Natàlia Perarnau è una donna spagnola che ha avuto un'idea creativa, insegnare l'inglese ai bambini con un metodo alternativo. Ha aperto la sua prima scuola Kids&Us in Spagna, ma poi il metodo ha funzionato davvero e le scuole sono diventate tante, in tutta Europa, 11 solo in Italia. L'idea vincente di Natàlia sta tutta nel metodo, basato prima di tutto sull'ascolto permettendo, così, ai bambini di imparare l'inglese sin da piccolissimi (si può iniziare a 9 mesi) e di immergersi completamente nella lingua, attraverso il gioco e il divertimento. Le abbiamo chiesto come è nata l'idea, ma soprattutto come è riuscita a realizzare il suo sogno. Perché tutte possiamo imparare a vedere i nostri sogni diventare realtà.

Come hai avuto l'intuizione del tuo metodo? Volevo trasmettere l'inglese a mia figlia, ma non volevo parlare in inglese con lei perché non era la mia lingua, però ogni giorno le facevo ascoltare un cd. Mi sono accorta che lei era capace di costruire frasi semplici già a due anni, meglio di tanti studenti ai quali insegnavo inglese. Per mettere a punto il metodo ho osservato come un bambino acquisisce la lingua madre. Ogni giorno il bambino ascolta un cd che noi forniamo e che dura circa dieci minuti. Quando è a scuola, una volta alla settimana, le insegnanti creano un contesto nel quale il piccolo elabora ciò che ha ascoltato. Verso gli 8 anni, invece, si inizia a scrivere. Proprio come succede per la lingua madre, iniziamo dall'orale e poi arriviamo alla lettura e alla scrittura.

Quali sono stati i primi passi che hai compiuto per dare vita alla tua idea imprenditoriale? Quando devi partire da zero è importante essere costante, avere una routine ed essere disciplinati. Sono partita da una pianificazione. Ho imparato a usare i programmi di disegno, ho trovato un musicista, un disegnatore, un cantante e a poco a poco il sogno ha preso forma.

Quali sono state le difficoltà che hai incontrato? E come le hai superate? Il mondo del business è orientati agli uomini. Sono certa che se la banca avesse trovato un uomo in giacca e cravatta al mio posto, avrebbe avuto meno resistenze ad accordare un prestito. Non mi prendevano sul serio. Ho avuto qualche difficoltà anche a gestire la vita professionale con quella familiare ma ho risolto grazie al grande aiuto e alla comprensione che ho avuto da parte del mio compagno. Ho rinunciato ad alcune cose come qualche abito in più o alle vacanza, ma non erano veri sacrifici.

Che cosa deve avere un'idea di business per essere vincente? La passione che ci metti tu. Devi essere innamorata di quello che fai. Perché se non sei convinta non trasmetti la validità, la solidità e la bellezza della tua idea.

Com'è organizzata una tua giornata di lavoro? Viaggio molto e per questo le giornate sono spesso diverse tra loro. Quando sono a casa mi alzo presto e faccio 20 minuti di esercizi. Poi colazione e via al lavoro. In genere preferisco starmene tranquilla in ufficio a creare nuovi progetti, non amo i meeting ma devo farli. E poi il più delle volte scopro che sono stati davvero utili. I viaggi mi servono tantissimo per trovare l'ispirazione e le soluzioni più adatte. Mi aiuta molto avere un contatto costante con i direttori delle scuole, con i genitori e i bambini. È un lavoro creativo, quando hai risolto un problema ne sorge un altro. Ci sono sempre sfide nuove, ma questo è il bello!

Come hai sconfitto la tua più grande paura? Alimentando la fiducia in me e in quello che sto facendo. All'inizio pensavo: "ok, sei stata molto creativa e se questa creatività si esaurisce?". Può succedere, allora ho letto un libro che dice che bisogna essere positivi e che la creatività arriva quando sei rilassato. Avevo paura del fallimento, ma quando tu fai qualcosa con il cuore, ci metti tutta te stessa e sei onesta, il risultato è sempre valido. Quando si tratta di lavoro non c'è la buona fortuna. La buona fortuna la creiamo noi.

La frase che ti ripeti più spesso? Se hai la volontà trovi la strada per tutto.

A chi ti ispiri per il tuo lavoro? Ho una persona seduta di fronte a me in ufficio che è la fonte di idee e ispirazioni. Si tratta della mia collaboratrice Susanna, ma è anche una fatina. È stata con me sin dal primo giorno in cui ho iniziato questo progetto. È una disegnatrice e mette il colore alle mie idee, siamo complementari e a volte non c'è bisogno di parlarci per capirci.

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Valentina Ciannamea
Visual Desk Managing Editor

Giornalista, mi occupo di video, se scrivo lo faccio di attualità, spettacolo, coaching. Appassionata di crescita personale, adoro le storie di chi realizza i propri sogni, amo il coraggio di chi rischia, il mare 🌊 e i cavalli🐎.