Paese dalla personalità spiccata e l’animo passionale, la Spagna è uno di quei posti che ha vivacità da vendere. La popolarità della cucina spagnola è aumentata di anno in anno e le ricette che nascondono una storia centenaria si sono fatte sempre più spazio tra le proposte gastronomiche mediterranee. Da non dimenticare che i piatti tipici spagnoli mescolano l’originalità mediterranea con quella araba senza tralasciare l’utilizzo di prodotti freschi, locali e di stagione. La Spagna è un paese dalle tante cucine e la sua ricchezza culinaria è legata al fatto che ogni regione offre specialità dai sapori unici. Ve ne sveliamo alcune.

Paella Valenciana come piatto di aggregazione

Parlando di piatti tipici spagnoli è doveroso menzionare lei: la Paella. Un intramontabile classico che ha abilmente varcato i confini iberici per conquistarsi una fama mondiale e le papille gustative di parecchia gente. Partiamo dal nome che riprende quello della pentola che si utilizza per cucinarla, la paella per l’appunto. Dal diametro di almeno 20 centimetri, la padella di ferro o acciaio può raggiungere dimensioni ben più grandi (consentendo così di preparare molte porzioni alla volta) e ha due maniglie anziché un manico così da poter sostenere il peso della pietanza. Tradizione vuole che la paella venga cucinata all’aria aperta utilizzando legna d’arancio perché ha la proprietà di dare alla vivanda un certo aroma e di mantenere il fuoco costante e facile da controllare.
Questo primo piatto tipico spagnolo nasce per conto di pastori e contadini che avevano la necessità di portar con sé un pranzo pratico creato con ingredienti locali. La paella doc è quella Valenciana ed ebbe origine nelle zone di campagna, il che spiega perché nella vera paella non c’è traccia di pesce ma è insaporita da pollo e coniglio oltre a fagiolini, zafferano e riso ovviamente.

Seppur realizzata con semplici ingredienti, la paella riesce ad accontentare anche i palati più esigenti soprattutto quando viene proposta la versione con il pesce: versatile e leggera, è ideale da cucinare per un pranzo in compagnia in quanto si presta ad essere un elemento aggregativo anche in occasione di avvenimenti e feste paesane durante le quali viene cucinata in strada.

La freschezza del tipico Gazpacho andaluso

È considerato uno dei tipici piatti spagnoli, una pietanza fresca dalle numerose proprietà benefiche per la salute. Si tratta di una zuppa fredda originaria dell’Andalusia ed è perfetta come antipasto o primo piatto estivo. Varianti della versione andalusa ce ne sono molteplici, come il Salmorejo tipico di Cordoba o quello bianco senza pomodori originario di Malaga conosciuto come Ajoblanco. L’origine del Gazpacho non è del tutto certa: sembra che risalga ai tempi dell’Impero Romano ma secondo altre documentazioni potremmo approdare anche in terra araba (in ebraico "Gazaz" significa "spezzettare"). I romani quando andavano in guerra si portavano sempre pane, aglio e aceto per preparare il pasto mentre marciavano. All'epoca non c'erano i pomodori, che sarebbero arrivati solo con la scoperta delle Americhe, così come i peperoni, i cetrioli e tutti ingredienti essenziali per la realizzazione del Gazpacho che entreranno nelle ricette solo a partire dal XVI secolo. La preparazione di questo piatto tipico spagnolo è più che semplice: dopo aver spellato e pulito i pomodori, metteteli in un mixer insieme a peperone, cipolla, e cetriolo tagliati a cubetti. Prima di frullare, aggiungete prezzemolo e basilico e prima di servire (rigorosamente fredda) insaporite la zuppa con sale, pepe e un filo d’olio extravergine d’oliva.

Polpo a la gallega, un secondo piatto tipico della Galizia

Piatto tradizionale della comunità autonoma di Galizia (situata nella parte settentrionale della Spagna), il polpo a la gallega chiamato anche “Pulpo á Feira” in castigliano si trova abilmente anche nei ristoranti o nelle tapas bar diffusi nel resto della Spagna. In occasione di sagre e fiere, tradizione voleva che i polpi venissero cucinati all’aria aperta da donne chiamate “pulpeiras” utilizzando pentoloni di rame per poi estrarli e lasciarli raffreddare appesi a dei ganci di ferro. La consuetudine era quella di servirlo a pezzettini su piattini di legno utilizzando mani o stuzzicadenti, oggi invece è possibile gustare il polpo a la gallega non solo in occasione di festa ma tutto l’anno in più locali della penisola iberica. Apprezzato molto da spagnoli e non, l’incredibile morbidezza del polpo è sempre accompagnata da patate (che devono essere cotte nell’acqua del polpo) e una nota leggermente speziata data dalla spolverata di paprika dolce o piccante. Il rosso della paprika dà un tocco di colore e vivacità ad una portata dal sapore tutto sommato delicato. Un piatto eccezionale, uno dei più rappresentativi e famosi del ricettario gastronomico spagnolo.