Sembra una domanda retorica, in realtà non è poi cosi scontata: chi non vorrebbe passare almeno una volta il Natale su una spiaggia? Ci sono casi eccezionali certo, ma leggendo i messaggi ricevuti ultimamente, credo siano rimasti in pochi a non voler provare almeno una volta questa l’esperienza.

Quest’anno, la tradizione del cenone natalizio con la famiglia, il freddo, la corsa ai regali e le partite a tombola sono state rimpiazzate da nuovi amici, vestiti leggeri e tante risate! Resoconto del giorno dopo, in diretta da un fantastico ostello in Thailandia: passare il Natale in un paese tropicale è un’esperienza che consiglierei a chiunque, ma del Natale come lo intendiamo noi, non ha molto in comune.

Tutto è surreale, il mondo sembra essersi capovolto all’improvviso: a 40 gradi all’ombra vedi spuntare cappellini rossi ovunque, alberi di Natale in spiaggia e le tradizionali canzoni natalizie sul litorale. Il mio primo pensiero è stato: “C’e qualcosa di storto!”. Successivamente ho realizzato che di
storto c’era ovviamente solo una cosa: la mia percezione del Natale. D’altronde, nell’emisfero sud, Australia, Sud Africa e tante altre regioni, sono da sempre abituati a festeggiare il Natale in spiaggia. Per loro sarebbe altrettanto surreale spenderlo col cappotto e di fronte al camino acceso.

Cosa aspettarsi da un Natale a 40 gradi? Anche in questo caso, credo esistano diversi modi di godersi l’esperienza. In un viaggio a tempo indeterminato, si sente più che mai la necessità di creare legami che, nonostante la brevità, siano significativi. Nel mio caso sono stata fortunata a riuscire a ricreare un Natale con il sapore di casa con affetti e nuove amicizie che hanno dato al mio Natale sotto il sole, un sapore familiare del tutto particolare, ma non meno intenso. Perché il Natale, che lo si spenda di fronte al camino o su una spiaggia è, soprattutto al di la del suo significato religioso, il simbolo della famiglia riunita e degli affetti.

Il consiglio è di provare almeno una volta l’esperienza, cercando di renderla significativa:

  • parti con le persone giuste;
  • cerca di creare legami significativi con persone che ti sono affini (e in viaggio è più facile di quanto credi).

In molti partono alla volta di paesi tropicali solo per il gusto del “Natale alternativo”, ma io credo che, con lo spirito giusto, anche i vacanzieri che non viaggiano a tempo indeterminato possono tornare a casa con dei regali che valgono molto di più di quelli che si sarebbero scambiati a casa. L’atmosfera non sarà la stessa, ma il valore del Natale, seppur alternativo acquisterà tutto un altro sapore, che nulla avrà a che vedere con quello del panettone! Anche se, miracolosamente, siamo riusciti a procurarne uno anche qui. In fondo restare attaccati a qualche tradizione tipicamente italiana e condividerla con persone di altre nazionalità è pur sempre uno scambio culturale!

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