi nella chiara luce del giorno, e sebbene perdere tempo possa essere una delle grandi gioie della vita, perseguire connessioni insignificanti costruite su una base di ricordi sfocati la prima volta che ci si incontra, non è in realtà un prerequisito per trovare l'amore della tua vita», ha aggiunto Allen. Ed è così che invece, social ma anche celeb come Lana Del Rey, Demi Lovato o Bella Hadid, propongono come alternativa la sober curious, «la curiosità sobria» con cui provare a vivere le esperienze.

Il 2024 sarà l'anno delle bevande analcoliche (o quasi)

Stando a questi ultimi trend, il 2024 sarà l'anno alcol-free ma non drink-free. Anche se la Gen Z sembra stare rinunciando alle bevande alcoliche, non si priva del piacere di sorseggiare un buon drink in compagnia. Ed è per questo che adesso è boom di mocktail e bevande NoLo. I mocktail altro non sono che drink che imitano i cocktail per immagine e sapore senza però alcuna gradazione alcolica, mentre le bevande NoLo (no and low alcol) hanno un bassisimo contenuto alcolico e secondo l'International Wines and Spirits Record (The IWSR), la vendita di questa tipologia di bevande è aumentata del +7% nell'ultimo anno.

dry january bere non è più di modapinterest
kineuphorics//Instagram

Tutto ciò ha aperto nuove frontiere di business che aziende e celebrità non hanno perso occasione di cogliere. Se da un lato in America è esplosa l'amaro-mania, che ha reso gli amari italiani (che contengono per natura una gradazione alcolica medio-bassa) delle bevande cool e facilmente bevibili, dall'altro soprattutto oltreoceano sono nate una serie di bevande alternative all’alcol super Instagrammabili e anche con combinazioni di gusti molto particolari. Quello delle bevande analcoliche è dunque un mercato interessante che non a caso ha attirato anche Bella Hadid, paladina delle sober curious e co-fondatrice di Kin Euphorics, un brand di bevande analcoliche in lattina che si appresta già ad essere un prodotto "most wanted" tra Gen Z e non.