Il movimento Body Positivity ci ha aiutato a fare molte conquiste. Ci ha insegnato, ad esempio, a stare bene con il nostro corpo, a dimenticare la Fatphobia e a riconoscere il Thin Privilege quando lo vediamo. L'accettazione della bellezza in tutte le sue forme ci ha fatto fare passi da gigante, svegliando le coscienze e permettendo - finalmente - un rappresentazione più varia del corpo femminile e maschile, anche semplicemente nelle taglie disponibili nei negozi o nella rappresentazione del corpo in pubblicità e social media. E, se lo scopo è sempre e comunque l'accettazione del corpo in tutte le sue mille, bellissime sfaccettature, il movimento Body Positive ha anche mostrato alcuni limiti. Il marketing spietato, tanto per cominciare, ma anche una certa estremizzazione del concetto stesso di rappresentazione inclusiva. Il rischio, infatti, è che a passare sia un messaggio sbagliato. Perché non accettare il proprio corpo e volerlo cambiare o migliorare non è una colpa, non è segno di debolezza e non significa voler sottostare ai canoni di bellezza imposti dalla società. Accettare passivamente qualcosa che non ci piace in nome di una presunta adesione alla Body Positivity, infatti, è sbagliato almeno quanto volerlo fare per accontentare gli altri.

Body Positivity e tabù: eliminare le forzature

Amare il proprio corpo non è facile: l'insicurezza e il confronto inevitabile con i modelli che ci vengono proposti può essere deleterio. Una ricerca Lookiero - lo riporta l'Ansa - ha evidenziato come una donna su due dichiari di non amare il proprio corpo. Addirittura, l'88% ha affermato di voler cambiare qualcosa del proprio corpo. E allora? Accettarsi è una cosa bellissima, auspicabile, ma anche non piacersi e lavorare sulle proprie insicurezze lo è. Un miglioramento che può avvenire tanto a livello psicologico, attraverso la progressiva accettazione di sé al di là dei canoni di bellezza standardizzati, quanto fisico. Certo, perché decidere di ricorrere alla dieta, all'attività fisica e persino alla chirurgia per sentirsi meglio non deve essere un tabù. Se la Body Positivity ci ha insegnato qualcosa, infatti, è che ogni corpo deve essere accettato, anche quelli in fase di miglioramento. Non dimenticate, infatti, che i motivi per cui decidete di cambiare sono solo vostri e non dovete rendere conto a nessuno, tanto meno alla Body Positivity nella sua forma più severa.

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Natalia Mantini / Refinery29 for Getty Images//Getty Images
Body Positivity significa accettare anche di voler cambiare.

Il cambiamento è una dimostrazione di coraggio

Il vero insegnamento da trarre dalla Body Positivity è non giudicare. Che si tratti di un corpo, una taglia, un colore, una forma...ognuno è libero di essere chi preferisce e di mostrare il suo corpo come crede. E, anzi, avere il coraggio di ammettere a se stessi che qualcosa non ci piace e di volerlo cambiare è una dimostrazione di forza da non trascurare. In fin dei conti, se il significato ultimo di Body Positivity è amare il proprio corpo, fare di tutto per amarlo ancora di più non è parte stessa del movimento?

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Beatrice Zocchi

Beauty addicted per vocazione, ho fatto della ricerca della skincare perfetta una missione. Amo scovare nuove tendenze, ma non chiedetemi di tingermi i capelli. Mai sottovalutare il potere della bellezza: il rossetto giusto può cambiarti la giornata.