In tempi di Period Pride dobbiamo essere orgogliose del nostro ciclo mestruale, un orologio ormonale perfetto e armonioso che in modo regola la vita di ogni donna in età fertile, dal menarca (la prima mestruazione) alla menopausa.

La magia del nostro ciclo passa anche dalla sua regolarità. Quante ragazze e donne hai sentito dire a proposito del proprio ciclo che sono "come un orologio" per indicare che le mestruazioni si presentano puntuali con la stessa cadenza ogni mese. Proprio questa regolarità è un indicatore fondamentale per valutare lo stato di salute delle donne e il suo venir meno può essere un campanello d'allarme che qualcosa non va.

Per parlare di ciclo mestruale irregolare quindi non si può non parlare prima di ciclo regolare. Per convenzione diciamo che un ciclo è regolare quando ha una durata di 28 giorni che si contano a partire dall'inizio delle mestruazioni fino alla comparsa delle mestruazioni successive. È bene precisare però che il "28" è appunto un valore medio e secondo quanto indicato anche dall'Istituto Superiore di Sanità:

"il ciclo è definito regolare quando la sua durata è uguale ogni mese, a prescindere dal tempo intercorso tra le due successive mestruazioni".

Quindi sarà regolare anche un ciclo mestruale di 24 giorni, così come uno di 35, purché sia questa la sua durata ogni mese. Al contrario, leggiamo sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità, un ciclo è irregolare

"quando la durata degli intervalli varia di mese in mese, passando da cicli molto brevi a cicli molto lunghi o assenti (amenorrea)".

Il primo passo per conoscere il nostro ciclo mestruale è quindi quello di prendere nota della sua durata, mese dopo mese. Questa potrà sembrarti una cosa banale, invece è fondamentale per individuare subito un ciclo irregolare e parlarne con il/la ginecolog*. Inoltre ci sono anche altre variabili da considerare per comprendere la regolarità di un ciclo, se il flusso è scarso o molto abbondante oppure se il sanguinamento dura tre giorni o magari sei... ogni donna è unica e la regolarità del suo ciclo è solo sua.

Ma allora, quando rivolgerti al/alla ginecolog* e quali possono essere le cause di un ciclo irregolare e quali i sintomi da tenere d'occhio? E cosa fare se all'improvviso il tuo ciclo cambia e perde la sua regolarità? Posto che il primo passo è sempre quello di eseguire una visita specialistica per chiarire le cause del ciclo irregolare, ecco un piccolo vademecum.

Ciclo irregolare, quando prenotare una visita

L'Istituto Superiore di Sanità suggerisce di consultare un medico "se l’intervallo tra una mestruazione e la successiva diventa molto breve per almeno un paio di mesi consecutivi, sotto i 21 giorni, o se la mestruazione supera i 7 giorni ed è abbondante per tutta la sua durata". È opportuno fare un controllo anche in caso di cicli molto lunghi o assenti (con test di gravidanza negativo). Anche in caso di dolori mestruali intensi e invalidanti può essere opportuno un controllo tempestivo per escludere la presenza di endometriosi.

Ciclo mestruale irregolare, le cause possibili

  • L'età. Cicli mestruali irregolari possono essere normali in adolescenza (fino ai 20 anni circa) e nella fase precedente alla menopausa (dopo i 45 anni).
  • Alterazioni ormonali - come ad esempio la sindrome dell'ovaio policistico - da indagare con esami specifici.
  • Patologie quali fibromi uterini, polipi, tumori all'ovaio da escludere con il pap test.
  • Stress.
  • Disturbi alimentari.

Ciclo mestruale irregolare, come si cura

Sebbene in molti casi si ricorra alla terapia ormonale e all'impiego della pillola estroprogestinica, proprio per la complessità e la varietà dei fattori che possono interferire con la regolarità del ciclo mestruale, le cura per regolarizzare il ciclo devono essere studiate appositamente per la donna e per il suo caso specifico dal/dalla ginecolog* curante.

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Michela Fiorentino Capoferri
WEB CONTENT EDITOR

Filosofa di formazione e web editor di professione, ho una mente digitale e uno spirito analogico. Colombiana per metà, amo ballare e ascoltare qualsiasi genere musicale dalla cumbia alla trap, ma il palato è italiano al 100% e gli spaghetti al pomodoro sono la mia formula per la felicità.