Per chi mi conosce, i miei cambi di piano improvvisi sono ormai cosa risaputa. E il mio mese in Indonesia non fa eccezione. Durante il secondo mese di viaggio, in un’ora ho deciso di andare a Bali per un mese di viaggio In solitaria. Perché Bali? Semplice, dalla Tailandia, tappa di partenza per il mio mese verso l’ignoto, Bali era l’opzione meno cara.

Stavo per optare per aree come Sumatra e il Borneo. Poi l’Indiana Jones che è in me, ha dovuto fare i conti con il suo alter ego: la Bridget Jones, distratta e pasticciona. E cominciare, da sola, in zone difficili non era esattamente una scelta saggia.

Perché l’Indonesia ti ruba il cuore?

Lasciamelo dire: chi passa per l’Asia e non fa un salto in Indonesia, perde moltissomo! Nonostante il turismo abbia rovinato in parte l’esperienza, soprattutto a Kuta, l’Indonesia mi ha rubato l’anima. È un paese magico, dove la natura incontaminata e selvaggia, si fonde con i sorrisi dei simpaticissimi Indonesiani, popolo che adoro. E poi i tramonti. Che non sono davvero tramonti ma dipinti in 3D nel cielo. Il mare inquieto, quasi nero a tratti, che nasconde relitti di navi affondate in epoche lontane e recenti. E il verde.

Quando ricordo l’Indonesia la associo immediatamente al verde brillante delle terrazze di riso e della vegetazione che circonda templi e cascate. Il verde dei campi, delle palme, delle case. L’Indonesia è l’unico paese che mi ha lasciata letteralmente senza parole. Raccontarla senza fotografie è come far leggere una poesia ad un analfabeta. E le parole, anche con le foto, ancora non bastano. L’energia di un luogo del genere va vissuta e basta! Come?

Ecco i miei consigli per godervi il meglio di Bali e delle Gili Islands

  • Se avete poco tempo, non fermatevi a Kuta: un giorno è più che sufficiente.
  • Scegliete come base, zone meno costose come Sanur: un ostello economico che vi offra tour organizzati con altri viaggiatori verso Ubud e le Gili Islands, sono molto più convenienti che prenotarli dalle zone turistiche.
  • Affittate una bici! Specialmente in zona Ubud, i panorami sono mozzafiato e vale la pena avventurarsi nei sentieri che portano ai mini villaggi fuori mano, dove incontrerete i veri Indonesiani. Esperienza unica, a costo quasi zero.
  • Riempite lo zaino di acqua e frutta. Il caldo e l’umidità sono impossibili e gli indonesiani lo sanno bene, vendendo l’acqua a prezzi d’oro ai poveri turisti sprovveduti e disidratati!

Per chi ama la natura incontaminata ma anche tanto divertimento, consiglio almeno 10 giorni all’isola Gili Trawangan, dove fare immersioni giornaliere per ammirare le bellissime Tartarughe marine, e scatenarsi alla sera nei locali sulla spiaggia.

  • Da Gili Trawangan, un tour giornaliero alle altre due Isole più tranquille, Gili Air e Gili Meno è d’obbligo. Si può anche prenotare un biglietto di sola andata e restare per una o due notti se il contatto con la natura è tutto ciò che vi serve.
  • Prenotate solo la prima notte in anticipo e utilizzate la mattinata alla ricerca di offerte migliori nelle stradine secondarie. I prezzi scendono e la location è comunque fantastica.
  • Portate una macchina fotografica che scatti foto più che decenti. Nonostante il peso e l’ingombro, mi ringrazierete quando entrerete a far parte di una cartolina vivente. E ne avrete anche le prove!

Ultimo consiglio. Se potete, dedicate all’Indonesia almeno un mese. È il minimo sindacale per avere solo un’idea di questo paese meraviglioso. Io ho fatto voto di tornare e visitare la zona dei Vulcani, di Sumatra e delle Isole sperdute di cui pochi parlano (per fortuna!) e che sono dei paradisi terrestri ancora incontaminati. Isole dove nuotare indisturbati con le mante giganti e le tartarughe. Ogni paese è unico nella sua bellezza, ma onestamente, per me, l’Indonesia è quanto di più vicino all’idea di paradiso terrestre. Avrò pur diritto ad avere la mia regione preferita dopo tutto questo girovagare no?

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