L'estate sul litorale è un sogno per molti italiani. Attesa e anelata con i suoi weekend fuori porta e le settimane di intenso relax, spesso non fa in tempo ad arrivare che già la si sente scivolare via dalle mani, in un inafferrabile scorrere del tempo che presto riporta tutto alla normalità. Con benefici indiscussi su mente e corpo, le vacanze sulla battigia o a bordo vasca hanno però dei lati oscuri che, in un modo o nell'altro, accomunano una buona fetta di chi, apparentemente, sembra godersi l'idillio del momento da sotto l'ombrellone a righe colorate.

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Ancora prima di sdraiarsi sul lettino alla ricerca di una posizione che faccia sentire a proprio agio, infatti, ad attendere c'è il nemico più grande di chi con il proprio corpo fa fatica a instaurare un rapporto di accettazione e amore: lo specchio. Davanti a quello specchio, con indosso solo un costume, ecco che tutte le fragilità vengono a galla, travolgendo con un'ondata di ansia l'autostima e l'amore per sé stessi. Un fenomeno, questo, che interessa quasi un italiano su due e che è riconosciuto sotto il nome di Bikini Blues.

Perché la prova costume causa ansia?

Aspettative non corrisposte, una sensazione di fallimento, insicurezze che ci si porta dietro da anni, ma anche il confronto con gli altri e con gli standard di bellezza su cui si basa la società sono tutti fattori che contibuiscono a generare ansia quando arriva il momento della prova costume. Come ha rivelato uno studio di MioDottore, il Bikini Blues colpisce il 45% degli italiani, di cui il 60% interessa le persone di sesso femminile, sottoposte intrinsecamente a canoni estetici rigidi e distruttivi. Percentuali che non stupiscono se si considera che per l'89% degli italiani l'aspetto esteriore rappresenta un aspetto importante ma che, sul totale, meno della metà apprezza i suoi connotati fisici (fonte: Philips Lumea). L'ansia inizia a generarsi già in fase di shopping, dove il timore di non trovare un costume che sappia valorizzare il proprio corpo si aggiunge alle imperdonabili luci dei camerini, capaci di evidenziare anche il dettaglio più invisibile, per poi consolidarsi quando arriva il momento di togliersi i vestiti davanti agli occhi di tutti, specie di amici e vicini di ombrellone.

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Per mitigare questo stato angoscioso, pratica comune (39%) è quella di camuffare parti del corpo come addome e gambe con un pareo o una camicia leggera. Ma siamo davvero sicuri che sia questa la soluzione migliore per superare il senso di inadeguatezza?

Bikini blues: come affrontare l'ansia della prova costume

Per quanto nascondere possa tradursi in una sensazione di sollievo per chi prova vergogna del proprio corpo, ciò che davvero è necessario fare per scacciare l'ansia causata dalla prova costume è lavorare sul sé, sulla connessione tra mente e corpo, sull'amore che ognuno merita di dedicare alla sua unicità. Come suggerisce la Dottoressa Marilena Nacci, psicologa di MioDottore, per rendere tutto questo possibile e vivere l'estate con la dovuta tranquillità è necessario instaurare un rapporto più sincero con sé stessi, analizzando innanzitutto le cause alla base del disagio, così da elaborare possibili traumi, liberarsi dal giudizio critico nei propri confronti e creare una nuova consapevolezza. Un processo lungo e complesso da affrontare auspicabilmente con un esperto, ma che condurrà a benefici impagabili e a innamorarsi, finalmente, del proprio corpo. Questo lavoro sulla mente diventa ancora più efficace se effettuato all'unisono con il corpo attraverso una routine improntata a supportare il benessere psicofisico e che comprenda quindi attività sportiva, esercizi di meditazione e di respirazione, una passeggiata all'aria aperta, o qualsiasi altra pratica capace di allontanare le insicurezze e l'ansia.

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Mentre si pratica una di queste attività, in particolare durante lo sport, l'organismo mette in moto un meccanismo di produzione di ormoni buoni per l'umore, quali endorfine, serotonina e dopamina, che favorisce al contempo l'espulsione delle tossine ed energie negative accumulate nell'arco della giornata. La meditazione, invece, si rivela efficace nel promuovere l'ascolto del sé, sia attraverso sessioni mirate a sbloccare i chakra, che semplicemente riportando l'attenzione verso l'interno attraverso un qualche esercizio di pranayama. Molto utile nei momenti in cui l'ansia prende il sopravvento è l'esercizio della "respirazione quadrata", una tecnica in cui all'inspirazione e all'espirazione vengono alternati momenti di sospensione a polmoni pieni e vuoti che, in un solo una manciata di minuti, riesce a calmare tutto il corpo, pensieri inclusi.

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Alice Nardiotti

Non credo negli astri, eppure sono dannatamente Gemelli. Se chiedete alle amiche, mi definiscono saggia, io preferisco coi piedi per terra. Amo esplorare e viaggiare con le parole, le emozioni e i sensi, per questo scrivo anche di beauty.

Il mio passatempo preferito? Fermarmi a osservare quello che mi circonda e captarne l'essenza.